lunedì 6 novembre 2023

La kefiah: simbolo della resistenza palestinese



Articolo da Resumen

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Un capo di abbigliamento che poco a poco divenne il simbolo della resistenza di un popolo oppresso. La Hatta, Kufiya, la sciarpa palestinese che può essere vista oggi in diversi luoghi del mondo, soprattutto nelle manifestazioni contro il genocidio dello Stato di Israele contro il popolo palestinese, ha un rapporto intimo con la resistenza alla colonizzazione di questa nazione araba.

La Kufiya (kefiah in italiano) è una sciarpa realizzata in tessuto di cotone ricamato con simboli neri, anche se il suo colore varia a seconda dell'epoca e anche dell'area geografica in cui è stata tessuta. Il significato dei simboli è oggi discutibile, ma diversi ricercatori sottolineano che il quadro sarebbe legato alle reti dei pescatori - e al collegamento della Palestina con il Mediterraneo, oggi circondato dall'apartheid israeliano - e ci sarebbero anche foglie di ulivo, albero fondamentale per detta cittadina, di grande importanza economica e culturale.

Parte dell'abbigliamento tradizionale del popolo palestinese, la sciarpa era indossata dai contadini poveri e dalle tribù beduine - contadini poveri che non avevano proprietà e affittavano terre da coltivare - che vagavano per i deserti dell'Africa e del Medio Oriente: la Hatta ha diversi usi, compresi proteggono la testa dal freddo e dal sole, oltre che dalla sabbia.

Fu proprio questo settore della popolazione araba a condurre feroci scontri di guerriglia contro le truppe turco-ottomane durante la Prima Guerra Mondiale e a lottare tenacemente anche contro il colonialismo britannico. Lo fecero, tra l'altro, indossando la loro Hatta in un periodo storico di rivitalizzazione del nazionalismo che li portò a chiedere alle potenze imperiali con cui gli arabi si erano alleati per combattere i turchi ottomani, il loro sostegno nella creazione di una grande nazione araba.

La Grande Rivoluzione Palestinese del 1936 fu portata avanti dai contadini poveri che trasformarono la Kufiya in un cappuccio – come lo conosciamo in Cile – per combattere contro gli inglesi. Poiché i ribelli così vestiti erano identificabili e quindi facili da catturare, le autorità politiche palestinesi dell'epoca invitarono tutte le città ad estenderne l'uso per nascondere i ribelli tra la popolazione. Infatti, l’impero britannico ne vietò l’uso.

Dopo il ritiro dell’Impero britannico dalla Palestina storica e le manovre delle grandi potenze mondiali che hanno consentito l’insediamento dello Stato di Israele in terre arabe, l’Hatta ha ripreso ad assumere significato non solo nazionale, ma anche internazionale nella resistenza contro l’occupazione colonialismo, questa volta, quello sionista.

Dal 1947, con la creazione di uno Stato ebraico promosso dall'ONU - che tra l'altro ha ceduto la maggior parte del territorio palestinese agli ebrei, nonostante questi rappresentassero solo il 30% della popolazione, arrivata in gran parte in quegli ultimi anni -, il nazionalismo palestinese è riemerso più e più volte negli ultimi decenni, nonostante i massacri persistenti e sanguinosi a cui è stato sottoposto dalle forze di occupazione dello Stato di Israele.

Oggi la kefiah può essere vista in tutto il mondo, banalizzata come oggetto di moda o come simbolo della resistenza politica e culturale palestinese.

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