A quel tempo gli allarmi erano frequenti e passavano ben pochi giorni senza che una città o l'altra registrasse nei suoi archivi qualche avvenimento di tal fatta. Vi erano i signori che si facevano la guerra tra di loro; v'era il re che faceva la guerra al cardinale; v'era lo spagnolo che faceva la guerra al re. Poi oltre a queste guerre pubbliche o private, segrete o palesi, vi erano anche i ladri, i mendicanti, gli ugonotti, i lupi e gli staffieri che facevano la guerra a tutti.
I cittadini si armavano sempre contro i ladri, i lupi e gli staffieri; spesso contro i signori e gli ugonotti; poche volte contro il re, e mai contro il cardinale e lo spagnolo. Da questa abitudine derivò che in quel primo lunedì d'aprile 1625 i cittadini, sentendo il rumore e non vedendo né lo stendardo giallo e rosso, né la livrea del duca di Richelieu, si precipitarono verso l'albergo Franc-Meunier.
Ciascuno appena giunto, poté vedere e riconoscere la causa di quel baccano. Un giovane……
Tratto da : I tre moschettieri di Alexandre Dumas (padre) Tipografia editoriale Lucchi, Milano 1975, Traduzione di C. Siniscalchi (fonte:Wikiquote)
Mi hai riportato indietro ai tempi della lettura di questi romanzi d'avventura (che amo tuttora!). Grazie!
RispondiEliminaMi hai riportato indietro ai tempi della lettura di questi romanzi d'avventura (che amo tuttora!). Grazie!
RispondiEliminaL'ho letto in versione integrale già a nove anni. Me lo sono riletto l'ultima volta due anni fa. Qualche piccolo limite, dovuto al tempo, appare. Ma per il resto, é un romanzo ancora oggi imponente, coinvolgente e superbo.
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