venerdì 19 giugno 2015

I benefici sociali dell’orticoltura


Articolo da Viviconstile
 
L’agricoltura urbana si diffonde a macchia d’olio contendendo ogni giorno centimetri preziosi all’asfalto e al cemento delle nostre città e contribuendo così a ridisegnare il verde urbano in maniera partecipata e mitigare gli effetti dell’impatto ambientale prodotto delle attività dell’uomo. Ma non solo. L’orticoltura condivisa è generatrice di effetti sociali positivi sulle dinamiche di vicinato e di comunità e in alcuni casi ha  addirittura proprietà terapeutiche.

E’ il caso degli orti intergenerazionali di Potenza – gestiti dal locale circolo Legambiente Ken Saro Wiwa insieme all’amministrazione comunale – che vengono coltivati da studenti delle scuole primarie, insegnanti, famiglie, Comitato di quartiere e numerosi cittadini anziani. Proprio agli anziani è affidata la gestione degli orti e la diffusione di antiche colture e metodi di un tempo dando loro la possibilità di svolgere un ruolo da protagonisti nel miglioramento del territorio e delle aree verdi della città. I ragazzi invece hanno la possibilità di sperimentare un approccio innovativo all’insegnamento delle scienze dove "teoria e praticas ono rafforzate dalla trasmissione di antichi valori e tradizioni.

Sempre dal circolo di Potenza arriva un’interessante iniziativa di orticoltura riabilitativa in collaborazione con la Cooperativa sociale Don Uva, sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali all’interno del progetto "Comunità a raccolta, oltre il proprio orticello". Alcuni utenti affetti da disturbi mentali si prendono cura di erbe aromatiche e ortaggi insieme ai volontari dell’associazione ambientalista occupandosi della preparazione del terreno, della piantumazione di piante officinali e ortaggi e naturalmente della cura giornaliera dell’orto e della raccolta dei frutti. L’attività si inserisce nel più ampio programma riabilitativo della cooperativa sociale la cui finalità ultima è quella di tendere all’acquisizione di abilità e competenze, stimolare lo sviluppo di capacità di interazione e partecipazione facendo leva su ciò che vi è di sano e non sulla patologia.

A Milano invece nasce Qorto l'orto condiviso di Quarto Oggiaro, uno dei quartieri più popolari della città. Un'oasi resistente al cemento e al grigiume incastonata tra strade e nuovi cantieri ma capace di fare innamorare chiunque ci metta piede e persino quelli che se la godono guardando semplicemente dal balcone!
 
Continua la lettura su Viviconstile

Fonte: Viviconstile


Autore: redazione Viviconstile

Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia.


Articolo tratto interamente da Viviconstile


 

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.