Articolo da NuovAtlantide.org
Il problema è che quel che sta avvenendo a Gaza unito allo sbilanciamento dell’informazione su quanto avviene nelle due guerre mi rende insicura nei giudizi.
La domanda alla quale fatico a rispondere non sono i motivi per cui odiamo i russi, ma quelli per i quali tolleriamo Netanyahu e il suo governo.
Lo so bene che siamo figli della spartizione del mondo
avvenuta nel dopoguerra secondo la quale noi siamo con gli americani e
contro la Russia, e questo a prescindere da ogni ragionamento, so anche
bene che Israele è stata assegnata a un popolo che per secoli è stato
perseguitato, fino alla vergognosa pagina dell’olocausto e che quindi a
Israele debba essere garantita l’esistenza. Ma quando la disparità della
condanna nelle prese di posizione, nei pronunciamenti ufficiali, nelle
misure per contrastare i due fronti è così impari qualcosa nella mia
testa comincia a vacillare.
E così metto in fila un po’ tutto. E sì, trovo delle
scusanti per l’aggressione russa perché al solito la Nato ha pensato di
farsi un baffo degli accordi sottoscritti (a Minsk), perché nel Donbass
vi era da anni una sanguinosa guerra civile e sì, anche per le misure
prese da Zelensky, fin dal suo insediamento, contro qualsiasi
associazione, partito, persona russofona.
Sono fermamente convinta che fosse avvenuto qualcosa di
simile agli Usa, il loro governo non ci avrebbe messo un attimo per
aggredire chi li minacciava.
Lasciatemelo dire, mi fa ridere proprio la
contrapposizione aggressore / aggredito, sul quale poggia tutta la
narrazione intorno alla questione, quando di aggressioni l’Occidente,
con l’America in testa, ne ha fatte parecchie in ogni parte del mondo, a
volte apertamente con guerre giustificate da motivi falsi (l’atomica
dell’Iraq ad esempio), altre volte appoggiando governi più amici, come
nei Paesi del Sud America, e anche rispetto a molti gruppi arabi che
sono stati finanziati quando lottavano contro un governo non amico,
scoprendo poi che erano “un po’” terroristi (e qui i casi sono stati
molti).
Quando ho questi pensieri, divento putiniana, nel senso
che nella logica nella quale ci troviamo, Putin ha fatto quello che
doveva fare nell’ ottica di contrapposizione post-seconda guerra
mondiale, che nessuno mette in discussione nonostante la Terra non sia
più divisa in due blocchi.
L’Europa poteva evitare il conflitto con l’Ucraina?
Forse no, ma il problema che le settimane nelle quali i carrarmati russi
sono stati al confine, non ha mosso un dito. E’ subito entrata
nell’ordine di idee di stare al fianco degli USA, perché in soldoni di
questo si trattava: del vecchio dualismo, della spartizione del mondo,
una logica che solo i ciechi non vedono che ormai sta tramontando.
Il resto è storia: sanzioni alla Russia che ci hanno
impoveriti, produzione abnorme di armamenti e conseguenti spese per
sostenere l’Ucraina, e pure ora, davanti al progressivo avanzare
dell’esercito russo, l’Europa non solo non tenta alcuna azione
diplomatica per evitare ulteriori perdite, ma continua a farneticare di
vittoria Ucraina e consente che due Paesi, Francia e Inghilterra (che
non è neanche più UE) comincino a pensare di mandare soldati, con quale
funzione precisa non è dato sapere.
Tutta questa situazione però pare sia funzionale a
creare un clima di sospetto e di odio contro la Russia, giustificato da
strane teorie espansionistiche della Russia, che mirerebbero a Lisbona
pare; un clima di paura irrazionale che chiama alla guerra e promette
armamenti separati dei singoli Stati dell’Unione, a discapito del nostro
sgangherato welfare, e vediamo la reazione di Ungheria, Polonia e
Germania, in vista della necessità di difenderci dal disegno putiniano.
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Fonte: NuovAtlantide.org
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Articolo tratto interamente da NuovAtlantide.org

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