domenica 31 dicembre 2017

Un buon anno speciale!


Che cos'ha il capodanno di tanto speciale?  Cosa ci si augura? Quali propositi facciamo per l’occasione? Perché festeggiamo questa ricorrenza?

A rispondere alle domande che ci poniamo a ogni fine anno, ci hanno provato intellettuali, scrittori, poeti e umoristi.

Ecco una selezione di aforismi, massime e pensieri, sull'anno che ci lascia e il nuovo anno che arriva.


"Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno." Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno."
Antonio Gramsci

"Con quale desiderio Lei entra nell'anno nuovo? Con il desiderio di essere risparmiato da domande del genere."
Karl Kraus

"Sii sempre in guerra con i tuoi vizi, in pace con i tuoi vicini, e lascia che ogni nuovo anno ti trovi un uomo migliore."

Benjamin Franklin

"Salutiamo insieme questo nuovo anno che invecchia la nostra amicizia senza invecchiare il nostro cuore."

Victor Hugo

"La vita è come una commedia, non importa quanto è lunga, ma com'è recitata. Che quest’anno sia uno tra gli atti più belli della tua sceneggiatura."

Seneca


Mi auguro che quest’anno sia migliore di quello che ci sta lasciando e auguro a tutti voi un felice e sereno 2018, che doni a tutti quel sorriso nel cuore, che spesso ci manca…


 


Oipa: le dieci regole per proteggere gli animali dai botti di capodanno


Comunicato da OIPA Italia Onlus

I festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno sono spesso un incubo per gli animali: il rumore di petardi e fuochi d’artificio, spesso fatti scoppiare anche nei giorni immediatamente precedenti il capodanno, terrorizzano i quattro zampe che possono essere colpiti da veri e proprio attacchi di panico.

E’ importante ricordare infatti, che gli animali hanno una diversa percezione dei rumori, nei cani, ad esempio, il senso dell’udito è notevolmente superiore a quello umano. Oltre a sentire vibrazioni comprese tra 20 mila e 40 mila Hz (l’uomo non sente quelle che superano i 20 mila) sentono ad un volume doppio del nostro. Inoltre, una componente dei fuochi per noi marginale, quella olfattiva, è particolarmente rilevante per i cani che sono in grado di sentire odori ad una concentrazione un milione di volte inferiore a quella percepita dall’uomo e ad una distanza per noi inimmaginabile. E’ quindi facile intuire quale sia lo stato di ansia e terrore che anticipa e accompagna lo scoppio simultaneo di migliaia di petardi, mortaretti e fuochi artificiali.

I fuochi d’artificio rientrano tra gli stimoli che provocano sensibilizzazione, ovvero un progressivo aumento della risposta di paura poiché sono stimoli di forte intensità, non sono prevedibili, compaiono a intervalli irregolari e non c’è possibilità di fuga. Alcuni soggetti più sensibili, oltre allo stato fobico quando sentono i fuochi, sviluppano anche uno stato ansioso per tutto il periodo che precede e segue la fine dell’anno.

Cosa possiamo fare per aiutarli?

1. Teniamo gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi
2. Non lasciamoli soli. Gli animali fobici potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi, quindi è necessario stare loro vicino, senza esagerare con coccole e carezze. E’ necessario mostrarsi tranquilli e felici, cercando di distrarli, se possibile, con giochi e bocconcini, mostrando che non c’è nulla di cui preoccuparsi.
3. Non lasciamoli in giardino. Tenere in casa o in un luogo protetto e rassicurante anche gli animali che abitualmente vivono fuori in modo da scongiurare il pericolo di fuga.
4. Teniamo alto il volume di radio o televisione in modo che venga attutito il rumore dei botti proveniente dall’esterno, chiudendo le finestre e abbassando persiane.
5. Lasciamo che si rifugi dove preferisce, anche se si tratta di un luogo che normalmente gli è “vietato”.
6. Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura. E’ fondamentale non portarli fuori a mezzanotte o nelle ore immediatamente precedenti perché spesso gli scoppi iniziano con anticipo.
7. Nei mesi precedenti facciamo visitare l’animale da un veterinario comportamentalista che prescriverà la terapia da seguire, sia comportamentale che, nel caso si necessario, farmacologica.
8. Evitiamo soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico.
9. Qualora fosse possibile, organizzare con anticipo una “gita fuori porta” per trascorrere i due giorni a cavallo dei festeggiamenti di Capodanno, generalmente quelli in cui l’incidenza degli scoppi di petardi è maggiore, in luoghi lontano dai centri urbani e dai rumori forti e improvvisi.

10. Sensibilizziamo l’opinione pubblica, e soprattutto i bambini, su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per i quattro zampe.

Ogni persona conta!



Oggi voglio pubblicare un video realizzato da Emergency che fa riflettere molto.

Tratto dal canale YouTube di Emergency

Tratto da una storia vera, Jalal è una persona che ha lasciato tutto per costruirsi una nuova vita in Italia: ha lasciato una famiglia, una professione, una storia. 

Nel 2017 sono state 65.6 milioni le persone costrette a fuggire dal proprio Paese: un numero senza precedenti. 20 persone ogni minuto sono state costrette ad abbandonare le proprie case. 

Il nostro augurio per il 2018? Ricordarsi che ogni persona conta.




Video credit EMERGENCY caricato su YouTube


In Italia si legge poco


Articolo da Internazionale

In Italia si legge poco, sempre meno, ma questo non sembra essere un dato allarmante. Nella conferenza stampa di fine anno – e fine legislatura – il presidente del consiglio Paolo Gentiloni non ha fatto nemmeno cenno ai temi culturali.

Eppure il rapporto dell’Istat uscito il 27 dicembre è pieno di cattive notizie. Si dice che i “lettori sono passati dal 42 per cento della popolazione di 6 anni e più nel 2015, al 40,5 per cento nel 2016. Si tratta di circa 23 milioni di persone che dichiarano di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l’intervista per motivi non strettamente scolastici o professionali”: il che vuol dire che ci sono circa trenta milioni di persone alfabetizzate che non leggono nemmeno un libro all’anno.

Leggono più le femmine che i maschi: 47,1 per cento contro il 33,5 per cento. Si legge più al nord che al sud: 48,7 per cento contro il 27,5 per cento. Nel 2010 la percentuale dei lettori era del 46,8 per cento. In sei anni si sono persi tre milioni e mezzo di lettori. Cosa ha determinato questo crollo?
“Nell’opinione degli editori”, dice sempre il rapporto, “i principali fattori che determinano la modesta propensione alla lettura in Italia sono il basso livello culturale della popolazione(39,7 per cento delle risposte) e la mancanza di efficaci politiche scolastiche di educazione alla lettura (37,7 per cento)”.

Il dato più significativo e preoccupante è infatti il calo di lettori tra i 15 e i 17 anni: dal 53,9 del 2015 per cento al 47,1 per cento al 2016. Praticamente meno della metà degli studenti italiani acquisisce l’abitudine a leggere libri. 

Se si vuole fare un confronto di massima con gli altri paesi europei si possono prendere i dati della recente ricerca curata dal Forum del libro – l’associazione che da anni cerca diportare al centro del dibattito pubblico e politico questi temi: la percentuale dei lettori è superiore al 75 per cento nella maggior parte dei paesi del centro e del nord dell’Europa occidentale: Svezia (89 per cento, il dato più alto), Danimarca, Finlandia, Estonia, Olanda, Lussemburgo, Germania,Regno Unito. Mentre è inferiore al 60 per cento in Portogallo (il dato europeo più basso: meno del 40 per cento), Cipro, Romania,Ungheria, Grecia. E Italia.


La reazione che in genere suscitano questi rapporti Istat è una lamentela diffusa che dura al massimo una settimana, accompagnata magari dall’elenco di quello che invece in Italia tutti i giorni insegnanti, bibliotecari, librai, editori, genitori di buona volontà fanno per contrastare questa tendenza a diventare un paese che non legge. 

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Fonte: Internazionale


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Articolo tratto interamente da Internazionale  



Vi ricordo l'iniziativa: gli angoli


Voglio ricordare l'iniziativa: gli angoli




L'alba di Rabindranath Tagore


L'alba

Ogni Alba porta un nuovo giorno,
lavando con la luce della speranza
le macchie e la polvere dello spirito
vuoto di ogni giorno passato.
Vuoi celare te stesso!
Il cuore non ubbidisce,
diffonde luce dagli occhi.
Nella vita non c’è speranza
di evitare il dolore:
che tu possa trovare nell’animo
la forza per sopportarlo.
Cieco, non sai che l’andare e il venire
camminano sulla stessa strada?
Se sbarri la strada all’andata
perdi la speranza del ritorno…

Rabindranath Tagore

Proverbio del giorno


Chiara notte di capodanno, dà slancio a un buon anno.


sabato 30 dicembre 2017

Le migliori 12 buone notizie del 2017 secondo Amnesty

Ecco le migliori notizie del 2017 secondo Amnesty.

Link diretto: https://www.amnesty.it/le-migliori-buone-notizie-del-2017/

 


Onu: un’allerta rossa per il nostro mondo


Articolo da Agenzia DIRE

ROMA – “Nessun appello” ma “un’allerta rossa per il nostro mondo”. A lanciarla è il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, nel messaggio di fine anno.

“Quando ho assunto il mio incarico dodici mesi fa- ricorda Guterres- ho chiesto che il 2017 fosse un anno di pace. Sfortunatamente, in modi determinanti, il mondo è andato in senso opposto”. Alla vigilia di un nuovo anno quindi “non mando nessun appello. Lancio piuttosto un’allerta”, prosegue il segretario generale dell’Onu, rilevando che “i conflitti si sono approfonditi e sono emersi nuovi pericoli”.

“La preoccupazione globale per le armi nucleari è la più elevata dai tempi della Guerra Fredda”, aggiunge, e “il cambiamento climatico procede più velocemente della nostra azione a combatterlo”. Inoltre, “crescono le disuguaglianze”, “assistiamo a orribili violazioni dei diritti umani” e “nazionalismo e xenofobia sono in crescita”.


“Mentre ci apprestiamo ad entrare nel nuovo anno- prosegue il segretario generale- chiedo unità. Sono davvero convinto che possiamo rendere il nostro mondo migliore e più sicuro, perché siamo in grado di risolvere conflitti, superare l’odio e difendere valori condivisi. Ma possiamo farlo solo uniti”.

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Fonte: 
Agenzia DIRE


Autore: redazione 
Agenzia DIRE

Licenza: Copyleft 



Articolo tratto interamente da 
Agenzia DIRE


Quando davanti a te...



"Quando davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale scegliere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuto al mondo, non farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora, resta in silenzio ed ascolta il tuo cuore. E quando ti parla, alzati e vai dove lui ti porta."

Susanna Tamaro 


Madre natura

Mother Nature from Ben on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons 


Viaggio a Prato

Winter Time - Hypertravel in Prato from Lorenzo Petracchi on Vimeo.

Photo e video credit Lorenzo Petracchi caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons 


Principali eventi del 2017 secondo Wikipedia (parte 2)

AtemptatBCN2017 manifestacio No Tinc Por P8260269

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre


Nb: foto evento


Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Photo credit Mariusmm (Opera propria) [CC BY-SA 4.0], attraverso Wikimedia Commons

Principali eventi del 2017 secondo Wikipedia (parte 1)

Rigopiano Hotel

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

Nb: foto evento

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Photo credit TVSEI (https://www.youtube.com/watch?v=6La91fbpbbg) [CC BY 3.0], via Wikimedia Commons


venerdì 29 dicembre 2017

Questo blog riprende le pubblicazioni



Sono da poco tornato e voglio avvisare gli amici e lettori di questo blog, che tra poco riprenderanno le consuete pubblicazioni.

Visto il poco tempo a disposizione non riesco a passare nei vostri blog, ma voglio ringraziarvi per gli auguri e i commenti che mi avete lasciato in mia assenza.





venerdì 22 dicembre 2017

Buone feste!




Questo spazio resterà in pausa dal 23 al 29 dicembre (salvo imprevisti). 

Voglio ricordare, che tutti i commenti in moderazione, saranno pubblicati al mio ritorno.


Auguro delle serene feste a tutti gli amici e lettori di questo blog.




giovedì 21 dicembre 2017

Notte...


"Notte, l’amata.
Notte, quando le parole svaniscono e le cose prendono vita.
Quando la distruttiva analisi del giorno è conclusa 
e quanto è veramente importante diviene nuovamente intero e risuona.
Quando l’uomo ricuce il suo Sé frammentato e cresce con la calma dell’albero."

 Antoine de Saint-Exupéry


La speranza di Emily Dickinson


La speranza 

La speranza è un essere piumato
che si posa sull'anima,
canta melodie senza parole e non finisce mai.

La brezza ne diffonde l’armonia,
e solo una tempesta violentissima
potrebbe sconcertare l’uccellino
che ha consolato tanti.

L’ho ascoltato nella terra più fredda
e sui più strani mari.
Eppure neanche nella necessità
ha chiesto mai una briciola – a me.

 Emily Dickinson

Proverbio del giorno


Dove non c'è amore, non c'è umanità.


mercoledì 20 dicembre 2017

Gli auguri di fine anno di Gianna



Gianna del blog Nonvogliomicalaluna, aderisce a questa iniziativa e lascia il suo augurio.


Gli auguri di fine anno di Nonvogliomicalaluna

Vorrei che ognuno trovasse il coraggio di fare delle scelte autonome, senza appoggiarsi al precostituito o delegare. 
Vorrei che si tornasse ad assaggiare il sapore della responsabilità, nel bene e nel male, il senso umano dell'agire secondo coscienza. 
Vorrei che si tornasse a pensare, un esercizio che pare dimenticato a vantaggio dei condizionamenti e vorrei infine che le persone si tornassero a parlare e ad ascoltare mostrandosi senza maschere, liberi di essere sé stessi.
Sembra un'utopia...e forse lo è...ma non è peccato sognare...

Gianna

Ringrazio Gianna per il suo augurio, che fa riflettere molto.


Se vuoi aderire all'iniziativa Il tuo augurio di fine anno, basta contattarmi via mail, cliccando sul banner "Contatti".


Citazione del giorno


"Uomini, siate umani, è il vostro primo dovere; siate umani verso tutte le condizioni, verso tutte le età, verso tutto ciò che non è estraneo all'uomo. Quale saggezza può mai esistere fuori dell'umanità?"

Jean-Jacques Rousseau


AAA cercasi umanità disperatamente



Articolo da la Sinistra quotidiana

Il “decoro urbano”. Chi sarebbe costui? Parafrasando malamente il Manzoni, noi siamo quei tanti Don Abbondio che si interrogano su un Carneade dei nostri tempi, impersonale, un concetto di rappresentazione visiva delle nostre città che deve corrispondere al perbenismo dal sapore un po’ retrò, di quella vecchia piccola borghesia d’un tempo, per l’appunto, che male si adatta alla faciloneria di una classe media odierna che vive di odio alimentato da un pregiudizio dettato da sentimenti esclusivamente di pancia.

Di ragione, infatti, di buon senso e di umanità vi è molto poco, anzi non ve ne è proprio traccia nella richiesta fatta al sindaco di Como da parte di alcuni cittadini di non consentire l’aiuto con un pasto caldo e un bicchiere di vino o di the ai barboni e a quanti vivono all’addiaccio.

Aiutarli, sostengono costoro, significherebbe incentivare il degrado della città, farla apparire “accattona” (che Pasolini vi perdoni e ci perdoni) e sminuire quindi la bellezza che si confà alle feste natalizie.

La “sporcizia”, dunque, sotto il tappeto e sopra tutti belli e sorridenti, inghirlandati e pieni di vischio a cantare gli stornelli della vigilia, a scambiarsi regali e a fare buoni propositi ascoltando la benedizione papale della messa non più di mezzanotte ma delle ventuno e venti su Rai Uno.

La sporcizia… così, come qualcosa di brutto, da nascondere, da allontanare dalla vista; così sono vissute le persone che vivono dormendo su una panchina con tre gradi di temperatura intorno: il perbenismo egoistico vince sul messaggio del Natale, ma vince forse ancora di più su un senso laico di umanità che dovrebbe portare i cittadini di Como (e tutte e tutti noi, chiunque indistintamente) a considerare i diversi da noi come esseri umani proprio come noi.

Nel bellissimo film di Luigi Magni “L’anno del Signore”, un integerrimo cardinale Rivarola, cacciatore di briganti e difensore dell’integrità statuale del regno pontificio, parlando con un umile ciabattino presuntamente analfabeta, segretamente alfabetizzato, gli si rivolge per consolarlo dell’abbandono della sua donna, una “giudia”: “Eh, caro Cornacchia, ti rivelerò una cosa che al mondo ancora nessuno sa: io credo che questi giudei siano persone proprio come noi.”.

C’è sempre uno stupore da parte del mondo nello scoprire che siamo tutti uguali, che non vi sono differenze anche se noi le percepiamo grazie al pregiudizio che è insito nell’animo umano come una specie di malefico anticorpo che ci dovrebbe tutelare dalla minaccia rappresentata dall’incosciuto ma anche dal diverso, da chi non accetta una medesima comportamentalità nella vita di tutti i giorni, da chi fuoriesce dai canoni della maggioranza.

E la minoranza, così, per guadagnarsi il diritto ad essere considerata quanto meno tale, quanto meno “dignitosa”, deve lottare per decenni, per secoli, a volte anche per millenni per affermare una banalità, una semplicità – brechtianamente parlando – che “è difficile a farsi”.

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Autore: Marco Sferini


Licenza: Copyleft 


Articolo tratto interamente da la Sinistra quotidiana