sabato 25 giugno 2016

Le dichiarazione di Tsipras, Iglesias e Mélenchon su Brexit



Articolo da Sinistra in Europa

Alexis Tsipras (Syriza): “La #Brexit sarà una chiamata di risveglio o l’inizio di un percorso pericoloso per il popolo europeo. I movimenti di estrema destra, le misure di austerità che hanno allargato le disuguaglianze e le azioni unilaterali sulla crisi dei rifugiati hanno dato segno di crisi dell’UE. La risposta all’isolamento e al nazionalismo è l’Europa sociale e democratica. L’Europa, ha bisogno di un cambio di rotta immediato.”

Pablo Iglesias (Podemos): “Giorno triste per l’Europa. Va cambiata, perché da un’Europa giusta e solidale nessuno vorrebbe andarsene. Cambieremo l’Europa”.

Jean-Luc Mélenchon (Front de Gauche): “Il rifiuto del popolo inglese di restare membro dell’Unione Europea è un terremoto per l’Unione Europea come la conosciamo. Già dal 2005 la Francia e poi i paesi bassi, poi la Grecia: Ogni volta che si pone al popolo la questione se accetta ciò che viene proposto per l’Europa, la risposta è no, questo succede qualunque sia la pressione che effettua la mobilitazione delle médiacrates e degli apparati politici di ciascuno dei paesi.
È tempo di trarne una lezione. Perché se è evidente che ci troviamo in una situazione di fallimento dell’Unione Europea, non è meno evidente che questa situazione comporti numerosi pericoli che occorre ridurre, in particolare quello del nazionalismo e della contrapposizione dei popoli tra di loro. Perché in fondo, è quello che l’Europa avrà maggiormente causato tra i paesi membri dell’Unione Europea. Bisogna capire bene quello che sta succedendo e rifletterci con attenzione: Il rifiuto dei popoli non è il rifiuto della pace, non è il rifiuto dell’unione e della buona intesa. Questo è il rifiuto di un’Europa dei privilegiati, è il rifiuto dell’Europa delle facce di pietre della Commissione Europea. Questo è il rifiuto dei Troika ed altri pro-Consoli che vengono in ogni paese ad organizzare il saccheggio, qualora la commissione ha deciso, e così via. In fondo è il rifiuto del fatto che non è stata raggiunta nemmeno l’armonizzazione fiscale, il rifiuto del fatto che non c’è alcuna armonizzazione sociale. Così come nella vita di tutti i giorni bisogna dire le cose come stanno: L’Ue è la legge di el khomri, è la disorganizzazione dei servizi pubblici, è la mercificazione di tutto, è il favore dato ai ricchi, e ai privilegiati di ogni sorta. E quindi è normale che le persone che hanno una vita sola e che ambiscono a vivere dignitosamente dicano no ad un’organizzazione del genere.

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Fonte: Sinistra in Europa

Autore: 
redazione Sinistra in Europa

Licenza: Licenza Creative Commons
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Articolo tratto interamente da Sinistra in Europa


1 commento:

  1. Condivido, l'Europa va cambiata radicalmente, questa la lezione delvoto inglese.

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