lunedì 3 ottobre 2016

3 ottobre: il ricordo non basta!



Articolo da Progetto Melting Pot Europa 

In questo 3 ottobre, ricordiamo le tante, le troppe, vite ingoiate dal Mar Mediterraneo. [1] Ma oltre a ricordare, l’Italia e l’Europa farebbero bene ad attrezzarsi - e il prima possibile, visto che sono già in ritardo di almeno trent’anni - per permettere finalmente a chi parte di giungere vivo e incolume in Europa.

Le morti nel Mediterraneo non sono un incidente, né una tragica fatalità. Non sono nemmeno conseguenza di scafisti senza scrupoli, come spesso la stampa ci ripete. Le morti nel Mediterraneo sono conseguenza diretta e immediata delle politiche migratorie europee (e italiane).
Per evitarle occorrerebbe poco: nell’immediato basterebbe l’apertura di corridoi umanitari, seguita, in breve tempo, dalla riformulazione delle politiche in materia di migrazione. Cosa, di per sé, tecnicamente semplice, ma politicamente complicatissima visti gli interessi in questione, i rapporti e le relazioni economiche internazionali che si giocano sulla pelle delle persone, dei migranti e di tutti noi.

Nel corso degli ultimi decenni, la questione migratoria ha assunto una rilevanza centrale all’interno dell’agenda politica dei diversi paesi dell’Unione europea. In tutti i paesi, il dibattito attorno alle migrazioni è stato l’argomento fondamentale delle principali competizioni elettorali nelle quali sostanzialmente si è riproposto, con poche sfumature, un copione già sperimentato nel passato e risultato vincente sul piano del consenso elettorale: presentare le migrazioni come una minaccia all’ordine pubblico e sociale, parlando di “invasioni” o “emergenze”, per cui occorrevano soluzioni “eccezionali”.

Il reale obiettivo di questo modo di approcciarsi alle migrazioni è quello di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dai problemi del Paese, trovando al contempo un facile capro espiatorio su cui scaricare la responsabilità delle problematiche sociali, addossandole agli immigrati. Una volta confezionato questo pacchetto, si possono proporre soluzioni che, se sul piano della regolamentazione del fenomeno risultano totalmente inefficaci (come, ad esempio, l’aumento del numero delle espulsioni per contrastare l’immigrazione irregolare), sul piano mediatico invece raggiungono in pieno il loro obiettivo: tranquillizzare l’opinione pubblica fornendo risposte rassicuranti, sebbene del tutto fittizie.

Se si guarda al modo in cui i diversi governi europei si sono approcciati ai fenomeni migratori, non si faticherà a scorgere aspetti ricorrenti riguardo la regolamentazione dell’ingresso sul territorio statale dei cittadini stranieri. Aspetti che, a prescindere dal Paese o dal governo che li mette in atto, esprimono il tentativo di trovare un equilibrio tra le istanze dell’economia, la pressante richiesta di sicurezza artatamente instillata nell’opinione pubblica e gli obiettivi di politica internazionale e che spesso finiscono con il risolversi in leggi intrise di contraddizioni e incoerenze.

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Fonte: Progetto Melting Pot Europa 

Autore: 
Antonio Ciniero

Licenza: Creative Commons (non specificata la versione


Articolo tratto interamente da Progetto Melting Pot Europa



4 commenti:

  1. Ricordiamo le vite perse in questa tragedia che forse poteva essere evitata e lasciamo fuori le implicazioni politiche.
    Alla prossima!
    Ofelia

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  2. Il problema è che i morti sulla coscienza non li vuole nessuno ... quindi, quando la politica non riesce più a contenere gli scheletri nell'armadio, li getta in mare ... (a buon intenditore poche parole ...); come Ofelia credo che tutto ciò, a monte della questione, poteva essere evitato, ma allo stato attuale delle cose, nessuno me ne voglia, credo sia impossibile umanamente riportare questa pentola a pressione alla normalità ... queste morti in mare, sono una bomba ad orologeria ... il peggio deve ancora arrivare, ma io, che forse mi illudo ancora, spero vivamente che qualcosa possa ancora essere fatto ... e purtroppo questo qualcosa può essere attuato solo con una sana politica ... se esiste ancora! ... però mi chiedo di quanti "numeri" ha bisogno anche la coscienza più "bassa" per smuoversi dal buio profondo in cui si è inabissata? ... perché di numeri, se vogliamo dirla tutta, non ci sono solo quelli in mare, ma anche sulla terra ferma per il medesimo problema. Un caro saluto.

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  3. Se avessero messo a disposizione le ambasciate a rilasciare i visti, non solo non ci sarebbero state vittime in mare, ma nemmeno fancazzisti riottosi in giro per l'europa

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  4. È tragico ricordare tutto questo!!! ma il peggio è, che non sono riusciti ha trovare, una soluzione per limitare al massimo tutte queste vittime.
    Tomaso

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