Articolo da Frontierenews.it
Nove anni fa moriva l’attivista statunitense Rachel Corrie, tranciata da un bulldozer israeliano mentre lei si opponeva alle illegali demolizioni delle case palestinesi a Rafah. La famiglia della 23enne decise quindi di procedere per vie legali contro lo Stato di Israele, presentando una causa civile. Oggi la sentenza di Oded Gershon, giudice distrettuale di Haifa: “Fu la pacifista a cercare la morte; non fu colpa dell’esercito”. Il tribunale, dichiarando la morte di Rachel “uno spiacevole incidente” e negando qualsiasi responsabilità dell’Idf, ha quindi re, fu spinto la richiesta di risarcimento.
“Anche se non sorprendente, questo verdetto è un esempio ulteriore della vittoria dell’impunità sulla responsabilità e sulla onestà “, ha commentato l’avvocato Hussein Abu Hussein, legale della famiglia Corrie, dopo aver appreso della decisione del tribunale. ”Questa corte – ha aggiunto l’avvocato – in questo modo ha avvallato pratiche illegali, fra cui l’aver trascurato la protezione di vite umane. E questo verdetto biasima in definitiva la vittima, sulla base di fatti presentati al giudice in forma distorta”.
Secondo i famigliari della vittima le indagini, dichiarate da alcuni ufficiali Usa (nonché dallo stesso ambasciatore statunitense a Tel Aviv) come “non credibili”, sono state gestite in maniera tale da aver preso a mala pena in considerazione le prove fornite dai colleghi attivisti, tra cui fotografie e filmati che ritraevano gli ultimi istanti di Rachel.
V.E.
Fonte: Frontierenews.it
Autore: redazione frontierenews.it
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Articolo tratto interamente da Frontierenews.it
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una sentenza che è un insulto alla memoria e al diritto!!
RispondiEliminaPurtroppo una sentenza già scritta.
EliminaCredo che con andare del tempo tutto viene manipolato solo dai potenti i quali non conoscono giustizia.
RispondiEliminaTomaso
Ci sarebbero mille parole, ma nessuna mai abbastanza adeguata. Il tempo passa e le storie si ripetono, se non nei particolari nel loro insieme.
RispondiEliminaForse gli uomini non riescono proprio a comprendere cos'è la giustizia e nemmeno'amore.
Un caro saluto.
Ciao Cavaliere le ingiustizie si suseguono e ci sentiamo ogni giorno sempre più impotenti.
RispondiEliminauna vera vergogna...non ho parole!
RispondiEliminaRabbia, delusione, incredulità, impotenza, vergogna e dolore
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