domenica 3 aprile 2016

Rancière e Balibar: due filosofi contro la “Loi Travail” al fianco dell’assemblea di Tolbiac

Manif El Khomri - Paris 31 mars 2016 - Gare de Lyon

Articolo da Effimera

In questi giorni in Francia, numerose sono state le proteste di piazza per chiedere il ritiro del progetto di legge di riforma del mercato del lavoro, chiamato progetto El Khomri (denominata Loi Travail) , dal nome del ministro competente, Myriam El Khomri. Sui giornali italiani, tale progetto di riforma viene chiamato il “jobs act alla francese”, ma raramente si dice che cosa effettivamente prevede.

Tale disegno di legge comprende una serie di misure finalizzate a introdurre una maggiore flessibilità lavorativa. Punta a rendere più facile il licenziamento per ragioni economiche e affida al negoziato a livello aziendale un potere maggiore, con l’effetto di delegittimare il contratto collettivo, soprattutto per la gestione delle ore lavorative, così da annullare di fatto la già fortemente depotenziata legge sulle 35 ore. Di fronte alle prime proteste, ciò che verrà discusso in questi giorni al parlamento francese è un progetto che è già stato annacquato notevolmente dal premier Valls e dai suoi ministri.

Ad esempio, è stata eliminata una norma che prevedeva di limitare gli indennizzi economici previsti per il lavoratore in caso di licenziamento. Tale norma ritagliava il livello di indennizzo esattamente sul modello del Jobs Act italiano nel caso di interruzione del rapporto di lavoro per i primi tre anni nel contratto a tutele crescenti. Nonostante ciò la partecipazione alle manifestazioni di piazza di giovedì 31 marzo è stata enorme (fino a 1,2 milioni di persone) e ha visto la presenza massiccia di molti giovani e studenti, che vedono profilarsi davanti un futuro di precarietà, come già avviene per i giovani italiani. Su questo tema rimandiamo all’intervista su Le Monde di Patrick Cingolani.  Molto determinato appare invece il premier Valls: “Non rinunceremo a questa riforma audace, intelligente e necessaria”.

In vista della manifestazione parigina del 31 marzo, la sera precedente a Tolbiac  (Parigi) si è svolta un’assemblea cittadina che ha registrato la convergenza  di prese di posizioni degli intellettuali francesi con gli organizzatori della manifestazione. Tra i messaggi letti, due hanno attirato in modo particolare l’attenzione dei presenti in una sala gremita: quelli di Jacques Rancière e Etienne Balibar.
Li riportiamo nella versione italiana. Qui la versione francese.

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Fonte: 
Effimera


Autore: redazione 
Effimera

Licenza: Copyleft 

Articolo tratto interamente da 
Effimera

Photo credit Chris93 (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons


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