Articolo da WWF Italia
Il WWF ribadisce la propria contrarietà all’ipotesi che si sta affacciando negli ultimi tempi di abbattere individui di alcune popolazioni locali di lupo, così come previsto dal Piano d’azione nazionale della specie in via d’approvazione, ipotesi che viene giustificata dalla ricerca di un "equilibrio" tra la specie selvatica e l'attività umana. L’ultima volta se ne è parlato, ad esempio, nel corso del Convegno del progetto LIFE Wolfalps tenutosi a Cuneo lo scorso 22 gennaio, in cui i partecipanti hanno discusso tale opzione.
E’ vero che la ricolonizzazione di aree rurali da parte del lupo può costituire un problema per gli allevatori e i cacciatori, ma l’Associazione è comunque fortemente contraria alla concessione da parte del Ministero dell’Ambiente di deroghe alle norme che proteggono la specie per la sua conservazione di lungo periodo. Sebbene la popolazione nazionale del lupo possa essere in rapida ripresa, non esistono ancora dati scientificamente robusti sulla distribuzione ed abbondanza del carnivoro in Italia che attestino il raggiungimento di una sua condizione sicuramente favorevole nel lungo periodo. Nel Piano del Ministero si parla di due popolazioni arbitrariamente distinte, Alpina ed Appenninica, solo ai fini gestionali e, grazie ad un monitoraggio svolto secondo un protocollo condiviso dagli esperti, solo recentemente è stato confermato che sulle Alpi il lupo è ancora lungi da essere fuori pericolo. Ciò è dovuto anche al pesante impatto del bracconaggio e di altre cause di morte come le collisioni con autoveicoli.
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Fonte: WWF Italia
Autore: WWF Italia
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Articolo tratto interamente da WWF Italia
Io sono per la salvaguardia e il rispetto di tutti gli animali. Un saluto
RispondiEliminaMai abbatter lupi oppure orsi, mai violentare la natura.
RispondiEliminaIl problema sul contenimento di animali selvatici reintrodotti (o introdotti semplicemente) non è però semplice. I danni possibili riguardano l'intero ecosistema, non soltanto quelli verso l'uomo.
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