venerdì 7 marzo 2025

Scenda la sera di Antonio Fogazzaro




Scenda la sera 

Scende la sera ed io,
All’albeggiar si franco,
Supino al posto mio
Giaccio ferito e stanco.

Giaccio degli astri a fronte
Sopra una vinta altura;
Fu ardente il Sol, sul monte
Fu la giornata dura.

Mi suona invan l’immenso
Fragor del campo intorno;
Manco e non ho più senso
Di gloria nè di scorno.

Servii l’Onnipotente,
Or gli domando pace.
Col viso all’orïente
Morir quassù mi piace.

O Stella della sera,
Mi guardi sì; che hai?
Forse, alta arnica e vera,
La sorte mia tu sai.

Forse perchè non diedi
Tutto il mio sangue ancora,
Comanda Iddio che in piedi
Io sorga e in piedi io mora.

E sia, sorgiamo, avanti!
Non pieghi il cor nè tema.
Aprasi a Lui davanti,
Versi la vita estrema.

Antonio Fogazzaro 


Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.