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Il primo ministro della Grecia, George Papandreou, si è dimesso, in modo da formare un governo di unità nazionale. Si è quindi trovato un accordo tra Papandreu e il leader dell'opposizione Antonis Samaras. Le elezioni avverranno solo dopo l'approvazione di manovre finanziarie per salvare il Paese dalla crisi economica che l'attanaglia. Domani spunterà il nome del futuro premier. Compito del prossimo esecutivo sarà quello di approvare le misure chieste dall'Unione europea e dal Fondo Monetario Internazionale in modo da poter ricevere nuovi aiuti economici. «Fintanto che Papandreou non decide cosa fare, costituirà un ostacolo a qualsiasi soluzione» e «Sono pronto a dare il mio aiuto; se il premier si dimette tutto seguirà il suo corso» sono alcune frasi pronunciate da Samaras che chiedeva insistentemente le dimissioni dell'attuale esecutivo in vista di un governo tecnico.
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Nell'interesse di tutta l'Europa speriamo che costituiscano un governo veramente responsabile della precaria situazione nazionale.
RispondiEliminaTomaso
In fondo le sue dimissioni erano ormai scontate.
RispondiEliminaTanto i veri colpevoli della tragedia greca non pagano fio.
RispondiEliminahttp://www.ilblogditalia.blogspot.com/2012/02/ora-tutta-lellade-immensa-volge-gli.html
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