Articolo da Radio Onda d’Urto
E’ arrivato nel cuore della notte l’attacco minacciato nei giorni scorsi dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Siria. Gli Usa riportano di un’azione mirata contro il presunto arsenale di armi chimiche del regime di Assad. In azione, nello stesso momento in cui Trump annunciava la decisione alla nazione, mezzi aerei e navali di Stati Uniti, Francia e Inghilterra, con l’appoggio della Nato.
Non si ha notizia al momento di vittime tra i civili. Un’azione
congiunta contro “barbarie e brutalità”, l’ha definita Trump, dopo
l’attacco chimico definito “il crimine di un mostro”. Gli fanno eco gli
alleati europei tra i quali la premier inglese Theresa May che precisa:
“non puntiamo a rovesciare il regime di Assad, ma a farlo desistere
dall’uso di armi chimiche”. Dagli Stati Uniti fanno sapere che “non è
finita” con l’attacco di stanotte. Dura la reazione di Mosca che ha
fatto sapere come “l’attacco non resterà senza conseguenze”. Il regime
di Damasco invece ha fatto sapere che un terzo dei missili sarebbe stato abbattuto dalla contraerea.
Per quanto riguarda l’Italia il
Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è stato costantemente informato
questa notte degli sviluppi degli attacchi militari in Siria,
mantenendosi in contatto con i ministri degli Esteri e della Difesa e
con i vertici militari. Nella propria dichiarazione a Palazzo Chigi
Gentiloni ha ricordato che l’Italia non ha partecipato all’intervento
militare, ma non ha mancato di giustificarlo dicendo che è stato
motivato dall’utilizzo di armi chimiche. Ha poi aggiunto che gli
attacchi non sono partiti da nessuna delle basi statunitensi che si
trovano in Italia.
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Fonte: Radio Onda d’Urto
Autore: redazione Radio Onda d’Urto
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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.
Articolo tratto interamente da Radio Onda d’Urto
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Una cosa vergognosa, gli Usa non si smentiscono mai, e manco i suoi servi francesi e inglesi.
RispondiEliminaTroppe guerre nel mondo.
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