"Diciamo di solito che per l'uomo la nascita è il punto di partenza e la maturità il punto di arrivo. Io l'ho sempre visto rovesciato questo concetto, e cioè la nascita per l'uomo è il punto di arrivo su questa terra. Quello che egli realizza nel corso della sua vita, da adulto, e l'immancabile morte, sono il punto di partenza per quelli che vengono dopo di lui, i giovani. Questi milioni, miliardi di punti di partenza, che milioni e miliardi di esseri umani lasciano nel morire, sono la vita che continua. La vita che continua è la tradizione. Secondo il mio concetto questi punti di partenza lasciati da esseri umani eccelsi e non eccelsi, non debbono essere consideratati un peso morto, un qualcosa di retrivo da disprezzare. Anche se da giovani ci sentiamo la forza di sollevare il mondo e farlo girare a modo nostro, non vi pare che la forza di miliardi di esperienze fatte da altri, e che poi sono noi, perché uomini come noi, ci possano aiutare? Io sono convinto di sì. E sono convinto che persino per confutare un'esperienza del passato e negarla, questa esperienza bisogna averla approfondita e persino amata. Se si usa la vita che continua, la tradizione, in modo giusto, essa ci può dare le ali. Certo, se ci si ferma al passato diventa un fatto negativo, ma se ce ne serviamo come un trampolino, salteremo molto più in alto che se partissimo da terra. Non vi pare?"
Eduardo De Filippo
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