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L'eccidio delle Fosse Ardeatine fu il massacro di 335 civili e militari italiani, fucilati a Roma il 24 marzo 1944 dalle truppe di occupazione tedesche come rappresaglia per l'attentato partigiano compiuto da membri dei GAP romani contro truppe germaniche in transito in via Rasella. L'attentato causò, sul posto e nelle ore successive, la morte di 33 soldati del reggimento "Bozen" appartenente alla Ordnungspolizei dell'esercito tedesco, reclutato in Alto Adige. Per la sua efferatezza, l'alto numero di vittime e per le tragiche circostanze che portarono al suo compimento, esso divenne l'evento-simbolo della durezza dell'occupazione tedesca di Roma.
Le "Fosse Ardeatine", antiche cave di pozzolana situate nei pressi della via Ardeatina, scelte quali luogo dell'esecuzione e per occultare i cadaveri degli uccisi, nel dopoguerra sono state trasformate in un sacrario-monumento nazionale. Sono oggi visitabili e luogo di cerimonie pubbliche in memoria.
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Photo credit Lucius (foto scattata da me) [Public domain, GFDL o CC-BY-SA-3.0], attraverso Wikimedia Commons
Grazie Vincenzo, ricordare questo accadimento è più che giusto.
RispondiEliminaBaci.
Quanto sono ignorante ... -____-.. Grazie di averlo condiviso, è una cosa indubbiamente da ricordare.
RispondiEliminaA presto .. Dream Teller
Senz'altro da ricordare,grazie!
RispondiEliminaMai dimenticare!!!!!!!!
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