Lea Massari si è spenta a 91 anni, in silenzio, il 23 giugno, nella quiete della sua casa romana. Se ne va con la stessa discrezione che ha sempre accompagnato la sua vita. Icona di eleganza e riservatezza, è stata una delle voci più profonde e magnetiche del nostro cinema, musa ispiratrice di registi come Antonioni, Monicelli, Leone e Risi.
La sua carriera, durata trent’anni, ha lasciato un’impronta indelebile: da capolavori come Una vita difficile, che le valse il David di Donatello, ai memorabili sceneggiati Rai in bianco e nero dove ha dato volto e anima ad Anna Karenina e alla Monaca di Monza.
Eppure, nonostante i successi, Lea ha scelto di rimanere lontana dai riflettori, rifuggendo il divismo e preferendo il silenzio alle passerelle. Da oltre trent’anni aveva lasciato le scene, ma mai il cuore di chi l’ha amata sullo schermo.
I funerali si sono svolti in forma privata, nella cattedrale di Sutri. Ora riposa nella cappella di famiglia, nel cimitero comunale, tra le sue radici.
La sua assenza lascia un vuoto profondo nel mondo del cinema. Ma il suo sguardo, la sua grazia, la sua autenticità continueranno a parlarci. Lea Massari non aveva bisogno di molte parole: la sua presenza bastava a riempire lo schermo. E resterà per sempre un simbolo luminoso della stagione più bella del nostro cinema.
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Una grande attrice e donna. Tra le preferite di mia madre. Indimenticabile e discreta, elegante al punto giusto. Tra le poche migliori dei suoi tempi. Grazie Vincenzo.
RispondiEliminaGrandissima attrice.
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