Non appena la luce nella stanza da letto si spense, tutta la fattoria fu un brusio, un'agitazione, uno sbatter d'ali. Durante il giorno era corsa voce che il Vecchio Maggiore, il verro Biancocostato premiato a tutte le esposizioni, aveva fatto la notte precedente un sogno strano che desiderava riferire a tutti gli animali. Era stato convenuto che si sarebbero riuniti nel grande granaio, non appena il signor Jones se ne fosse andato sicuramente a dormire. Il Vecchio Maggiore (così era chiamato, benché fosse stato esposto con il nome di Orgoglio di Willingdon) godeva di così alta considerazione nella fattoria che ognuno era pronto a perdere un'ora di sonno per sentire quello che egli aveva da dire.
Tratto da:La fattoria degli animali di George Orwell
adoro il libro e rileggerne un passo, sopratutto adesso, in questo momento politico, fa tanto bene... vorrei che tutti leggessero la fattoria degli animali...
RispondiEliminaforse qualcuno aprirebbe gli occhi...
Bellissimo questo libro, una volta tanto un libro che accomuna sia me che Luca.
RispondiEliminaBacioni
Sabrina&Luca
Un libro che non ha subito l'usura del tempo. D'altra parte la società, le situazioni descritte da Orwell persistono ancora.
RispondiEliminaHo questo libro da anni ma ancora non lìho letto. Bella questa cosa di mettere un passo di un libro in un post. Mi piace proprio. Quelle paginette che girano in alto mi piacciono meno, fanno girare gli occhi.
RispondiEliminaPs: ma quanto scrivi? 91 post e marzo non è ancora finito! E io che volevo solo dare una sbirciatina...:-)
Buona sera Cavaliere, non so perché il commento alla ricetta della Paella sia finita qui, forse è il caso di eliminarlo.
RispondiEliminaGrazie buona serata
@Minusca
RispondiEliminaIeri avevo visto l'errore.Comunque,ho trasferito il commento nell'altro post.
@Cavaliere
RispondiEliminaGrazie.