Articolo da Altrenotizie
La crisi economica che attraverseremo nei prossimi mesi (o anni) sarà probabilmente devastante. Al momento, nessuno è in grado di prevedere quanto durerà l’emergenza coronavirus, perciò ogni stima sull’andamento del Pil italiano o europeo è più che aleatoria. L’unica certezza è che andremo giù.
Non solo. Il sistema italiano è quello che verosimilmente subirà i danni peggiori dall’epidemia. A differenza degli altri grandi Stati europei, infatti, il nostro Paese si regge su una spina dorsale fatta di piccole e medie imprese. E sono proprio queste le aziende destinate a cadere per prime: non potendo contare su grandi riserve di liquidità, migliaia di imprenditori e di commercianti rischieranno la bancarotta già dopo due-tre mesi di chiusura forzata o di fatturato vicino allo zero.
Inoltre, il crollo delle importazioni dalla Cina (dovuto allo stop delle fabbriche) spezzerà moltissime catene produttive nei prossimi mesi, quando le scorte di componenti made in China saranno esaurite. Anche sul versante dell’export i guai non mancheranno, con i flussi commerciali destinati a contrarsi su scala globale. Tutto questo causerà un’impennata della disoccupazione, che a sua volta produrrà una caduta dei consumi, innescando una spirale recessiva. La crisi in arrivo colpirà quindi sia la domanda che l’offerta.
In questo scenario, lo Stato vedrà crollare le entrate fiscali, ma allo stesso tempo sarà costretto a intervenire con ogni mezzo possibile – a cominciare da un oceano di cassa integrazione – per tamponare le emorragie. Il problema è che le risorse nazionali non basteranno per contrastare in modo efficace alla tempesta in cui stiamo entrando.
Il governo lo sa, per questo ha già chiesto e ottenuto dall’Europa maggiore flessibilità sui conti di quest’anno: 6,3 miliardi in più che saranno sterilizzati nei conteggi di deficit e debito. Questi soldi sono un buon inizio, ma bisognerà fare di più. È fondamele quindi capire come si muoverà l’Ue per sostenere i Paesi che rischiano un rovescio economico superiore perfino a quello iniziato nel 2008 con il fallimento di Lehman Brothers.
Continua la lettura su Altrenotizie
Fonte: Altrenotizie
Autore: Carlo Musilli
Licenza: Creative Commons (non specificata la versione)

Articolo tratto interamente da Altrenotizie.org
Caro Vincenzo, tutto questo è inevitabile, sarà la crisi del secolo!!!
RispondiEliminaCiao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Serena settimana.
EliminaAnch'io credo che questa sarà la conseguenza inevitabile del coronavirus ! Saluti.
RispondiEliminaCi saranno molti problemi nei prossimi mesi.
Elimina