"Abbiamo tombato sotto asfalto e cemento 12.000 km di corsi d'acqua, abbiamo sclerotizzato i fiumi nel cemento, non abbiamo mai tenuto conto dei letti di piena, abbiamo cancellato paludi e acquitrini, abbiamo divelto la vegetazione ripariale e continuiamo a definire secolari piene che sono ormai annuali. Consumiamo 2 mq al secondo di suolo e costruiamo come dannati in aree di pericolosità idraulica. Neghiamo il ruolo del cambiamento climatico. Però la colpa è della scarsa manutenzione, delle nutrie, delle caditoie e dei tombini ingombri, dei soldi non spesi, delle opere non fatte. Maledetta ignoranza."
Mario Tozzi
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