martedì 21 giugno 2016

Spiagge senza barriere: vacanze al mare per tutti



Articolo da OggiScienza

SENZA BARRIERE – “Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare”, canta una celebre canzone italiana degli anni Sessanta, invitando i bagnanti ritornare nel tratto di costa frequentato durante l’estate precedente. E se a cambiare, per una volta, fossero proprio le spiagge? Da qualche anno molti stabilimenti balneari d’Italia, da nord a sud, hanno mutato forma diventando finalmente accessibili a tutti e consentendo anche alle persone con disabilità di godersi una vacanza al mare.

Liguria: il progetto “GuidaMare 2016” per individuare le spiagge prive di barriere

Uno dei modelli virtuosi più significativi arriva dalla Liguria dove le spiagge accessibili presenti sul territorio sono ben 63: 15 in provincia di Genova, 17 in provincia di Imperia, 19 in provincia di Savona e 12 in provincia di La Spezia. Per saperne di più, basta consultare l’opuscolo “GuidaMare 2016”, realizzato dalla Regione Liguria con lo scopo di fornire ai bagnanti il quadro completo delle spiagge accessibili e dei servizi offerti, con un’attenzione specifica verso i differenti tipi di disabilità. Largo, dunque, a rampe e passerelle che consentano a chi ha deficit motori di raggiungere il mare, a servizi igienici utilizzabili anche da chi è in carrozzina e ad appositi parcheggi, affinché le spiagge possano essere posti liberi e sicuri, a misura di tutti. Proprio come ricorda Marco Carbone, presidente di NoiHandiamo, l’associazione che ha curato la creazione del “Aloha beach” di Riva Trigoso, a Sestri Levante, dove la parola d’ordine è inclusione. “Non volevamo realizzare una spiaggia per disabili ma rendere accessibili quelle già esistenti, cooperando con le amministrazioni pubbliche e con i privati che gestiscono gli stabilimenti. Grazie ai contributi regionali e all’aiuto di coloro che hanno scelto di sposare la nostra causa, il sogno è divenuto realtà.”

Toscana: spiagge, docce e pedalò accessibili


Oltre alla Liguria, anche in Toscana i tratti di costa accessibili sono una realtà sempre più diffusa. Presenti in ogni parte della regione, in totale – tra libere e attrezzate – le spiagge prive di barriere sono circa 26. Tra gli stabilimenti balneari, dislocati nelle province di Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grossetto, ricordiamo la spiaggia Tangram, a Follonica, dotata di sedie a rotelle speciali per muoversi sulla sabbia e di varie rampe che consentono a chi è in carrozzina di spostarsi autonomamente e di raggiungere il mare. Il lido Tangram è studiato, inoltre, per consentire l’accesso alle persone non vedenti. Situato nella stessa zona anche il Bagno Nettuno, uno stabilimento privo di barriere che consente a chi ha un deficit motorio di usufruire di uno speciale pedalò, azionato solo con la forza delle braccia. Al Moreno Beach di Marina di Grosseto, invece, si pensa alle persone con deficit visivo: in più punti dello stabilimento sono presenti tavole in braille e mappe tattili dei bagni. Inoltre, grazie ad apposite sedie, anche le persone con disabilità motoria posso usufruire del servizio doccia in spiaggia.

Emilia Romagna: il bagno Egisto 38 e il progetto “Friendly Autismo Beach a Rimini”

In Emilia Romagna, a Viserba di Rimini, il bagno Egisto 38 è attrezzato da anni per tutti. Due rampe d’accesso facilitano l’ingresso alla struttura; due carrozzine con passerella consentono di raggiungere il mare; i bagni muniti di docce e spogliatoi sono pensati per persone con disabilità. Anche le attrezzature da spiaggia sono studiate per ogni tipo di cliente: i camminamenti laterali permettono di raggiungere facilmente gli ombrelloni e i lettini sono opportunamente rialzati, per favorire il passaggio delle carrozzine. Ma non è tutto. Il bagno Egisto 38 ha aderito al progetto “Friendly Autismo Beach a Rimini”, garantendo accesso e permanenza sicuri anche ai bambini colpiti da autismo. Tra gli accorgimenti messi a disposizione dallo stabilimento vi è la possibilità di prenotare un ombrellone in una zona tranquilla, lontana dai rumori e dalla musica, l’installazione di punti di riferimento semplici, visivi e pratici per il bimbo e, in ultimo, la presenza di uno staff formato per soddisfare tutte le esigenze dei piccoli e della famiglia.

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Fonte: OggiScienza


Autore: 
Milly Barba

Licenza: Licenza Creative Commons
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Articolo tratto interamente da
 OggiScienza



2 commenti:

  1. è u ottima iniziativa che spero riguardi anche altri luoghi pubblici

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  2. Anche se in ritardo qualcosa si muove...era ora!!
    Buona giornata
    Carmen

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