Ieri, una sentenza della Corte d'Appello dell'Aquila ha suscitato grande scalpore e indignazione. La Corte ha confermato il pronunciamento di primo grado del 2022, stabilendo che i sette studenti morti nel terremoto del 2009 hanno avuto una "condotta incauta" e, pertanto, non sono previsti risarcimenti per le loro famiglie.
Secondo i giudici, i ragazzi avrebbero scelto autonomamente di restare nelle loro case studentesche nonostante le scosse di terremoto che si erano verificate nei giorni precedenti. Questa decisione è stata considerata come una condotta imprudente, non influenzata dalle rassicurazioni della Commissione Grandi Rischi, che si era riunita pochi giorni prima del sisma.
Le famiglie delle vittime, che avevano richiesto risarcimenti significativi, non solo non riceveranno alcun indennizzo, ma dovranno anche coprire le spese legali. Questa sentenza ha sollevato molte polemiche e ha lasciato un senso di ingiustizia tra i parenti delle vittime e la comunità locale.
Photo credit Ra Boe / Wikipedia, CC BY-SA 3.0 DE, via Wikimedia Commons
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