giovedì 2 novembre 2017

Arriva il nuovo digitale terrestre: 9 tv su 10 da cambiare entro il 2022


Articolo da DGmag

Nell’ultima Finanziaria, tra le varie riforme che riguardano il settore del lavoro e altri temi importanti, c’è stato spazio anche per un provvedimento che riguarderà la tecnologia digitale. Nella manovra in esame in questi giorni al Senato, nell’articolo 89, è previsto che, in futuro, i canali dei nostri televisori saranno fruibili solo se si disporrà del Dvb-T2, un nuovo digitale terrestre che sarà lanciato nei prossimi mesi.


Questo sarà un passaggio che comincerà in maniera graduale, ma che tutti dovranno compiere. Le regioni e le rispettive emittenti adatteranno quindi le loro frequenze a questo nuovo dispositivo, che sarà operativo a partire dal prossimo anno. Gli italiani avranno cinque anni di tempo per compiere questo ulteriore aggiornamento del loro digitale terrestre. Nel testo della Finanziaria si legge che, grazie al Dvb-72, miglioreranno le prestazioni dei nostri televisori, ma anche la percezione dei canali, in modo da utilizzare pienamente le ultime tecnologie in ambito di ricezione e dati.

Una decisione che, però, non mancherà di far discutere, anche perché sul web in tanti si sono espressi in merito a questo argomento: per alcuni utenti questo ulteriore passaggio non farà altro che provocare l’inserimento di nuove tasse. I più ottimisti, invece, si dichiarano favorevoli a questo tipo di innovazioni, e invitano l’Italia ad aggiornarsi nei confronti degli ultimi dispositivi tecnici.


La diffusione del Dvb-72, secondo l’Agcom, autorità che fa da garante al controllo delle telecomunicazioni nel nostro Paese, inizierà nel maggio del 2018. In quel periodo le regioni italiane inizieranno a predisporre il nuovo dispositivo nei negozi e a garantirne la diffusione in modo capillare. Se da un lato bisogna innalzare gli standard tecnologici, come avvenne anni fa con il passaggio dall’analogico al digitale, questo cambiamento renderà inutilizzabili la stragrande maggioranza dei televisori presenti sul mercato e nelle case degli italiani, che andranno distrutti o riciclati. Si stima che, nove apparecchi su dieci, dovranno essere sostituiti.

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Fonte: 
DGmag

Autore: redazione DGmag


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Articolo tratto interamente da 
DGmag.it



12 commenti:

  1. Ricominciare tutto un'altra volta, ufff!
    sinforosa

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  2. Uno: da quando c'è il digitale noi non vediamo quasi piu nulla. Quadretti fracassoni e basta. La mia zona è coperta da far schifo.
    Due: la tivù ha circa vent'anni. Non credo che ne durerà altri 5.
    Tre: se vuoi notizie non manipolate navighi in rete epoi pensi a cosa hai letto.
    Chiusura del discorso, un prendipolvere in meno e vai di computer.

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  3. La trovo una cosa terribile, uno la mattina si svegli e noi dobbiamo cambiare tutti i televisori, anche percheè sono tutti in offerta

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    1. Il passaggio lo sapevano prima, dovevano pretendere dai costruttori, apparecchi compatibili con entrambe le tecnologie.

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  4. Credo sia ridicolo, come dici tu nella risposta a Carmine Volpe, si dovevano pensare apparecchi compatibili con entrambe le tecnologie. Per fortuna noi abbiamo una televisione molto vecchia, che guardiamo pochissimo (l'ultima volta a gennaio con il film di natale di una volta, tipo Pinocchio), andiamo al cinema e leggiamo giornali o nel web... pensiamo di prenderci un proiettore, che mostri i dvd dal pc.

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