•Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo:
– Io mi chiamo Mattia Pascal.
– Grazie, caro. Questo lo so.
– E ti par poco?
Non pareva molto, per dir la verità, neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non sapere neppur questo, il non poter più rispondere, cioè, come prima, all'occorrenza:
– Io mi chiamo Mattia Pascal.
Qualcuno vorrà bene compiangermi (costa così poco), immaginando l'atroce cordoglio d'un disgraziato, al quale avvenga di scoprire tutt'a un tratto che... sì, niente, insomma: né padre, né madre, né come fu o come non fu; e vorrà pur bene indignarsi (costa anche meno) della corruzione dei costumi, e de' vizii, e della tristezza dei tempi, che di tanto male possono esser cagione a un povero innocente.
•E dimentichiamo spesso e volentieri che siamo atomi infinitesimali per rispettarci e ammirarci a vicenda, e siamo capaci di azzuffarci per un pezzettino di terra o di dolerci di certe cose, che, ove fossimo veramente comprenetrati di quello che siamo, dovrebbero parerci miserie incalcolabili
•Ma a un certo punto s'accorge che la vita è tutta una bestialità e allora dica un po' lei che cosa significa il non averne commessa nessuna: significa per lo meno non aver vissuto, caro signore..
Tratto da :Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello
Leggere un brano di Pirandello mi piace da morire; quei suoi argomenti così contorti eppure così chiari mi coinvolgono da sempre, o per lo meno da quando l'ho conosciuto .. e ti parlo dei banchi di scuola, al Liceo. Ricordo di quanto eravamo affascinati dalla tematica di questo autore...e poi ricordo le commedie o i drammi che di lui si davano in tv, quando era buona usanza fare teatro anche in tv, per coloro che a Teatro non potevano andare. Le guardavo tutte: golosamente... bene, smetto, perché rischio di dilungarmi troppo. Grazie, comunque di questo "ricordo" che mi hai offerto.
RispondiEliminaUn caro saluto e buona giornata