lunedì 30 ottobre 2017

Emergenza incendi in Val di Susa



Articolo da Ambientebio

C’è la mano dell’uomo dietro gli incendi che stanno sconvolgendo la Val di Susa. Il primo ‘responsabile’ è il climate change. Ma gli investigatori sono a caccia anche dei piromani in azione. Continua intanto la conta degli sfollati e degli ettari andati in fumo…

Dopo una tremenda estate sul fronte incendi, l’autunno non ha portato con sé le precipitazioni tanto attese. Ed è ancora emergenza fuoco: in Val di Susa sono stati 300 gli incendi registrati dal 10 ottobre. Migliaia le persone evacuate, così come gli ettari in fumo, abitazioni a rischio, scuole chiuse.

Sono incessanti gli interventi dei soccorritori, che provano a limitare i danni. Nel frattempo, i carabinieri indagano sulla possibilità che si tratti di fiamme dolose.

Vediamo tutti gli ultimi sviluppi.

Trecento incendi in Val di Susa

Una giornata di passione per gli abitanti delle valli piemontesi. I più colpiti, gli abitanti di Mompantero, costretti a evacuare in massa. L’unico conforto: l’intervento dei soccorritori italiani, ma anche dai Paesi vicini. Sono arrivati i Canadair croati, ieri pomeriggio a dare una mano. Oggi dovrebbero arrivare anche gli elicotteri svizzeri. E poi i francesi, la colonna dei Sapeur Pompier opera già in mezzo alle case.

Ma la consolazione è grama per chi rischia di perdere tutto. Sono duemila gli ettari di montagna interessati dai roghi, dicono dal Comune di Mompantero. E nella giornata di ieri, il vento inclemente ha peggiorato la situazione, riaccendendo anche i focolai che sembravano spenti.

E quindi via, si scappa: nella frazione San Giuseppe di Mompantero tutti i 650 abitanti sono stati costretti a evacuare. A Susa, gli ospiti della casa di riposo San Giacomo sono stati anch’essi evacuati, a causa del fumo: 194 persone, in tutto.

Sono più di mille, ad oggi gli sfollati in Val di Susa.

A fare il punto della situazione, Franco Licini, coordinatore della Protezione Civile Piemonte, in un’intervista su Radio 1:


«Le squadre antincendio sono rimaste attive tutta la notte, con circa 250 persone impiegate. Lo sforzo è davvero grande, considerando che lo stato di grave pericolo per gli incendi si protrae ormai dal 10 ottobre. La situazione è aggravata in questi ultimi giorni anche a causa del forte vento caldo e secco che sta scendendo dalla catena alpina. Dal 10 ottobre le squadre antincendio regionali e dei vigili del fuoco hanno dovuto affrontare più di 300 incendi, più o meno importanti, con l’impiego di circa 300 volontari per turno. Soltanto nella giornata di ieri sono stati gestiti 39 incendi con 602 volontari coadiuvati dai Vigili del Fuoco. I mezzi impiegati sono stati 195».

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Fonte: Ambientebio

Autore: 
Gino Favola

  
Licenza: Licenza Creative Commons
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Articolo tratto interamente da Ambientebio



Photo credit 80gianlux caricata su YouReporter


8 commenti:

  1. Car Vincenzo, seguo il caso degli incendi, ciò che mi rammarica che sono dolosi, dei veri criminali.
    Ciao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. Situazione terribile, dovuta all'incuria di un governo che non ha voglia di pensare alle cose che non funzionano e preferisce distrarci con paccottiglia varia...

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    1. Non dovevano mai abolire il corpo forestale, anzi andava potenziato.

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  3. Scene apocalittiche per colpa di esseri spregevoli, immagini che mi hanno ricordato per gravità gli incendi anch'essi dolosi recentemente avvenuti in California. E poi, come giustamente hai osservato nel tuo commento, hanno pure abolito (loro dicono "accorpato" ma sappiamo che non è così) il corpo forestale...

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  4. E anche sulle montagne di Varese qualche essere disgustoso ha appiccato il fuoco e le giornate passano col sottofondo dei soccorsi che passano in cielo... :-(

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