mercoledì 14 marzo 2018

Addio a Stephen Hawking

Stephen hawking 2008 nasa

Articolo da Wired

Stephen Hawking, icona universale della scienza moderna, è morto questa mattina, nella sua casa di Cambridge. Nello stesso giorno in cui, 139 anni fa, nasceva Albert Einstein. A dare l’annuncio i suoi tre figli Lucy, Robert e Tim, con un comunicato ufficiale: “Siamo profondamente addolorati nel comunicare che il nostro adorato padre è scomparso oggi. È stato un grande scienziato e un uomo straordinario, il cui lavoro e la cui eredità vivranno ancora per molti anni. Il suo coraggio, la sua perseveranza, la sua brillantezza e il suo umorismo hanno ispirato milioni di persone in tutto il mondo. Una volta disse: ‘L’Universo non sarebbe un granché, se non fosse la casa delle persone che si amano’. Ci mancherà per sempre”. Risale ad appena pochi giorni fa la sua ultima apparizione televisiva, un’intervista in cui discuteva con l’amico e collega Neil deGasse Tyson il proprio punto di vista sui concetti di tempo e spazio prima del Big Bang.

Hawking, uno degli scienziati più famosi al mondo, nacque a Oxford l’8 gennaio del 1942.

A 17 anni si iscrisse alla University College della città, laureandosi in fisica cum laude in appena tre anni – più tardi spiegherà di aver trovato i lavori accademici “ridicolmente facili” e di aver studiato appena mille ore – con una tesi sull’origine dell’Universo e del Big Bang. Nel 1963 si spostò a Cambridge, dove venne nominato professore di matematica in quella che era stata, 300 anni prima, la cattedra di Isaac Newton. Nello stesso periodo cominciò ad accusare serie difficoltà nell’uso degli arti: in seguito a diversi accertamenti medici, gli venne diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica, una grave malattia neurodegenerativa che non gli avrebbe lasciato più di due anni di vita. In realtà, la prognosi si rivelerà fortunatamente inesatta: si trattava, con più probabilità, di una forma di sclerosi a lenta progressione, che lo costringerà all’immobilità, vincolandolo a spostarsi con una sedia a rotelle e usare un sintetizzatore vocale per comunicare.

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Fonte: Wired

Autore: 
Sandro Iannaccone

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Articolo tratto interamente da Wired 


Photo credit NASA/Paul Alers [Public domain], via Wikimedia Commons




6 commenti:

  1. Un grande scienziato e anche una grandissima persona con una grande autoironia: basti ricordare le sue simpaticissime apparizioni in Big Bang Theory.

    Rip

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  2. Ed un altro grande guerriero della vita se ne va...
    Buongiorno Vincenzo.

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  3. Queste sono persone che lasciano il segno!
    Mi scoccia moltissimo vedere trasmissioni, titoli di giornali, annunci di ogni genere ogni volta che scompare una nullità del mondo dello spettacolo, poi magari danno appena poche notizie per queste persone.
    Ciao buona giornata
    enrico

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