Articolo da Voci Globali
Art. 25, comma 1 Dichiarazione universale dei Diritti Umani
Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari […]
Un diritto fallito, negato, dimenticato in ogni parte del globo. Basta essere poveri e i diritti diventano utopia. La povertà, la mancanza di futuro, servizi sociali scarsi, inadeguati o inesistenti, accomunano persone la cui vita sembrerebbe così diversa. Si chiamano homeless o persone senza fissa dimora.
Europa, Asia, Oceania, America, Africa: nessun continente è fuori dalle statistiche internazionali che riguardano il problema dei senza tetto. L’ultima raccolta dati dell’ONU, a livello globale, risale a dieci anni fa, la stima era allora di 100 milioni di homeless in tutto il mondo e un miliardo alloggiato in case e condizioni non adeguate agli standard minimi.
Naturalmente mappare i territori non è semplice, ma qualche dato disaggregato può aiutare a inquadrare meglio la misura del problema.
In Italia la crisi economica ha triplicato il numero dei senza tetto, la cifra stimata è di 48.000 persone, ma questa non comprende i Rom e gli immigrati poiché vivono in “insediamenti informali”. Come se, nel caso degli immigrati questa fosse una scelta, uno stile di vita…
Che non è uno stile di vita lo sanno i 3.5 milioni di homeless che vivono in USA. Lo sanno i 250.000 del Giappone, altra grande potenza industriale, lo sa quel 44% di donne che costituiscono la più alta percentuale di homeless in Australia (105.000 in totale). Veterani di guerra, gente che ha perduto il lavoro, ragazze madri, persone con disturbi mentali: sono gli homeless delle città ricche. Giovani senza lavoro, padri e madri di famiglia che vivono arrangiandosi nei campi o con piccole attività dei mercati locali, persone che vivono con poco più di un dollaro al giorno, orfani: sono gli homeless dei Paesi in via di sviluppo.
Ovviamente i dati sono approssimativi ma ricordano che i diritti fondamentali non sono acquisiti una volta per tutte, né tantomeno scontati. Una lettura di questo recente Report sullo stato della povertà negli USA aiuta a comprendere il fallimento (o perlomeno le impressionanti contraddizioni) del capitalismo e la difficoltà di assicurare un alloggio e una vita dignitosa ai propri cittadini che, nel caso degli homeless, spesso possono contare solo sulla compassione e sulle azioni caritatevoli di Charity e associazioni private.
In Africa contare il numero dei senza tetto è ancora più complesso che nel mondo industrializzato. Qui esistono relazioni e sistemi di sostentamento che spesso sono più funzionali e dignitosi di quelli d’oltreoceano. Come il gruppo familiare allargato delle zone rurali, dove in uno stesso compound – o anche una semplice struttura in materiale locale e pericolosamente fatiscente – possono comunque alloggiare più famiglie.
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Fonte: Voci Globali
Autore: Antonella Sinopoli
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Articolo tratto interamente da Voci Globali
Le situazioni di povertà sono in aumento dappertutto, anche tra i nostri anziani...e di molte persone non si sa nulla perchè hanno una grande dignità e si arrangiano alla meglio ...almeno fin quando riescono. E' una vergogna..
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