
Oggi è partita una prima iniziativa comune, contro una proposta di legge bavaglio. Purtroppo non è la prima volta che vogliono colpire la rete e la libertà di espressione, già in passato ci siamo riuniti e abbiamo protestato, contro le varie leggi che tentavano d'imbavagliare il web e qualche volta anche la stampa.
Queste leggi sono in linea con la censura fascista attuata nel ventennio e visto che la memoria è corta, ecco come descrive quel periodo Wikipedia:
La censura si proponeva il controllo:
- dell'immagine pubblica del regime, ottenuto anche con la cancellazione immediata di qualsiasi contenuto che potesse suscitare opposizione, sospetto, o dubbi sul fascismo;
- dell'opinione pubblica come strumento di misurazione del consenso;
- dei singoli cittadini ritenuti sospetti dal governo con la creazione di archivi nazionali e locali (schedatura) nei quali ognuno veniva catalogato e classificato a seconda delle idee, delle abitudini, delle relazioni d'amicizia, dei comportamenti sessuali e delle eventuali situazioni e atti percepiti come riprovevoli.
La censura fascista aggiunse ai temi che già in epoca liberale venivano tenuti sotto sorveglianza, come la morale, la magistratura, la casa reale e le forze armate, una quantità di argomenti che variavano a seconda dell'evolversi dell'ideologia fascista e dei suoi atti politici. In particolare veniva censurato ogni contenuto ideologico alieno al fascismo o considerato disfattista dell'immagine nazionale, ed ogni altro tema culturale considerato disturbante il modello stabilito dal regime.
Dapprima fu eliminata ogni considerazione ritenuta lesiva del regime (a proposito del Duce, della guerra, della patria e del sentimento nazionale) e, in seguito, ogni accenno ritenuto negativo nei confronti della maternità, della battaglia demografica, dell'autarchia ecc. In modo particolare la censura del regime era attenta ed occhiuta quando nelle produzioni e visione degli spettacoli si rintracciava una qualche considerazione celebrante l'individualismo che mettesse in discussione la supremazia dello Stato, principio supremo dell'ideologia fascista.
Il vero problema è che il web ha portato una ventata nuova di libertà e di parola, vorrei ricordare che molte inchieste e informazioni partono dalla rete e senza di questa, forse saremo all'oscuro di tante verità.
Come contrastare le fake news? Facile, ci vuole più cultura e voglia di verificare le fonti, niente di più semplice. Qualche soluzione senza limitare la libertà si trova sempre, basta chiedere a esperti che provengono dalla rete.
Mi auguro che questa proposta sia ritirata prima possibile, va in netto contrasto con la Costituzione e i diritti umani, la libertà senza parola, non può definirsi tale.
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