martedì 31 marzo 2015

Il tasso di disoccupazione torna a salire al 12,7%





Oggi sono stati diffusi i dati Istat sull'occupazione e non sono per nulla positivi. I disoccupati aumentano su base mensile dello 0,7% (+23 mila) e la disoccupazione giovanile (tra i 15 e i 24 anni) è salita al 42,6%.

Ancora una volta i numeri smentiscono gli annunci e gli slogan di questi giorni, esposte da alcuni esponenti politici, che parlavano d'incremento di contratti a tempo indeterminato.


Per maggiori informazione sui dati: Istat



In giro per il Portogallo

In giro per il Portogallo tra maioliche, artisti di strada e murales...




Video credit TELEMULUNI caricato su Arcoiris TV - licenza: Creative Commons


L’essere umano



"L’essere umano si è trovato invischiato in un sistema di presunzioni e di divieti, di colpe (inesistenti) e di punizioni (reali), di cui ha perso il senso e la gestione. Unico tra gli animali, l’uomo ha voluto separarsi «dal suo passato animale». Unico, ha voluto modificare radicalmente i suoi tratti essenziali: fino a diventare «qualcosa di [...] inaudito, enigmatico, greve di contraddizioni». Di questa bestia acculturata, di questo essere indebolito di questa creatura distrutta da mostri interiori non si sa più che fare."

Friedrich Wilhelm Nietzsche


Tratto da | Genealogia della morale di Friedrich Wilhelm Nietzsche

31 marzo 1889 – Viene inaugurata a Parigi la Torre Eiffel

Tour Eiffel Wikimedia Commons

Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La torre Eiffel (in lingua francese Tour Eiffel, la cui pronuncia corretta è tuʁ ɛfɛl) è il monumento più famoso di Parigi, conosciuta in tutto il mondo come simbolo della città stessa e della Francia. Costruita in più di due anni, dal 1887 al 1889 (in 2 anni, 2 mesi e 5 giorni) per l'esposizione universale del 1889, che si tenne a Parigi per celebrare il centenario della Rivoluzione francese, prende il nome dal suo progettista, l'ingegnere Gustave Eiffel, che costruì anche la struttura interna della Statua della libertà.

È visitata mediamente ogni anno da circa cinque milioni e mezzo di turisti. Nel 2006 è stata al nono posto tra i siti più visitati della Francia, ed è il monumento a pagamento più frequentato del mondo con 6 893 000 visitatori nel 2007. Dalla sua apertura, nel 1889, è stata visitata da circa 250 milioni di persone. Dal 1964 è classificata come Monumento storico di Francia.

La struttura, che con i suoi  è la più alta di Parigi, venne inaugurata il 31 marzo del 1889 e fu aperta ufficialmente il 6 maggio dello stesso anno, dopo appena due anni, due mesi e cinque giorni di lavori. La sua manutenzione, dal 1981 al 2005, è stata curata dalla Societé Nouvelle d'Exploitation de la Tour Eiffel (SNTE). Dal 2006 al 2014 essa è affidata alla Société d'Exploitation de la Tour Eiffel (SETE). Il monumento ha mantenuto il record di costruzione più alta del mondo fino al 1930, anno in cui fu completato il Chrysler Building di New York.

Per salire fino in cima vi sono due possibilità: i 1665 scalini oppure due ascensori trasparenti. La struttura è divisa in tre livelli aperti al pubblico, raggiungibili sia con l'ascensore sia con le scale. I meccanismi degli ascensori sono quelli originali del 1889 e percorrono, all'anno, 100,000 km. A sud-est della torre si allunga una distesa erbosa da cui un tempo partivano i primi voli in mongolfiera.

Quando fu costruita, si registrò una certa resistenza da parte del pubblico, in quanto si pensava che sarebbe stata una struttura poco valida esteticamente (ancor oggi è poco apprezzata da alcuni parigini, che la chiamano "l'asparago di ferro"). Nel 1909 la Torre Eiffel rischiò di essere demolita perché contestata dall'élite artistica e letteraria della città, ma fu risparmiata solamente perché si rivelò una piattaforma ideale per le antenne di trasmissione necessarie alla nuova scienza della radiotelegrafia. Tuttavia è generalmente considerata uno degli esempi di arte in architettura più straordinari e costituisce indiscutibilmente uno dei simboli di Parigi più rappresentativi nel mondo, proposta per le sette meraviglie del mondo moderno.

Al terzo livello Gustave Eiffel aveva creato un appartamento in cui riceveva gli ospiti più illustri; oggi vi si trovano le statue di Eiffel insieme a Thomas Edison e alla figlia Claire durante l'incontro avvenuto durante la Fiera Mondiale del 1889 in cui Edison portò un esemplare di Fonografo.

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Photo credit Benh LIEU SONG (Opera propria) [CC BY-SA 3.0], attraverso Wikimedia Commons

lunedì 30 marzo 2015

Ancora oggi le donne sono discriminate in Europa


Articolo da Il Corsaro - l'altra informazione

Pubblicato originariamente in inglese da Reshaping Europe.

Nel 1908, 15000 donne manifestavano per le strade di New York chiedendo la riduzione delle ore di lavoro, paghe migliori e il diritto di voto. Un anno dopo, il 28 febbraio, la prima giornata internazionale della donna venne celebrata negli USA in linea con la dichiarazione del partito socialista americano. Nel 1910 durante la seconda conferenza internazionale delle donne lavoratrici a Copenhagen, Clara Zetkin, leader del “Women’s office” del partito socialdemocratico tedesco, propose di celebrare ogni anno in ogni paese nello stesso giorno la Giornata delle Donne, in cui le donne avrebbero potuto dar voce alle loro richieste. Il 19 marzo 1911, la giornata internazionale delle donne venne celebrata per la prima volta in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera. Più di un milione di donne e uomini manifestarono per il diritto delle donne a lavorare, a votare, ad essere istruite, a svolgere funzioni pubbliche e a non essere discriminate. Pur essendo trascorso più di un secolo da allora, la maggior parte di queste rivendicazioni, seppure con un grado diverso, risulta ancora di estrema attualità, poiché riguarda problemi che non sono ancora stati risolti completamente né a livello europeo né a livello mondiale.

Il gender pay gap

La misura più intuitiva e utilizzata per attestare il livello di disuguaglianza tra donne e uomini è il “gender pay gap” (differenza salariale di genere), che rappresenta la differenza tra il salario di donne e uomini, basato sulla differenza media nel salario orario lordo di tutti i lavoratori. Come descritto in un recente report dell’Unione Europea2 “in media le donne in Europa guadagnano circa il 16% in meno all’ora rispetto agli uomini”. Il gender pay gap varia tra paesi europei, come è possibile vedere nella mappa riportata sotto. Interessante inoltre notare come il gender gap esista nonostante le donne ottengano migliori risultati a scuola e all’università rispetto agli uomini e che “in media, nel 2012, l’83% delle giovani donne aveva raggiunto un livello di istruzione secondaria superiore contro il 77,6% degli uomini. Le donne inoltre rappresentano il 60% dei laureati universitari in Europa”. Dobbiamo però considerare che il gender pay gap utilizzato nelle statistiche europee e nelle pubblicazioni viene anche detto “unadjusted gender pay gap” poiché non tiene conto di tutti i fattori che possono influenzarlo, come la differenza nel livello di istruzione, l’esperienza sul mercato del lavoro, le ore totali e il tipo di lavoro, etc. Chiaramente, tutti questi elementi sono essenziali per avere un quadro più ampio. È importante considerare infatti che da una parte si presenta oggi una forma di discriminazione diretta, in termini di paghe diverse per lo stesso lavoro, dall’altra esiste una forma di segregazione occupazionale, che si riferisce alla situazione in cui uomini e donne vengono incanalati in funzioni e occupazioni diverse.

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Fonte: Il Corsaro - l'altra informazione


Autore: Armanda Cetrulo


Licenza:
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Articolo tratto interamente da
Il Corsaro - l'altra informazione


 

Tokyo: ciliegi in fiore


[4K Ultra HD] Nebula4000 lite shooting the blossoms of weeping cherries in Tokyo from Saha Entertainment on Vimeo.

Photo e video credit Saha Entertainment caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Rapa Nui


Easter Island from Jonathation on Vimeo.

Photo e video credit Jonathation caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Il pianoforte di Paul Verlaine



Il pianoforte

Il pianoforte baciato da una fragile mano
vagamente riluce nella sera rosa e grigia,
mentre con un lievissimo frèmito d'ala
un'aria molto antica, flebile, incantevole,
si aggira discreta, quasi spaurita,
nel boudoir che conserva il Suo profumo.

Cos'è questa nenia improvvisa
che lenta dondola il mio povero essere?
Che vorresti da me, dolce Canto scherzoso?
Cos'hai voluto, ritornello fine ed incerto
che morirai ben presto alla finestra
semiaperta sul piccolo giardino?

Paul Verlaine

Proverbio del giorno


Chi la fa l'aspetti.
 
 

domenica 29 marzo 2015

In un momento di Dino Campana



In un momento

In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose

P.S. E così dimenticammo le rose.

 Dino Campana

Sette anni in Tibet: recensione del film



Sette anni in Tibet (Seven Years in Tibet) è un film del 1997 diretto da Jean-Jacques Annaud.


Trama

Austria, 1939, Heinrich Harrer è un giovane e arrogante scalatore di montagne, membro del Partito nazionalsocialista, scelto dal governo tedesco per scalare le montagne dell’Himalaya, raggiungendo il misterioso Nanga Parbat, la nona vetta più alta del mondo, dove altre quattro spedizioni tedesche hanno fallito dopo la perdita di undici membri. Il giorno della partenza da Graz, l’alpinista ha un litigio furioso con la moglie Ingrid, incinta e prossima al parto, la quale preferirebbe che lui non partisse. Heinrich parte ugualmente, lasciando Ingrid alle cure di Horst Immendorf, un amico di famiglia, e si unisce al gruppo di Peter Aufschnaiter.
Durante la scalata, un'ascesa di ben ottomila metri, non ha la solita disinvoltura che lo contraddistingue, tanto che cade inavvertitamente perdendo un rampone e ferendosi a un piede. Dopo che gli scalatori sono stati costretti a ritirarsi a causa delle valanghe di neve, Heinrich, Peter e il resto del gruppo vengono arrestati dal presidio dell’Impero britannico in India in quanto cittadini del Terzo Reich: in Europa è iniziata la guerra e tra il governo di Londra e quello di Berlino si sono accese le ostilità. Gli scalatori vengono imprigionati in un campo di detenzione britannico, il Dehra Dun P.O.W. Camp, dove Heinrich riceve per corrispondenza la richiesta del divorzio dalla moglie, che vorrebbe sposare Horst, e la conferma che suo figlio, Rolf, è nato.
Durante i tre anni che seguono, Heinrich tenta ripetutamente la fuga da Dehradun, ma i britannici lo arrestano sempre in anticipo, raddoppiando la guardia e lo stato di allerta. Nel settembre 1942, però si unisce a Peter e ai compagni, che hanno pianificato l’evasione travestendosi da soldati, e finalmente riesce a scappare. Dopo l’evasione, però, si separa, volendo raggiungere il Tibet. Dopo essersi riunito a Peter, che disapprova i suoi metodi sprezzanti e la sua dichiarata mancanza di principi, Heinrich raggiunge il confine con il Tibet, il più alto e isolato Paese del mondo, nonostante l’ostinata diffidenza del popolo tibetano. I monaci del villaggio di frontiera che raggiungono spiegano loro i motivi di una così elevata diffidenza: Sua Santità il Grande Tredicesimo Dalai Lama, prima di morire, aveva previsto che un giorno gli stranieri avrebbero invaso il Paese e dato inizio a un'era di morte e distruzione, bandendo i monaci e proibendo l'antica e radicata tradizione buddhista.
Sfuggiti nuovamente alle autorità che vorrebbero rimandarli in India, Heinrich e Peter raggiungono di nascosto la Città Santa e Proibita di Lhasa, casa dei Dalai Lama, vietata da sempre agli stranieri, dove vengono ospitati da Tsarong, un tempo ministro della difesa del governo del Thubten Gyatso, e aiutati da Ngawang Jigme, un giovane segretario ambizioso al servizio del Reggente e del governo del giovane Quattordicesimo Dalai Lama, il bambino Tenzin Gyatso.

Ieri la Fiom in piazza contro il jobs act

Ieri a Roma si è svolta una manifestazione nazionale indetta dalla Fiom, per protestare contro il jobs act e i diritti negati ai lavoratori.

Vi lascio alla voce dei manifestanti, grazie a un video di LiberaTv.




Video credit Libera.Tv caricato su YouTube - licenza: Creative Commons



Le guerre sono un orrore



"Spero che si rafforzi la convinzione che le guerre, tutte le guerre sono un orrore. E che non ci si può voltare dall'altra parte per non vedere le facce di quanti soffrono in silenzio."

 
Gino Strada
 

sabato 28 marzo 2015

Voglio ricordare i profili sociali di questo blog

Queste sono le pagine sociali del blog in diversi servizi web. Trovate Web sul blog ai seguenti link (cliccate su per accedere):









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Oggi Earth Hour – L’Ora della Terra

 

Articolo da WWF Italia 

Nessun gesto individuale è troppo piccolo se a farlo sono milioni di cittadini: è questo il messaggio di Earth Hour – L’Ora della Terra - che il WWF ha avviato questa mattina con una ola di buio che sta già facendo il giro del mondo spegnendo le luci di monumenti, chiese, torri, strade.

Partita dalle Isole Samoa nel Pacifico, arriverà in Italia alle 20.30 di questa sera.
172 paesi e territori nel mondo, 400 luoghi italiani e 300 Comuni, tutti uniti per un’unica sfida: combattere il cambiamento climatico.
Si spegneranno la Torre Eiffel, il Golden Gate di San Francisco e altri luoghi simbolo, tra cui 40 siti Unesco, come l’Acropoli di Atene e il castello di Edimburgo e la Valle dei Templi Agrigento.
L’evento ha ricevuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il Patrocinio del Comune di Roma.

Hanno già aderito testimonial di eccellenza, tra cui Samantha Cristoforetti che dallo spazio ha fatto suo il messaggio dell’evento: “change climate change” e Marco Mengoni. Foto messaggi anche da 111 Membri del Parlamento Europeo (tra cui 19 italiani, insieme al Presidente della Commissione Ambiente dell'europarlamento, Giovanni La Via) e 4 Commissari europei che hanno postato il proprio foto-messaggio di sostegno.

“Earth Hour è un movimento globale capace di trasferire il dibattito sul clima dalle stanze della politica ai luoghi della gente – dice il WWF – Il potere di un movimento così ampio può essere un sostegno formidabile verso chi vuole combattere per ottenere soluzioni efficaci di contrasto agli effetti catastrofici del cambiamento climatico globale. Per questo la nostra azione non si fermerà qui. Già da oggi, oltre a festeggiare Earth Hour, chiunque voglia far sentire la sua voce firmando la propria adesione a un grande movimento per il clima sul nostro sito:http://www.oradellaterra.org/aderisco/ - Il WWF si farà portatore della volontà di tutti i cittadini preoccupati per l’inazione dei Governi del mondo ai prossimi negoziati sul clima che si terranno a dicembre a Parigi – nella COP 21.
Dal nord al sud dell’Italia ecco i principali spegnimenti di questa sera in Italia: http://www.oradellaterra.org/mappa-eventi/.

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Fonte: WWF Italia

Autore: WWF Italia


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Articolo tratto interamente da WWF Italia



Immagine del giorno

Cherry Blossoms at Night

Ciliegi in fiore

Photo credit Emy ^^ caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons



Utah: una prospettiva diversa


Southern Utah - A Different Perspective from Randy Smith on Vimeo.

Photo e video credit Randy Smith caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Scorci di Roma


Scorci di Roma from Ricordi Ripresi on Vimeo.

Photo e video credit Ricordi Ripresi caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

giovedì 26 marzo 2015

Giorno di pioggia di Henry Wadsworth Longfellow



Giorno di pioggia

La giornata è fredda, e scura, e cupa
Piove, e il vento non è mai stanco
La vite si aggrappa ancora al muro in rovina,
Ma ad ogni raffica le foglie morte cadono,
E i giorni sono scuri e cupi.
La mia vita è fredda e scura e cupa;
Piove, e il vento non è mai stanco;
I miei pensieri si aggrappano ancora al passato in rovina,
Ma le speranze della gioventù cadono fitte nell’esplosione,
E i giorni sono scuri e cupi.
Fermati, cuore triste!  E smettila di lamentarti;
Dietro le nuvole il sole sta ancora splendendo
Il tuo destino è il destino comune di tutti
Nella vita di ognuno di noi deve cadere un pò di pioggia.
Alcuni giorni devono essere scuri e cupi.

Henry Wadsworth Longfellow

Nasce Graphic News

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mercoledì 25 marzo 2015

Citazione del giorno

 
"Non c'è fuoco né gelo tale da sfidare ciò che un uomo può accumulare nel proprio cuore."

Francis Scott Fitzgerald
 
 

Tunisi: al via il World social forum 2015

 
Articolo da DinamoPress
Si sono aperti i lavori del world social forum 2015 a Tunisi, dopo l'attentato al museo del Bardo. Gli organizzatori, associazioni e movimenti di tutto il pianeta avevano infatti annunciato di non voler cedere davanti al terrore. La manifestazione di ieri, voluta dagli organizzatori del forum e terminata proprio davanti il Bardo.
(Tunisi 24 Marzo). Oggi pomeriggio si è svolto sotto una pioggia scrosciante il corteo di apertura del forum sociale mondiale 2015, convocato dagli organizzatori del forum . Molto alta la partecipazione alla manifestazione di moltissime organizzazioni tunisine e internazionali che hanno dato vita al corteo per portare solidarietà alle vittime dell'attentato al Musée du Bardo e alla Tunisia e per respingere la paura seminata dagli attentati.
Negli ultimi giorni Tunisi è stata attraversata da importanti manifestazioni e cortei che hanno mostrato il volto di un paese che continua a scendere in piazza e che rifiuta la logica del terrore imposta da fazioni estremiste che precludono la via alla costruzione di un'alternativa democratica che la società tunisina prova ad aprire e costruire dai giorni più promettenti della rivoluzione dei gelsomini fino ad un presente reso più difficile da fatti come quello dell'attentato al bardo
Il corteo di apertura del social forum è partito alle 15 da Place Bab Saadoun per raggiungere la piazza antistante il museo del Bardo al grido di "Nous sommes tout Tunisien" e "Fuori il terrorismo".

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Fonte: DinamoPress

Autore: Michela Nicolucci

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Articolo tratto interamente da DinamoPress

 

martedì 24 marzo 2015

L'albero degli zoccoli: recensione del film



L'albero degli zoccoli è un film del 1978 diretto da Ermanno Olmi, vincitore della Palma d'oro al 31º Festival di Cannes.

Trama

In una cascina di pianura a Palosco (nella campagna bergamasca), tra l'autunno 1897 e la primavera 1898, vivono 4 famiglie di contadini. Mènec (Domenico), un bimbo di 6 anni sveglio ed intelligente, deve fare 6 chilometri per andare a scuola. Un giorno torna a casa con uno zoccolo rotto. Non avendo soldi per comprare un nuovo paio di scarpe, il padre Batistì decide di tagliare di nascosto un albero per fare un nuovo paio di zoccoli al figlio. Il padrone della cascina però viene a saperlo e alla fine viene scoperto il colpevole: la famiglia di Mènec, composta dal padre Batistì, dalla moglie Battistina e dai tre figli di cui uno ancora in fasce, caricate le povere cose sul carro, viene cacciata dalla cascina.
Accanto a questa vicenda che apre, chiude e dà il titolo al film, si alternano episodi della umile vita contadina della cascina, contrassegnata dal lavoro nei campi e dalla preghiera. La vedova Runk a cui è da poco mancato il marito, è costretta a lavorare come lavandaia per poter sfamare i suoi figli, mentre il figlio maggiore di 14 anni viene assunto come garzone al mulino. Anche in questa situazione d'indigenza, non viene mai a mancare la carità verso i più poveri, come Giopa, un mendicante che si reca da loro in cerca di cibo. A peggiorare la situazione, la mucca da latte della famiglia si ammala, tanto che il veterinario, fatto chiamare dal paese, consiglia loro di macellarla, considerandola spacciata. Tuttavia la vedova riempie un fiasco con dell'acqua che va a benedire in chiesa implorando la grazia al Signore, e fa bere l'acqua benedetta alla mucca. L'animale dopo alcuni giorni guarisce. Con loro vive anche nonno Anselmo, padre della vedova, un ingegnoso e saggio contadino (sostituendo in gran segreto, con la complicità della nipote Bettina, lo sterco di gallina a quello di mucca come concime, riesce a far maturare i propri pomodori un mese prima degli altri). Anselmo è molto amato dai bambini ed è il continuatore della cultura popolare, fatta di proverbi e filastrocche, che si tramanda oralmente di generazione in generazione.

Francia, precipitato aereo con 150 persone a bordo

Airbus A320-211 (D-AIQR) 01

Un Airbus A320 della compagnia Germanwings è precipitato stamattina in Francia, nella regione Alpes de Haute-Provence, a bordo c'erano 150 persone tra cui: 144 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio.

Il volo della compagnia low cost tedesca (gruppo Lufthansa) era diretto a Düsseldorf, ma dopo qualche ora dalla partenza da Barcellona è scomparso dai radar.

In questi minuti sono in corso le ricerche e ci sono poche speranze di trovare qualche superstite.

Le cause dell'incidente sono ancora ignote e forse solo il ritrovamento della scatola nera, chiarirà la dinamica di questa sciagura.

Photo credit Frank Schwichtenberg (Opera propria) [CC BY-SA 3.0], attraverso Wikimedia Commons

Vi segnalo (post interessanti da altri blog)


Oggi vi consiglio:

Cinque odiosi luoghi comuni dei lettori tratto da Ferruccio Gianola

Si parla di esperti di libri.

Presenze tratto da Calimero

Uno dei tanti bei racconti che troverete in questo spazio.

Come disattivare il nuovo Autoplay su YouTube 'Prossimo Video' tratto da Gekissimo.net

Come disattivare questa nuova funzione.

 

Belgrado arresta i carnefici di Srebrenica

Srebrenica massacre memorial gravestones 2009 3

Articolo da East Journal
 
La polizia serba ha arrestato mercoledì 18 marzo sette uomini accusati di aver partecipato al massacro di più di 1.000 uomini alla fattoria di Kravica nel 1995, uno dei crimini di guerra parte del genocidio di Srebrenica. E’ la prima volta che dei sospettati diretti per i fatti di Srebrenica vengono arrestati in Serbia, e per la prima volta ci sarà un processo interno sulla questione. Vent’anni dopo, grazie alla collaborazione tra le procure di Serbia e Bosnia-Erzegovina, anche i tanti volenterosi aguzzini di allora rischiano di finire presto alla sbarra.
 
La Brigata Jahorina delle milizie serbo-bosniache e il genocidio di Srebrenica
 
Secondo quanto dichiarato dal capo procuratore serbo per i crimini di guerra, Vladimir Vukcevic, le autorità hanno arrestato sette uomini in diverse località della Serbia mercoledì mattina, ma un ottavo sospetto è evaso alla cattura. “Sono tutti veterani di una brigata speciale delle milizie serbo-bosniache“, la brigata Jahorina, ha rivelato Vukcevic. I sette sospetti sono accusati di aver organizzato il trasporto in autobus delle vittime da Srebrenica alla fattoria di Kravica, dove queste vennero poi barbaramente uccise a colpi di mitragliatrice e granate.
Tra gli arrestati c’è anche Nedeljko Milidragović, detto “Nedjo il macellaio”, oggi 58enne, che aveva fatto carriera come imprenditore in Serbia dopo la guerra. Milidragović è accusato di aver ucciso un disabile bosniaco durante una perquisizione a Potočari il 12 luglio, quindi di aver fucilato tra i 15 e 20 uomini dopo averli separati dalle loro famiglie, e infine di aver ordinato la morte di circa cento prigionieri a Kravica. I suoi stessi soldati, oggi testimoni protetti, si erano detti spaventati dalla sua crudeltà. Dopo la guerra Milidragović si spostò a Belgrado, dove mise in piedi un’azienda di trasporti di materiali da costruzione, il cui capitale di partenza di decine di migliaia di dollari secondo l’accusa proveniva dai beni spogliati alle vittime di Srebrenica.
Un altro degli accusati, Aleksa Golijanin, è ugualmente sospettato di aver partecipato alla cattura di diverse migliaia di civili e prigionieri di guerra bosniaci, quindi di aver ordinato e preso parte all’esecuzione di 15-20 di loro sulla strada tra Konjević Polje e Bratunac, in Bosnia orientale. Oggi viveva tranquillamente a Sremska Kamenica, nella Vojvodina serba.
 
In totale, tra l’11 e il 15 luglio 1995, più di 8.372 civili e prigionieri di guerra bosniaco-musulmani vennero uccisi a Srebrenica e dintorni dalle milizie serbo-bosniache del generale Ratko Mladić, aiutate dall’esercito di Belgrado. Nel 2007, la Corte internazionale di giustizia ha stabilito che tale massacro riveste le qualità di genocidio, l’unico caso (finora) riconosciuto come tale nel contesto delle guerre jugoslave.
 
Continua la lettura su East Journal
 
Fonte: East Journal


Autore: Davide Denti

 
Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.



Articolo tratto interamente da East Journal

Photo credit Michael Büker (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

 

Le Prealpi del Vercors


Vercors Timelapse from Marco Deias on Vimeo.

Photo e video credit Marco Deias caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Cartoline dalle Isole Azzorre


Postcards from Azores from Pedro Cordeiro on Vimeo.

Photo e video credit Pedro Cordeiro caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Voi amate il mare...


Prof. Arronax: Voi amate il mare, capitano?

Capitano Nemo: Si! L'amo! Il mare è tutto. Copre i sette decimi del globo terrestre; il suo respiro è puro e sano; è l'immenso deserto in cui l'uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé. Il mare non è altro che il veicolo di un'esistenza straordinaria e prodigiosa; non è che movimento e amore, è l'infinito vivente, come ha detto uno dei vostri poeti. Infatti, signor professore, la natura vi si manifesta con i suoi tre regni: minerale, vegetale, animale. Quest'ultimo vi è largamente rappresentato da quattro gruppi di zoofiti, da tre classi di articolati, da cinque classi di molluschi, da tre di vertebrati, dai mammiferi, dai rettili e dalle innumerevoli legioni di pesci, che contano oltre tredicimila specie, di cui un decimo soltanto appartiene all'acqua dolce. Il mare è il grande serbatoio della natura, è dal mare che il globo è, per così dire, incominciato, e chissà che non finisca in lui. Ivi è la calma suprema. Il mare non appartiene ai despoti. Alla sua superficie essi possono ancora esercitare diritti iniqui e battersi, divorarsi, recarvi tutti gli orrori della terra; ma trenta piedi sotto il suo livello, il loro potere cessa, la loro influenza si estingue, tutta la loro potenza svanisce! Ah! signore, vivete, vivete nel seno del mare! Qui soltanto è indipendenza, qui non riconosco padroni, qui sono libero!


Jules Verne

Tratto da | Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne

 

24 marzo 1944 - Eccidio delle Fosse Ardeatine: 335 prigionieri sono fucilati per rappresaglia all'attentato di via Rasella del 23 marzo

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Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

L'eccidio delle Fosse Ardeatine fu il massacro di 335 civili e militari italiani, fucilati a Roma il 24 marzo 1944 dalle truppe di occupazione tedesche come rappresaglia per l'attentato partigiano compiuto da membri dei GAP romani contro truppe germaniche in transito in via Rasella. L'attentato causò, sul posto e nelle ore successive, la morte di 33 soldati del reggimento "Bozen" appartenente alla Ordnungspolizei dell'esercito tedesco, reclutato in Alto Adige. Per la sua efferatezza, l'alto numero di vittime e per le tragiche circostanze che portarono al suo compimento, esso divenne l'evento-simbolo della durezza dell'occupazione tedesca di Roma.

Le "Fosse Ardeatine", antiche cave di pozzolana situate nei pressi della via Ardeatina, scelte quali luogo dell'esecuzione e per occultare i cadaveri degli uccisi, nel dopoguerra sono state trasformate in un sacrario-monumento nazionale. Sono oggi visitabili e luogo di cerimonie pubbliche in memoria.

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Photo credit Lucius (foto scattata da me) [Public domain, GFDL o CC-BY-SA-3.0], attraverso Wikimedia Commons

Petizione per salvare gli ulivi in Puglia



Comunicato da
Mani Comuni


Una petizione per salvare gli ulivi in Puglia.

lunedì 23 marzo 2015

Il mare ribolle a Napoli: condotta fognaria rotta o altro?

In queste ore un video caricato sul web ha suscitato panico e curiosità, tra le persone che vivono alle pendici del Vesuvio. Nel filmato sembra che il mare ribolli e naturalmente in una zona vulcanica, sicuramente crea preoccupazioni. Comunque in queste ore sono arrivate le prime risposte dalla capitaneria di porto; il fenomeno è da attribuire alla rottura di una condotta fognaria che si trova sul fondo del mare e nelle prossime ore ci saranno ulteriori sopralluoghi .
Vi mostro il filmato in questione.




Video credit FabrizioJJ caricato su YouReporter.it

Essere se stessi



"Facciamo sempre paragoni tra quello che siamo e quello che dovremmo essere. Questo continuo paragonarci a qualcosa o a qualcuno è la causa primaria dei nostri conflitti. Perchè vi paragonate ad altri? Se non vi paragonate a nessuno sarete quel che realmente siete."

Jiddu Krisnamurti
 
 

Tre mesi in Cina



Oggi pubblico un documentario realizzato da Stefano Droghetti, che narra il suo viaggio fatto in Cina. Il documentario ha usato solo materiale e software liberi e lo stesso è stato rilasciato con una licenza Creative Commons.

Credits:

Sito web: https://sites.google.com/site/stefanodroghetti/tre-mesi-in-cina

http://www.stefanodroghetti.co.nr/



Video credit Stefano Droghetti caricato su YouTube - licenza: Creative Commons

Immagine tratta dal sito ufficiale

Presenza di Johann Wolfgang Von Goethe


Presenza

Tutto è annuncio di te!
Appare il sole radioso,
e tu dietro a lui, spero.
Esci fuori in giardino
e sei rosa fra le rose,
e sei giglio fra i gigli.
Quando nel ballo ti muovi
si muovono le stelle,
insieme e intorno a te.
Notte! E così sarebbe notte!
Tu superi lo splendore soave
e seducente della luna.
Seducente e soave sei tu,
e fiori, luna e stelle
a te s’inchinano, o sole!
Sole, sii anche per me
artefice di giorni radiosi!
Questa è vita, è eternità.

Johann Wolfgang Von Goethe

Proverbio del giorno

 
Chi non ha coscienza, non ha vergogna né scienza.
 
 

domenica 22 marzo 2015

Giornata Mondiale dell’Acqua


Articolo da Unimondo.org

Istituita dall’Onu già nel 1992, la Giornata Mondiale dell’Acqua invita a riflettere su questa preziosa risorsa naturale, “per imparare a salvaguardarla e a utilizzarla in modo responsabile”, tanto che il tema affrontato in questa XXIII edizione è “Acqua e sviluppo sostenibile”. A questo punto bisognerebbe chiarirsi almeno sul nesso che c'è tra sviluppo sostenibile e profitto, visto che a detta di Paolo Carsetti, della segreteria operativa del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, “Negli ultimi mesi si sta delineando abbastanza chiaramente un piano attraverso il quale il Governo italiano intende rilanciare con forza il processo di privatizzazione e finanziarizzazione dell’acqua e dei beni comuni con l’obiettivo di aggirare i referendum del 2011”. Per quanto concerne i servizi pubblici locali e, quindi, anche il servizio idrico, tale progetto si ispira direttamente al programma sulla spending review il quale prevede aggregazioni e fusioni delle grandi aziende e/o multiutilities nel tentativo di ridurre gli sprechi e i costi della politica. Sarà vero?
Per Carsetti “Due sono i provvedimenti legislativi che il Governo ha messo in campo e che interessano anche l'acqua. Il primo è contenuto nelle norme del Decreto Sblocca Italia che, modificando profondamente la disciplina riguardante la gestione dell’acqua, mirano di fatto alla privatizzazione del servizio idrico”. Si tratta della modifica del principio cardine su cui si basava la disciplina, ovvero il passaggio da “unitarietà della gestione” a “unicità della gestione” e l’imposizione progressiva del gestore unico per ogni ambito territoriale.  Si arriverebbe, quindi, anche grazie al secondo provvedimento, La legge di stabilità, a costruire un vero e proprio ricatto nei confronti degli enti locali i quali, oramai strangolati dai tagli, sarebbero spinti alla cessione delle loro quote sul mercato azionario. “Con la Legge di stabilità - ha spiegato Carsetti - si prevede, da una parte, la limitazione dell’affidamento in house (nella sua concezione comunitaria, quindi, sia a S.p.A. a totale capitale pubblico che ad aziende speciali) creando vincoli finanziari nei bilanci degli Enti Locali e, dall’altra, si favoriscono le privatizzazioni incentivando la cessione di quote e più in generale le operazioni di fusione”. Un meccanismo per cui, attraverso processi di aggregazione e fusione, i quattro colossi multiutilities attuali – A2A, Iren, Hera e Acea – già collocati in Borsa, potranno inglobare tutte le società di gestione dei servizi idrici, ambientali ed energetici, divenendo i “campioni” nazionali in grado di competere sul mercato globale.
Nella medesima direzione vanno anche le norme inserite negli articoli 14 e 15 del cosiddetto Disegno di legge delega Madia (Riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche), che se approvato nell’attuale versione, consegna una delega in bianco al Governo e permette: “Un reale aggiramento dei referendum del 2011 con strumenti capaci di agire trasformazioni irreversibili” ha spiegato Carsetti. In questo modo si legittima un meccanismo predatorio dei territori, promuovendone uno sfruttamento incontrollato fondato sulle privatizzazioni, sulle concessioni selvagge, sulle deroghe ai vincoli paesaggistici e ambientali, sulla compressione degli spazi decisionali democratici degli enti locali e delle comunità.  Di fatto per il Forum Italiano dei Movimenti per l’AcquaCon grandi e piccole differenze tra un territorio e l’altro si applicano sostanzialmente ricette con caratteristiche simili: sottrazione del potere decisionale, la scomparsa della funzione pubblica e sociale dell’ente locale trasformandone il ruolo da erogatore di servizi per la collettività a facilitatore dell’espansione della sfera di influenza dei capitali finanziari e da garante dell’interesse collettivo a sentinella del controllo sociale delle comunità”.

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Fonte: Unimondo.org

Autore: Alessandro Graziadei

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Articolo tratto interamente da
Unimondo.org

In Italia nessuna misura contro la povertà




Articolo da Altrenotizie.org

Nessuna misura politica nazionale per contrastarla. E poca roba nell’agenda del Governo italiano. Degli oltre trecentomila atti presentati nel corso della XVII legislatura, quelli relativi all’inclusione sociale e alla povertà sono duecentottantasei, cioè lo 0,8 per cento; fra i disegni di legge sono presenti nel 6 per cento dei casi, ossia duecentoquarantuno su circa quattromilaseicento, e su quei duecentoquarantuno solo quattro sono diventati leggi

Fra i disegni di legge approvati la percentuale scende al 2,8 per cento, cioè dieci su trecentocinquantuno; una mozione su tre è stata accolta, undici degli ordini del giorno presentati sono stati presi in considerazione e delle ventotto interrogazioni parlamentari sul tema solo la metà ha ricevuto risposta.

Quindi, su duecentottantasei atti parlamentari presentati solo il 10,5 per cento ha avuto successo. E i parlamentari “solidali”? Senza fare nomi e cognomi, benché meritevoli, quattro appartengono al Partito Democratico, due a Sinistra, Ecologia e Libertà, due alla Lega Nord, uno ad Area Popolare e uno al Movimento 5 Stelle. Fra i senatori, due sono di Sinistra, Ecologia e Libertà, due di Area Popolare, uno del Partito Democratico, uno di Scelta Civica, uno del Gruppo per le Autonomie, uno del Movimento 5 Stelle, uno di Forza Italia e uno del Gruppo Grandi Autonomie e Libertà. Tredici uomini e sette donne.

In base a quanto emerge da ’”Indice di rilevanza degli argomenti parlamentari”, realizzato da Openpolis e riportato dal dossier elaborato da Actionaid “Lotta alla povertà. Cosa ha fatto la politica italiana?”, l’inclusione sociale occupa il trentunesimo posto – primi in classifica Stato, Economia e Lavoro. Scende al quarantaquattresimo, con un valore di sei volte inferiore all’argomento più trattato, se l’analisi si concentra solo sull’attività del Parlamento a partire dall’era Renzi, iniziata a febbraio 2014.

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Fonte: Altrenotizie.org


Autore: Tania Careddu


Licenza: Creative Commons (non specificata la versione)


Articolo tratto interamente da Altrenotizie.org


sabato 21 marzo 2015

Per quanto gli uomini...



"Per quanto gli uomini, riuniti a centinaia di migliaia in un piccolo spazio, cercassero di deturpare la terra su cui si accalcavano, per quanto la soffocassero di pietre, perché nulla vi crescesse, per quanto estirpassero qualsiasi filo d'erba che riusciva a spuntare, per quanto esalassero fiumi di carbon fossile e petrolio, per quanto abbattessero gli alberi e scacciassero tutti gli animali e gli uccelli, – la primavera era primavera anche in città. Il sole scaldava, l'erba, riprendendo vita, cresceva e rinverdiva ovunque non fosse strappata, non solo nelle aiuole dei viali, ma anche fra le lastre di pietra, e betulle, pioppi, ciliegi selvatici schiudevano le loro foglie vischiose e profumate, i tigli gonfiavano i germogli fino a farli scoppiare; le cornacchie, i passeri e i colombi con la festosità della primavera già preparavano nidi, e le mosche ronzavano vicino ai muri, scaldate dal sole."

Lev Tolstoj
 
 

Dal 2016 aumenta l'età per andare in pensione

si allunga l'età pensionabile

Articolo da Fanpage.it

Dal 2016 saranno necessari 4 mesi di lavoro in più per andare in pensione. A decretarlo è il Ministero dell’Economia, in forza di una norma introdotta dalla Riforma pensioni Fornero, che prevede l’adeguamento dei requisiti pensionistici alla speranza di vita. Adeguamento che scatta ogni tre anni. Il primo adeguamento tre anni fa aveva comportato un aumento dei requisiti pari 3 mesi, il secondo, che parte dal 1 gennaio 2016,  eleva i requisiti di ulteriori 4 mesi.

Aumentano tutti i requisiti pensionistici. Più precisamente aumenta di 4 mesi quindi l’età per la pensione di vecchiaia, aumentano altresì i mesi e anni di contributi versati necessari per la pensione anticipata ex pensione di anzianità. Ne consegue che vanno aggiornati in aumento, a partire dal 1 gennaio 2016, tutti i requisiti previsti dalla norma. Ed i lavoratori che prevedono di accedere alla pensione dal 2016 in poi devono considerare questo ulteriore periodo di lavoro in più per raggiungere l'età pensionabile o i requisiti per la pensione anticipata rispetto all'età della pensione di vecchiaia.

Andiamo per ordine: Come sappiamo, la Riforma delle pensione avviata nel 2011 ha radicalmente riformato il sistema pensionistico italiano. Per molti lavoratori sono aumentati già allora in maniera consistente i requisiti di età per andare in pensione di vecchiaia o anticipata, nonché gli anni di contributi versati necessari.

E con la Riforma delle pensioni Fornero è stato previsto un ulteriore meccanismo di adeguamento triennale: Il primo adeguamento nel primo triennio aveva già aumentato i requisiti di 3 mesi. Passato il primo triennio, era previsto, dal Decreto Legge n. 201 del 2011, che a fine 2014 fosse emesso un Decreto che adeguasse per la seconda volta i requisiti alla speranza di vita. E tale aumento è puntualmente arrivato, con Decreto del Ministero dell'Economia del 16 dicembre 2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2014, e sarà di 4 mesi.

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Fonte: Fanpage.it

Autore:
 

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Articolo tratto interamente da Fanpage.it


Photo credit Dario Levi caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

 

Île de la Réunion timelapse


Timelapse Île de la Réunion from yotta on Vimeo.

Photo e video credit yotta caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Scene notturne


Night Moves from Mark 'Indy' Kochte on Vimeo.

Photo e video credit Mark 'Indy' Kochte caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

venerdì 20 marzo 2015

L'accenno di un canto primaverile di Aleksandr Blok


L'accenno di un canto primaverile

Il vento portò da lontano
l'accenno di un canto primaverile,
chissà dove, lucido e profondo
si aprì un pezzetto di cielo.
In questo azzurro smisurato,
fra barlumi della vicina primavera
piangevano burrasche invernali,
si libravano sogni stellati.
Timide, cupe e profonde
piangevano le mie corde.
Il vento portò da lontano
le sue squillanti canzoni.

Aleksandr Aleksandrovič Blok


Equinozio con l’eclissi solare

Eclissi 20150320

Articolo da Media Inaf

Davvero bellissima l’immagine realizzata dai ricercatori INAF dell’Osservatorio di Capodimonte mettendo insieme le principali fasi dell’eclissi di Sole che è stato possibile osservare oggi, in coincidenza con l’Equinozio di Primavera. Non accadeva da 100 anni e per vedere di nuovo il Sole oscurarsi il giorno dell’Equinozio di Primavera ne dovranno passare altri 100. Una coincidenza simile avverrà nel 2038, quando il Sole sarà oscurato in coincidenza con il solstizio d’Estate.

Il suggestivo evento astronomico è cominciato – a Roma –  stamattina alle ore 9:23 (per tutti gli orari puntuali clicca qui), quando il Sole ha cominciato ad oscurarsi parzialmente anche sull’Italia, la percentuale di copertura della nostra stella osservabile, sempre da Roma, al culmine del fenomeno è stata del 53,76%, alle ore 10:31.

Alle 11:42 il disco solare è tornato a splendere liberamente.

Il luogo migliore da cui osservare l’eclissi questa volta era situato vicino al Polo Nord, nell’Oceano Atlantico settentrionale . Dalla terraferma uno dei posti migliori era l’arcipelago delle isole Svalbard dove la copertura del Sole è stata praticamente totale, ma la temperatura di contro non era certo piacevole, visto che sia aggirava intorno ai -19°C.

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Fonte: Media Inaf


Autore: Francesca Aloisio

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Articolo tratto interamente da Media Inaf

Photo credit Heinlein (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

Citazione del giorno


"La bellezza è mescolare in giuste proporzioni il finito e l'infinito."

Platone