Articolo da Megachip.info
di Zygmunt Bauman
Vogliamo godere di una
vita ricca, abbiente, il che ci ha orientati ad assumere come principale
indicatore l'acquisto, lo shopping. Pare che tutte le strade che
portano alla felicità portino ai negozi.
Ciò sottopone il sistema economico, e più in generale il nostro pianeta, ad una pressione enorme.
Ciò è disastroso per le
nuove generazioni; è evidente che stiamo vivendo al di sopra dei nostri
mezzi, sulle spalle dei nostri figli. Possiamo trovare delle alternative
alla crescita della produzione e dei consumi per trovare soddisfazione,
in definitiva per essere felici?
Ciò è necessario se non vogliamo distruggere il nostro habitat e generare fenomeni catastrofici come le guerre.
I livelli attuali di
consumo sono già insostenibili dal punto di vista ambientale ed anche
economico. L'idea della prosperità al di fuori delle trappole del
consumo infinito viene considerata un'idea per pazzi o per
rivoluzionari.
Jackson dice che ci sono delle alternative: le relazioni, le famiglie, i quartieri, le comunità, il significato della vita. Ci sono enormi risorse di felicità umana che non vengono sfruttate.
La maggior parte delle
politiche realizzate nel mondo dai governi va esattamente nella
direzione opposta. Queste politiche raramente vanno al di là della
prossima scadenza elettorale, raramente guardano a ciò che succederà fra
20 o 30 anni.
Assistiamo ad un
processo di mercificazione e commercializzazione della moralità. I
mercati sono abituati ad orientare i bisogni umani, bisogni che in
passato non erano soddisfatti dal mercato. Questo è ciò che io indico
con l'espressione 'commercializzazione della moralità'.
Il nostro reale bisogno
dovrebbe essere prenderci cura dei nostri cari. Credo che tutti noi qui
in sala ci sentiamo in colpa perché non riusciamo a trascorrere
abbastanza tempo con i nostri cari. 20 anni fa il 60% delle famiglie
americane si ritrovava attorno allo stesso tavolo per cenare. 20 anni
dopo solo il 20%.
Le persone sono più
occupate con il loro cellulare, il loro ipad e così via. La nostra vita
quotidiana è profondamente cambiata, a causa anche delle tecnologie, che
hanno sicuramente prodotto delle cose positive, ma hanno anche creato
dei danni collaterali.
Se oggi usciamo senza cellulari ci sentiamo nudi. Il confine fra il tempo dedicato al lavoro e quello dedicato alla famiglia è sfumato. Siamo sempre al lavoro, abbiamo l'ufficio sempre in tasca, non abbiamo scuse. Dobbiamo lavorare a tempo pieno.
E più si sale nella scala gerarchica meno tempo per sé si ha. Si è sempre in servizio.
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Fonte: Megachip.info
Autore: Zygmunt Bauman
Fonte: Megachip.info
Autore: Zygmunt Bauman
Caro Vincenzo, vedendo tutto questo! Mi viene spontanea una domanda?
RispondiEliminaCosa sarà un domani, queste prossime generazioni?
Risposta non facile!!! Ciao e buona serata caro amico.
Tomaso
sempre più isolati, sempre più soli e sempre più infelici, spegniamo il cellulare ogni tanto
RispondiEliminaDice cose vere, altre non proprio, altre banali ... "E più si sale nella scala gerarchica meno tempo per sé si ha. Si è sempre in servizio.", non mi sembra proprio, c'è uno sfruttamento ai livelli bassi, gente impegnata, tra un lavoro e l'altro, ore e ore. Moralista "stiamo vivendo al di sopra dei nostri mezzi, sulle spalle dei nostri figli." (ma chi, noi tutti?), populista "La maggior parte delle politiche realizzate nel mondo dai governi va esattamente nella direzione opposta. Queste politiche raramente vanno al di là della prossima scadenza elettorale, raramente guardano a ciò che succederà fra 20 o 30 anni." (perchè allora questi politici vengono votati? non è che gli elettori sono peggio). Mi pare che in questo predicozzo, Baumann non metta il dito veramente nella piaga.
RispondiElimina... tristemente vero ... non posso che commentare sinteticamente così! inutile aggiungere parole ad un articolo che parla bene e si commenta altrettanto bene da solo! Per riprendere le parole del post, sicuramente oggi la "grande" tecnologia e il progresso hanno causato molti danni collaterali ... non so dire ora però se i danni sono più o meno dei benefici. Bel post. Saluti
RispondiEliminaIo osservo dei grandissimi cambiamenti e passi avanti tecnologici ma una bella regressione umana.
RispondiEliminaApprezzo molto Bauman, anche questo suo intervento è lucidissimo e dovrebbe quantomeno porre degli spunti di riflessione a tutti noi: Temo che si inizierà a comprendere troppo tardi la questione della commercializzazione della moralità :P
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