domenica 4 gennaio 2015

La sesta estinzione di massa è iniziata

 
Articolo da LInfAlab

Entro il 2200 molte specie animali sulla Terra potrebbero scomparire: di queste solo il 25% sopravviverà. Non è una profezia Maya ma è ciò che emerge da uno studio pubblicato sulle riviste Nature e Science dalla Duke University (Stati Uniti). In vetta alla classifica vi sono gli anfibi con il 41% delle specie in pericolo, poi mammiferi con il 26% ed i volatili con il 13% . Secondo lo studio il nostro pianeta sarebbe interessato da eventi catastrofici simili a quelli che portarono all’estinzione dei dinosauri: è la sesta estinzione di massa che si verifica nella Storia della Terra. Con una piccola differenza rispetto alle estinzioni precedenti: la causa dell’imminente sconvolgimento è da imputare solamente all’uomo e non ad eventi catastrofici naturali come è accaduto per il passato. Rodolfo Dirzo, professore di biologia alla Stanford University, cita tra i comportamenti umani più distruttivi l’uso eccessivo delle risorse, la degradazione degli habitat, l’ introduzione di specie invasive e le mutazioni climatiche. È proprio il climate change, secondo gli scienziati, che definirà il destino della Terra nei prossimi anni: se i cambiamenti intensi del clima verranno confermati, le estinzioni di massa saranno inevitabili. Se il fenomeno rallenterà le specie a rischio potrebbero resistere qualche altro migliaio di anni.
Come rivelano i ricercatori, a partire dal 1500, ben 322 specie di vertebrati terrestri si sono estinte. Delle rimanenti specie di vertebrati terrestri, si è registrato un calo medio di circa il 25%. La situazione pare molto più drammatica per gli invertebrati, con un calo del 45% delle specie monitorate.

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Fonte: LInfAlab


Autore: Chiara Serafini


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Articolo tratto interamente da LInfAlab

3 commenti:

  1. Devono riflettere coloro che hanno ancora la possibilità di invertire il processo di distruzione della terra, ma già nessuno ne pensa veramente, guardano solo
    il proprio interesse. Ciao e buona settimana, caro Vincenzo.
    Tomaso

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  2. Io la chiamo: evoluzione. ;)

    Ispy 2.0

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  3. Le opportune contromisure dovrebbero essere prese, non solo ai "piani alti" ma ognuno dovrebbe "essere il cambiamento che vuole vedere nel mondo" (Gandhi).
    Dani

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