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Martedì (16), la Commissione europea ha suggerito di sospendere il divieto sui nuovi veicoli con motori a combustione nel blocco europeo, che avrebbe dovuto entrare in vigore nel 2035. La decisione, che consente alle case automobilistiche di continuare a vendere alcuni modelli non elettrici, è stata presa in risposta alla crisi che colpisce il settore automobilistico europeo e rappresenta una battuta d'arresto nella politica ambientale del blocco.
Una misura significativa del "Green Deal europeo" è stato il divieto di vendita di veicoli con motori a combustione a partire dal 2035, istituito per aiutare l'Unione europea a rispettare l'impegno di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Tuttavia, a causa della concorrenza cinese e delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti, negli ultimi mesi l'Europa ha adottato una posizione più favorevole alle imprese, rinviando o ridimensionando diverse iniziative ambientali.
Se approvata dai paesi dell'Unione Europea e dal Parlamento europeo, la revisione della legislazione del 2023 segnerà la più grande battuta d'arresto ambientale per il blocco negli ultimi cinque anni.
Invece di un divieto totale, i produttori dovranno ridurre le emissioni di CO2 delle loro vendite rispetto ai livelli del 2021 per compensare il restante 10%. Il ritiro è conseguenza delle forti pressioni esercitate da Germania, Italia e dall'intero settore automobilistico, che consideravano irraggiungibile l'obiettivo iniziale.
La decisione, annunciata martedì dalla Commissione europea a Strasburgo, è considerata controversa e sta generando malcontento tra gli ambientalisti, che sostengono che equivarrebbe a "smantellare" il principale programma ambientale dell'Unione europea.
Venerdì il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato di "sostenere" questa inversione di tendenza, dopo aver sostenuto con forza per diversi mesi la modifica delle norme sulla graduale eliminazione dei motori a combustione interna.
"La realtà è che nel 2035, 2040 e 2050 ci saranno ancora milioni di automobili con motore a combustione interna in tutto il mondo", ha affermato.
Secondo le leggi vigenti, approvate due anni fa, tutte le auto immesse sul mercato dal 2035 in poi dovranno avere emissioni di CO2 pari a zero. Questo significherà la fine dei veicoli ibridi e di quelli alimentati esclusivamente da combustibili fossili.
Tuttavia, Manfred Weber, eurodeputato e leader del gruppo del Partito Popolare Europeo, che riunisce i partiti conservatori e centristi nel Parlamento europeo, ha dichiarato al quotidiano tedesco Bild che la scadenza del 2035 verrà modificata la settimana successiva.
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Fonte: Wikinotícias
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