lunedì 5 marzo 2018

Elezioni politiche 2018: analisi del voto





Articolo da Pressenza

Mentre si finisce di scrutinare i voti delle elezioni politiche buttiamo giù alcuni appunti a caldo, destinati al nostro pubblico internazionale.

Gli italiani vogliono ancora votare

Risulta chiaro dall’affluenza alle urne, sopra il 70%, che gli italiani non hanno rinunciato al loro tradizionale spirito civico e alla voglia di influenzare il destino della politica. L’Italia è ancora il paese occidentale con uno dei più alti tassi di affluenza alle urne.
Questo non è poco in una campagna elettorale dominata dalla nemmeno tanto velata propaganda per non andare a votare; una campagna basata sulle risse, la violenza e una serie di trovate pubblicitarie che hanno messo in secondo piano i problemi del paese, le loro possibili soluzioni. Gli italiani hanno votato con una percentuale leggermente inferiore alle politiche precedenti.
Colpisce che, perfino nel sito del Ministero dell’Interno, non sia possibile rintracciare il dato delle schede bianche e nulle.

Gli italiani non amano la destra reazionaria

Alcune formazioni di destra più o meno estrema erano scese in campo: tranne la destra della Meloni (considerata “moderata”), dentro la coalizione di centro destra, nessuna di queste formazioni reazionarie, conservatrici o direttamente neofasciste avrà alcun seggio; questa continua a rimanere la particolarità positiva dell’Italia, diversa dal panorama europeo dove invece i movimenti esplicitamente di estrema destra stanno ottenendo importanti risultati elettorali.

La par condicio in versione mediatica

Fin dall’inizio della campagna elettorale è stato chiaro per chi tifava il mainstream: centro-destra, centro sinistra, Movimento 5 stelle; un piccolo spazio a “sinistra” per Liberi e Uguali (lista di dissidenti del PD) e nulla più. Il risultato elettorale rispecchia questa scelta mediatica. Eppure c’erano una quindicina di altre liste di diversa natura di cui gli elettori, spesso, non hanno saputo assolutamente niente: queste liste hanno preso un milione di voti circa, dimostrando che il mainstream non controlla proprio tutto. Ma se un po’ più di italiani avessero saputo che esistevano?

E’ colpa degli immigrati


Coloro che votano in Italia appoggiano (intorno al 60%) partiti che, esplicitamente, dicono che non vogliono gli immigrati in Italia. Che dobbiamo “aiutarli a casa loro”. Strano per un paese che ha sempre avuto nell’accoglienza una sua virtù ed ancor più strano per un paese che ha avuto milioni di immigrati nel mondo e che tuttora è famoso per la sua fuga di cervelli e di giovani all’estero. Forse qualcuno ha dimenticato il cartello che si esponeva in Svizzera non tanto tempo fa:  “Vietato l’ingresso ai cani e agli italiani”.

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Fonte: Pressenza

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Articolo tratto interamente da Pressenza



4 commenti:

  1. Non sempre l'accoglienza è stata una virtù, non dimentichiamoci dei cartelli a Torino negli anni 60 "Non si affitta ai meridionali".

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