Articolo da La Marea
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Il Tribunale di Roma stabilisce che i Paesi da cui provengono queste persone non sono sicuri e assesta un duro colpo al piano Meloni. Appena un giorno dopo l’arrivo dei primi 16 migranti deportati dall’Italia in Albania, quattro di loro sono dovuti ritornare: due perché minorenni e altri due perché si trovavano in una situazione di estrema vulnerabilità.
I primi 16 migranti deportati dall'Italia sono arrivati in Albania il 16 ottobre. Solo un giorno dopo, quattro di loro hanno dovuto rientrare (due perché minorenni e altri due perché si trovavano in una situazione di estrema vulnerabilità). E presto lo faranno anche i restanti 12, dal momento che la Giustizia italiana ha respinto il piano anti-immigrazione del Primo Ministro italiano, l'estrema destra Giorgia Meloni .
La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Roma , che ha disposto il ritorno dei migranti in Italia. I magistrati basano la loro decisione sul fatto che i due Paesi da cui provengono queste persone, Bangladesh ed Egitto, non sono sicuri. I giudici seguono così la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE), che già aveva espresso dubbi sul trasferimento di persone in Albania.
L’Italia proseguirà con il suo piano immigrazione
Nonostante la battuta d'arresto giudiziaria, il ministro italiano degli Interni, Matteo Piantedosi, ha fatto sapere (nelle dichiarazioni riportate da EFE) che presenteranno ricorso giudiziale contro la sentenza e che proseguiranno con il loro piano di immigrazione.
Sulla stessa linea il vicepresidente del governo e ministro degli Esteri, Antonio Tajani , ha commentato che loro sono abituati a rispettare le decisioni della magistratura, ma che vorrebbe che fossero rispettate le decisioni dell'esecutivo e del legislativo. . “Una democrazia si basa sulla divisione dei poteri”, ha affermato.
La Von der Leyen si ispira alla Meloni
Tajani ha ricordato anche che la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen , ha elogiato il sistema attuato dall'Italia. Qualcosa che anche la stessa Meloni aveva evidenziato il giorno prima sul social X.
Il Primo Ministro italiano ha osservato che “è curioso osservare come, mentre quasi tutta Europa discute delle nostre iniziative per contenere l’immigrazione irregolare e fermare la tratta di esseri umani, considerando alcune nazioni come modelli, la sinistra italiana pensa solo ad attaccarle in modo incoerente e gratuito. Difendere le frontiere e fermare la tratta di esseri umani non è solo un nostro dovere, ma una priorità per l’Italia e per l’Europa tutta”.
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Fonte: La Marea
Autore: La Marea
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Articolo tratto interamente da La Marea
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