venerdì 19 febbraio 2016

Torna l'iniziativa M’illumino di meno



Articolo da Unimondo.org

Lasciate sempre i vostri apparecchi elettronici in stand-by con le spie accese? Vi scordate di spegnere la luce quando cambiate stanza? Prendete l’auto anche per fare la spesa nel market sotto casa? Se sì, abbiamo un problema, ma nulla che non si possa risolvere con un po’ di consapevolezza e un graduale cambio di abitudini. La manifestazione M’illumino di meno, che quest’anno cade il 19 febbraio, serve anche a questo: ideata dal programma di Radio 2, Caterpillar, e giunta oggi alla sua dodicesima edizione, questa campagna radiofonica mira proprio a sensibilizzare sui consumi energetici e gli sprechi, ricordando come a volte basti poco per fare qualcosa di utile per l’ambiente, piccoli accorgimenti che se adottati da più persone e con costanza possono davvero trasformarsi in qualcosa di grande. Proprio l’azione collettiva dei cittadini, insieme all’entusiasmo e all’azione degli organizzatori, ha fatto sì che il tema di quest’anno della manifestazione, ovvero la mobilità sostenibile, assumesse un significato particolare: grazie alla campagna #BikeTheNobel promossa proprio da Caterpillar, l’Italia è riuscita a far arrivare a Oslo la candidatura al premio per la Pace delle atlete della squadra nazionale femminile di ciclismo afgano.

Sostenibilità, ambiente, lotta per l’emancipazione e la libertà femminile attraverso lo sport, partecipazione collettiva e dal basso: gli ingredienti di “M’illumino di meno” insomma ci sono tutti. Ma come si è arrivati a questa candidatura così speciale? Tutto è iniziato quando Massimo Cirri e Sara Zambotti, conduttori del programma Caterpillar, hanno lanciato l’idea di candidare l’oggetto “bicicletta” al premio Nobel per la Pace 2016. “E’ il mezzo di trasporto più democratico, perché capace di abbattere le barriere sociali più dure, la bicicletta cambia il modello di sviluppo e le grandi città, riducendo gli incidenti” si legge nel blog del programma. E ancora: “Le due ruote rendono autonomi e indipendenti i bambini e li fa crescere meglio; la bici elimina le distanze fra i popoli: i cicloviaggiatori sono accolti ovunque con favore. La bicicletta, soprattutto, è il mezzo più ecologico in assoluto, perché non inquina, ed è il più salutare perché mantiene in forma e non emette veleni inquinanti. Per funzionare non necessita di combustibili fossili, quelli che muovono le guerre e poi distruggono l’ambiente”.

Dalla proposta alla raccolta di firme il passo è stato breve, con tantissime adesioni sia in Italia che all'estero, per una campagna che ha aggregato tutto il mondo del ciclismo: dai più grandi professionisti italiani (hanno aderito il CT della Nazionale Davide Cassani, Paola Gianotti, Vincenzo Nibali, Fabio Aru, ecc.) alle associazioni amatoriali, le ciclofficine e tutti coloro che pedalano per andare al lavoro o per piacere. Visto che le regole del Premio Nobel vietano di candidare un oggetto, la scelta “fisica” è caduta sul team femminile afgano, “simbolo della bicicletta come strumento di parità di genere e di autonomia”.

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Fonte: Unimondo.org 

Autore: 
Anna Toro

Licenza: Licenza Creative Commons
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Articolo tratto interamente da 
Unimondo.org 



5 commenti:

  1. Io un tempo non facevo tanto caso agli sprechi. adesso, cerco di stare attenta; non lascio luci accese inutilmente, non lasci apparecchi in stan-by, uso la lavatrice solo quando è piena, ecc..Un saluto

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  2. Interessante post cara Vincenzo, su questo argomento pure io cerco in tutti i modi di tenere in stand-by solo ciò che è necessario per non perdere le memorie.
    Ciao e buona serata, amico.
    Tomaso

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  3. Una bella iniziativa e mi piace anche il fatto che abbiano scelto come immagine delle donne.
    Buon fine settimana a presto

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  4. Non conoscevo tutte queste notizie. Curiose!

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