sabato 17 febbraio 2018

Il gatto nero di Rainer Maria Rilke


Il gatto nero

Anche il fantasma evanescente è vero.
Se un giorno riesci a intravederlo suona.
Questo nero sipario copre invece
lo sguardo acuto delle tue pupille,
come cella ovattata che ad un tratto
spezza veloce e insieme dissolvente
il terribile grido di un demente.
Sembra il custode antico di ogni sguardo
che vuol celato in lui:
tutti li stringe a sé
per sonnecchiarvi sopra,
ostile e pigro
del tutto in sé racchiusi, il lungo giorno.
Ma se a un tratto si desta
e volge il muso in pieno
volto, e ti guarda fissamente
ritrovi allora il lampo del tuo sguardo
nelle tonde pupille – misterioso –
chiuso in quell'ambra come morto insetto.

Rainer Maria Rilke


10 commenti:

  1. Bella veramente questa poesia, caro Vincenzo.
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. I gatti neri sono bellissimi, sembrano di velluto. Da piccola ho avuto un paio di gatti neri, poi ne ho avuto di tutti i colori ma neri più. Buon sabato.

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  3. Io ho avuto una gattina tutta nera per 19 anni, uno spasso. Ricordo che di notte, al buio della stanza non vedevo lei ma due occhi gialli come fanali che mi fissavano forse ridendo. Non conoscevo questa poesia ma mi è venuto in mente il racconto di Poe. Abbraccio

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  4. Amo tutti gli animali ma i gatti in particolare e quelli neri poi sono stupendi, peccato ci siano ancora tante persone superstiziose...un caro saluto
    Carmen

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