Articolo da La Santa furiosa
Dopo la sospensione degli adempimenti tributari e i pagamenti di contributi e mutui per gli abitanti della ex “zona rossa”, l’apertura agli ammortizzatori sociali a chi in condizioni ordinarie non ne beneficiava, arriva adesso il reddito di emergenza.
Il nuovo decreto, che dovrebbe arrivare per Pasqua, soprannominato “Cura Italia”, risponderà all’emergenza con un aiuto economico a quanti con le restrizioni degli ultimi decreti hanno perso il lavoro, hanno dovuto chiudere aziende o esercizi commerciali, ai precari, agli autonomi, liberi professionisti, disoccupati.
Si parla di un reddito di 800 euro al mese, con verifiche e ovvie limitazioni, si prevede la riapertura della cassa integrazione e tutta una serie d’interventi che tranquillamente potete reperire e leggere in rete, sul sito del Ministero della Salute si possono leggere alcune delle misure straordinarie previste per sanità, famiglie e lavoro.
Ora mi pongo e vi pongo una domanda: E se il Governo abolisse il denaro?
Non sto parlando di abolire il denaro definitivamente, ma di metterlo in standby, in attesa. In questa fase, così difficile per l’intera popolazione, mettere da parte i soldi, non nel senso di accumularli, ma di tralasciarli.
Certamente farete le giuste osservazioni dicendo che siamo in un’economia circolare e di mercato in cui è impossibile praticare una sorta di baratto che non richieda una moneta come contro valore, non siamo piccole comunità dove risulta agevole lo scambio equo di beni e servizi. Non voglio fare adesso un discorso articolato di economia, né vaneggiare un modello new age, semplicemente fare delle osservazioni su cui riflettere.
Il coronavirus, Covid-19, ci ha messi con le spalle al muro, l’emergenza ha costretto le istituzioni a prendere decisioni limite fermando tutto, tranne l’essenziale, beni e servizi di prima necessità. Eccoci, ci troviamo di fronte ad una realtà dove i movimenti sono limitati e quello di cui abbiamo bisogno sono i beni e servizi essenziali, e allora perché non abolire il denaro?
Niente tasse, niente tributi, niente mutui, niente bollette, niente stipendi, solo uno scambio. La fornitura di acqua, luce, gas, telecomunicazioni, farmaci, cure sanitarie, alimenti, abbigliamento se necessita, cancelleria, svago ecc. in cambio di servizi.
Ognuno continua a fare la sua parte per il bene comune, un bene più alto, senza la necessità della moneta, si tratta di una economia basata sui reali bisogni, cosa indispensabile in questo frangente. Non c’è necessità di vacanze, di beni voluttuari, inutili o lussuosi, c’è l’urgenza di affrontare un virus e salvaguardare la vita umana, non abbiano necessità di spostarci perché ci troviamo davanti ad una pandemia che ha colpito tutte le nazioni e a cui tutte le nazioni devono far fronte.
Ha scritto Massimo Fini:
Se prendo un individuo singolo e lo privo di tutto il denaro costui, in una società strutturata come la nostra a economia monetaria, muore di fame, ma se prendo tutto il denaro del mondo e lo butto nel cesso l’umanità vive lo stesso.
Forse è vero il contrario, proprio perché ci troviamo in un’economia di questo tipo a farcela è proprio il singolo, penso all’irlandese Mark Boyle, laureato in economia, che ha deciso di vivere nel rispetto dell’ambiente, abbandonando la logica del consumismo e l’uso della moneta, lo racconta e lo spiega nel suo libro manifesto, che è anche diario, L’uomo senza soldi.
Il suo non è l’unico esempio, Heidemarie Schwermer, autrice del libro Vivere senza soldi, ha compiuto scelte che definiremmo controcorrente, rinunciando al conto in banca e a una casa di proprietà, ha fondato una banca del tempo per lo scambio gratuito di aiuto.
Io stessa raccontai anni fa in questo post Oggi sembra che tutto si possa venderee comprare (se avete tempo, pare adesso ne abbiamo a sufficienza, leggetelo), la storia di Raphael Fellmer che ha costruito una rete per la redistribuzione di tutti gli avanzi alimentari destinati al macero e progetta la realizzazione di un eco-villaggio, Eotopia, senza denaro.
Dicevo appunto, e magari converrete anche voi leggendo queste testimonianze, che il singolo può farcela proprio perché si avvantaggia della solidarietà altrui che continua a vivere secondo le leggi del mercato.
Continua la lettura su La Santa furiosa
Fonte: La Santa furiosa
Quest’articolo è stato condiviso e segnalato dal suo autore. Se vuoi pubblicare i tuoi post in questo blog, clicca qui
Fonte: La Santa furiosa
Licenza: pubblicato e concesso su richiesta dell'autore
Articolo tratto interamente da La Santa furiosa
Caro Vincenzo, ricordo di avere letto questo post, certo che sognare non è vietato, ma sapendo che sicurezza che resterà sempre un sogno.
RispondiEliminaCiao e buona domenica delle palme con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Buona serata.
EliminaGrazie mille Cavaliere per la condivisione di questa mia riflessione.
RispondiEliminaSono io che ti ringrazio, un vero onore, ospitare una tua riflessione nel mio blog.
EliminaMolto utopico e surreale nella situazione attuale: il denaro è un concetto complesso, ma è sempre esistito anche nelle società più primitive. Bisognerebbe escogitare qualche tipo di organizzazione che escluda il denaro: certo si vivrebbe lo stesso, i soldi non si mangiano, ma la cosa richiederebbe un rivolgimento così radicale della struttura sociale da non potersi realizzare certo oggi o in tempi brevi o medi.
RispondiEliminaUna cosa è sicura, il sistema capitalistico e consumista ha fallito, bisogna costruire una nuova società più giusta.
EliminaNon sarebbe tanto surreale, così come si è fermata la produzione e noi siamo essenzialmente manifatturiero, "congelare" il denaro in questa fase potrebbe consentire di affrontare al meglio la situazione. Così come richiedere la cancellazione del debito. Tutte le nazioni si trovano a dover affrontare la pandemia, non ci sarebbero perdite, né guadagni.
EliminaGrazie Sfinge per il contributo.
Il discorso per le persone dal reddito medio-basso o nullo può funzionare anzi potrebbe per certi versi essere auspicabile..Ma sappiamo benissimo che una certa categoria di persone non gradirebbe questa scelta.. Ma quanto mi piacerebbe vederli in faccia se all'improvviso, denaro e reale e virtuale perdessero significato, in un qualche modo sparissero, volatizzassero..
RispondiEliminaSarebbe interessante..
Concordo!
EliminaAccantonare il denaro sicuramente non consentirebbe di arricchirsi a chi in situazioni di emergenza lo fa e anche bene.
EliminaGrazie mr. Hyde per il pensiero.
Parli a uno che dalla tenerissima età simpatizza per il baratto, esteso anche alle prestazioni professionali. Purtroppo è una utopia, poiché guasterebbe i progetti di vita dei più potenti del pianeta.
RispondiEliminaGli stessi potenti che hanno rovinato il pianeta.
EliminaSicuramente, Gas75, ciò non toglie che si può, ovviamente sono i numeri a parlare, spingere verso un'economia non monetaria, ma di risorse.
EliminaGrazie per questa tua considerazione.