Articolo da IMEMC News
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L'International Association of Genocide Scholars (IAGS), il principale organismo mondiale di esperti in materia di ricerca e diritto sul genocidio, ha dichiarato formalmente che l'attacco militare israeliano a Gaza rientra nella definizione giuridica di genocidio ai sensi del diritto internazionale.
In una risoluzione approvata questa settimana, l'86 percento dei membri votanti ha affermato che la condotta di Israele a Gaza soddisfa i criteri delineati nell'articolo II della Convenzione delle Nazioni Unite del 1948 sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio.
La risoluzione cita uccisioni sistematiche, distruzione di infrastrutture civili e condizioni imposte alla popolazione che sono "calcolate per provocarne la distruzione fisica".
Fondata nel 1994, l'IAGS ha già riconosciuto nove casi di genocidio, tra cui quelli commessi contro armeni, yazidi e rohingya.
Quest'ultima risoluzione segna una significativa escalation nella condanna accademica mondiale delle azioni di Israele a Gaza.
La dichiarazione fa eco al procedimento legale avviato dal Sudafrica, che ha intentato una causa contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ) nel dicembre 2023.
Il documento di 84 pagine accusa Israele di violare la Convenzione sul genocidio attraverso uccisioni di massa e la deliberata creazione di condizioni di pericolo di vita per i palestinesi di Gaza.
All'inizio del 2024, la Corte Internazionale di Giustizia ha emesso una sentenza preliminare che ordinava a Israele di adottare misure immediate per prevenire il genocidio e porre fine all'incitamento. La Corte ha respinto il tentativo di Israele di archiviare il caso, confermando la plausibilità delle rivendicazioni del Sudafrica.
Dal 7 ottobre 2023, le forze israeliane hanno condotto un attacco militare prolungato su Gaza, provocando la morte di oltre 63.000 palestinesi, la maggior parte dei quali bambini e donne, e il ferimento di oltre 160.000 persone.
Migliaia di persone restano intrappolate sotto le macerie o irraggiungibili a causa del collasso dei servizi di emergenza e dei continui bombardamenti.
La risoluzione dell'IAGS contribuisce alla crescente pressione internazionale per l'assunzione di responsabilità, poiché giuristi, organizzazioni per i diritti umani e governi chiedono sempre più indagini indipendenti e l'applicazione del diritto internazionale umanitario.
Fonte: IMEMC News
Autore: IMEMC News







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