"Avevo sempre pensato che se avessi allungato la mano avrei trovato qualcuno a cui aggrapparmi, ma più arrivavo, più non trovavo altro che aria vuota. Era come se le persone intorno a me fossero solo ombre, e io fossi l'unica cosa reale in un mondo di illusioni. La mia solitudine era una compagna costante, una presenza che mi seguiva ovunque e faceva sentire ogni momento come un'eco vuota di ciò che avrebbe potuto essere."
Sylvia Plath
Quanto dolore in queste poche righe.
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