lunedì 3 settembre 2012
Incipit del giorno
Già in altri tempi si diceva la collina come avremmo detto il mare o la boscaglia. Ci tornavo la sera, dalla città che si oscurava, e per me non era un luogo tra gli altri, ma un aspetto delle cose, un modo di vivere. Per esempio, non vedevo differenza tra quelle colline e queste antiche dove giocai bambino e adesso vivo: sempre un terreno accidentato e serpeggiante, coltivato e selvatico, sempre strade, cascine e burroni. Ci salivo la sera come se anch'io fuggissi il soprassalto notturno degli allarmi, e le strade formicolavano di gente, povera gente che sfollava a dormire magari nei prati, portandosi il materasso sulla bicicletta o sulle spalle, vociando e discutendo, indocile, credula e divertita.
Tratto da | La casa in collina di Cesare Pavese (fonte: Wikiquote)
7 commenti:
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Bellissima!
RispondiEliminaGrazie...*
Tamy
Ciao, bellissima scelta Cesare Pavese e la descrizione della collina è splendida. E' uno scrittore che mi piace molte, leggerlo per me che sono Piemontese è come guardare una fotografia!
RispondiEliminaCiao buona settimana.
Antonella
I posti di Pavese sono proprio così!
RispondiEliminaGran bel libro. Da rileggere. Ho letto da poco La bella estate. :-)
RispondiEliminaInconfondibile Pavese!
RispondiEliminaBuona giornata
Ho letto questo libro ai tempi delle superiori. Molto piacevole.
RispondiEliminaUn abbraccio
Un brano di una forte incisività e di grande memoria storica.
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