mercoledì 20 agosto 2025

Gli effetti della solitudine sulle persone



Articolo da FuturoProssimo

Dieci diversi studi convergono: gli effetti della solitudine vanno oltre la mente, alterando personalità e biologia in modi terrificanti.

na persona su sei nel mondo sperimenta solitudine cronica. Il 57% degli americani si dichiara solo. In Italia, oltre il 50% ammette di sentirsi solo almeno qualche volta. Dietro questi numeri si nasconde una verità biologica che la scienza ha appena iniziato a comprendere: gli effetti della solitudine non sono solo psicologici, ma fisici e misurabili.

Ben dieci recenti ricerche hanno mappato cosa succede al nostro corpo quando siamo isolati, rivelando meccanismi molecolari che collegano la disconnessione sociale a malattie gravi e morte prematura. I dati, che vi illustrerò alla spicciolata dandovi poi le fonti per approfondire, sono chiari: la solitudine uccide quanto il fumo.

Le “proteine della solitudine” nel sangue

Uno studio pubblicato su Nature Human Behaviour ha analizzato i dati di oltre 42mila persone della UK Biobank, scoprendo che chi vive in isolamento sociale o sperimenta solitudine presenta alterazioni specifiche nelle proteine del sangue. I ricercatori delle università di Cambridge e Fudan hanno identificato ben 175 proteine associate all’isolamento sociale e 26 legate alla solitudine percepita.

Queste “proteine della solitudine” non sono innocue. Molte di esse sono collegate a processi infiammatori, risposte antivirali e attivazione del sistema del complemento. Più della metà di queste proteine sono prospetticamente legate a malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, ictus e mortalità durante un follow-up di 14 anni. La solitudine, quindi, non è solo una sensazione: è un segnale biologico misurabile che predice la malattia.

Come spiega la dottoressa Chun Shen del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche dell’Università di Cambridge:

“Sappiamo che l’isolamento sociale e la solitudine sono collegati a una salute peggiore, ma non abbiamo mai compreso il perché. Il nostro lavoro ha evidenziato un numero di proteine che sembrano giocare un ruolo chiave in questa relazione”.

Lo studio ha utilizzato la randomizzazione mendeliana per dimostrare relazioni causali dirette tra solitudine e cinque proteine specifiche, confermando che non sono altri fattori a influenzarne i livelli.

Effetti della solitudine sulla personalità nel tempo

Gli effetti della solitudine vanno oltre la biologia del sangue, arrivando a modificare la personalità stessa. Una ricerca su quasi 10mila partecipanti del Health and Retirement Study, seguiti per otto anni, ha rivelato che la solitudine persistente predice declini significativi in tre tratti fondamentali della personalità: estroversione, gradevolezza e coscienziosità.

Questo significa che le persone sole diventano progressivamente meno socievoli, meno disponibili verso gli altri e meno disciplinate. Il meccanismo è quello di un circolo vizioso: la solitudine modifica la personalità in modi che rendono più difficile costruire e mantenere relazioni sociali, alimentando ulteriormente l’isolamento. Come sottolinea il ricercatore Mohsen Joshanloo, “i tratti della personalità sono più malleabili di quanto si pensasse, e la solitudine prolungata può plasmare chi siamo nel tempo”.

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Fonte: FuturoProssimo

Autore: Gianluca Riccio


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Articolo tratto interamente da FuturoProssimo


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