mercoledì 12 ottobre 2022

Vivere in camper

 


Articolo da The Password

Negli ultimi anni, grazie al contributo di piattaforme come Tik Tok e Instagram, la scelta di lasciare tutto e iniziare a vivere in camper è stata fortemente popolarizzata. Tra blog e account social dedicati, infatti, quella della vita su quattro ruote è una tendenza sempre più diffusa: le motivazioni per una decisione simile sono molteplici e non sempre hanno una stretta connessione con il reddito. E allora perché i Millennials e la Gen Z stanno iniziando a rivalutare questa opzione? E in Italia, come è possibile vivere in camper?

Un trend internazionale

Dall’America settentrionale e meridionale fino ai Paesi europei, un numero sempre più alto di giovani – tra i venti e quarant’anni – prende la decisione di lasciare la vita da appartamento, più stabile e sicura, nonché più socialmente accettata, in favore di una più itinerante, in un camper. Negli Stati Uniti la tendenza è la #VanLife, hashtag che nell’ultimo periodo ha spopolato su Tik Tok e che comprende sia coloro che decidono di trasferirsi in un van, sia coloro che, addirittura, decidono di aprirci aprire la loro attività.
Niente a che fare con l’etnia o credenze religiose: quella di oggi è una deliberata presa di posizione rispetto alla vita frenetica e costosissima del terzo millennio, una sorta di ribellione contro i dogmi che impongono cosa sia accettabile o meno.

La repentina impennata del mercato immobiliare ha ovviamente costituito un’ulteriore spinta per i più indecisi: in Italia il costo medio di una casa è 1686€/m2 che, moltiplicato per gli usuali ottanta metri quadrati di una casa con quattro locali, risulta in ben 134.880 euro spesi per comprare un alloggio nuovo, negli USA il costo raddoppia raggiungendo i 286.000 dollari. In confronto il costo di una “casa su quattro ruote”, sia in territorio domestico che oltreoceano, si attesta su circa 70.000 euro.
Infine la pandemia, che ha costretto in casa miliardi di persone, ha sancito definitivamente un netto cambiamento nei gusti della popolazione: a due anni dai primi lockdown si continuano a preferire abitazioni con giardino, in zone di campagna, così come vacanze con mete outdoors.

A rendere questo stile di vita così appetibile, inoltre, è la prospettiva di libertà che un camper promette: svegliarsi quando si vuole e dove si vuole, essere franchi dall’obbligazione di lavorare in un ufficio, poter vedere il mondo con i propri tempi. In tal senso, infatti, i social media hanno rivoluzionato lo stereotipo dei viaggiatori su quattro ruote, cosiddetti campers, attraverso una narrazione che ha trasformato questo provvedimento da qualcosa di deprecabile e irresponsabile in una scelta cool.

Quanto conviene?

Oltre all’effettivo prezzo di un van rispetto a quello molto più alto di un immobile, anche tutti gli altri costi della Van Life sono molto meno onerosi. La spesa media di chi vive in camper si attesta attorno ai 300 euro mensili. Oltre a questa bisogna tenere conto di revisione e bollo annuali, la cui somma tuttavia non raggiunge quella dei vari affitti, mutui, bollette e spese condominiali.

L’impennata del prezzo della benzina non è ovviamente una rosea prospettiva per i campers, ma a onor del vero la maggioranza di loro non effettua spostamenti troppo drastici: generalmente chi aderisce a questo stile di vita non si sposta troppo spesso e quando lo fa è per rimanere nei dintorni. Si tratta questa, di una scelta puramente pratica: non è così semplice trovare un luogo dove parcheggiare e contemporaneamente smaltire le acque nere e rifornirsi di acqua.

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Fonte: The Password


Autore: 
Rebecca Isabel Siri

Licenza:  Licenza Creative Commons
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Articolo tratto interamente da The Password


3 commenti:

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