giovedì 26 gennaio 2017

Da domani di anonimo


Da domani

Da domani sarò triste, da domani.
Ma oggi sarò contento.
A che serve essere tristi, a che serve?
Perché soffia un vento cattivo?
Perché dovrei dolermi oggi del domani?
Forse il domani è buono
forse il domani è chiaro.
Forse domani splenderà ancora il sole
e non vi sarà motivo di tristezza.
Da domani sarò triste, da domani.
Ma oggi, oggi sarò contento.
E a ogni amaro giorno dirò:
"Da domani sarò triste. Oggi no"

 Anonimo

Poesia di un ragazzo ebreo scritta in un ghetto nel 1941


5 commenti:

  1. Bisognerebbe lasciare il lamento al domani. È una leva per tutto ciò che va fatto essere contenti oggi.

    RispondiElimina
  2. Belle davvero, questi versi, sicuramente consapevole dil proprio destino, caro Vincenzo.
    Ciao e buona giornata caro amico con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso bin^sogna mai dimenticare.

    RispondiElimina
  3. Non ci sono parole per commentare...solo un rispettoso silenzio di riflessione.

    RispondiElimina
  4. Che belle parole, così profonde e dette da chi aveva ogni motivo per essere triste, sconfortarsi, smettere di voler vivere ed essere felice perché davanti alla crudeltà, cattiveria e perversione del mondo che stava perdendo umanità! Ecco cosa mi da speranza e fiducia, sapere che ci sono state e probabilmente ci sono ancora persone così: che davanti alla disumanità decidono di lottare rimanendo umani, volendo ancora vivere!

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.