venerdì 31 gennaio 2014

Maltempo: Italia sott'acqua (parte 3)

Alluvione Fiano Romano
 



Video credit Agosteen caricato su YouReporter

Isola Tiberina - Roma


Video credit ptrdnc caricato su YouReporter

Maltempo: Italia sott'acqua (parte 2)

Piena Arno a Pisa



Video credit NUMBAT caricato su YouReporter

Piena Arno a Firenze


Video credit enzoequizi caricato su YouReporter

Maltempo: Italia sott'acqua (parte 1)


Situazione critica in molte zone del centro-nord e sicuramente sarà una notte poco tranquilla per molti. Ancora una volta siamo in piena emergenza tra frane, allagamenti e alluvioni e ormai diventata una consuetudine. Vi lascio alcuni video dalla rete e guardate con i vostri occhi la realtà dei fatti.

Alluvione Ponsacco


Video credit rilomby caricato su YouReporter

Frana mura medievali Volterra



Video credit alessandrolari caricato su YouReporter

Come controllare le ultime attività su GMail



La sicurezza in rete è un fattore importante e molto spesso le caselle di posta elettronica sono facilmente violabili. In questo tutorial vi spiego in modo semplice, come controllare le ultime attività sull'account GMail.

Andate nella vostra casella postale e cliccate su dettagli in basso a destra.



A questo si punto si aprirà una finestra, dove sarà elencato il tipo di accesso, la posizione e l’indirizzo ip e anche la data e l'ora.

In caso di attività anomala sarà avvisato l'utente, ma sicuramente conviene cambiare subito la password.

Per maggiori informazioni ecco la guida ufficiale:


https://support.google.com/mail/answer/45938?hl=it&ctx=gmail

Approvato il decreto IMU-Bankitalia

 

Articolo da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Giovedì 30 gennaio 2014

Il decreto legge 133/2013, riguardante IMU e Banca d'Italia, è diventato legge dello Stato. L'approvazione da parte del Senato era arrivata il 9 gennaio e proprio ieri la Camera ne ha decretato la conversione definitiva con conseguente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sotto forma di legge 5/2014. I voti a favore sono stati 335 da parte di PD, NCD e SC, mentre i contrari sono stati 144 da parte di M5S, FI, SEL e LN.

La nuova legge prevede l'abolizione della seconda rata dell'IMU sulla prima casa, per un valore stimato di 2,2 miliardi di euro, mentre rimane valido il pagamento della mini-IMU, cioè l'aliquota aumentata dai vari Comuni italiani. La copertura finanziaria arriva dall'aumento degli acconti IRES e IRAP per le imprese, dai quali deriveranno circa 1,1 miliardi di euro, dal condono sulla multa ai gestori delle slot machine per 600 milioni di euro (dai 2,5 miliardi di multa originari) e da un possibile aumento del gettito IVA auspicato grazie al pagamento dei debiti della pubblica amministrazione per 900 milioni.

L'altra materia trattata riguarda la Banca d'Italia, per la quale è prevista una rivalutazione delle quote in mano alle banche private per 7,5 miliardi di euro, che verrà pagata con le riserve della banca centrale stessa. La legge prevede inoltre che ogni azionista non possa detenere più del 3% del capitale e la quota in eccedenza verrà riacquistata dalla banca centrale stessa. Questo significa che le banche azioniste riceveranno circa 4,2 miliardi di euro, dai quali va tolta la ritenuta del 12% stimata intorno al miliardo di euro. Inoltre la normativa permetterà un maggior pagamento di dividenti agli azionisti per circa 400 milioni di euro l'anno.

Fonte: Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Autori: vari

Licenza: Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 2.5 Generic License.

Articolo tratto interamente da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

giovedì 30 gennaio 2014

Luci in movimento


Light In Motion from Brian Hawkins on Vimeo.

Photo e video credit Brian Hawkins caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



Tempo


Time from James Hollins on Vimeo.

Photo e video credit James Hollins caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Nevica al centro-nord


In queste ore nevica in molte zone del centro-nord e sono segnalati anche alcuni disagi. Facciamo il punto della situazione con dei filmati caricati sul noto portale YouReporter.

Neve sulle colline torinesi



Video credit giulia caricato su YouReporter

Nevica sul tratto appenninico della A1



Video credit pietrino caricato su YouReporter

L'odio può essere sconfitto soltanto con l'amore



"Il genere umano può liberarsi della violenza soltanto ricorrendo alla non-violenza. L'odio può essere sconfitto soltanto con l'amore. Rispondendo all'odio con l'odio non si fa altro che accrescere la grandezza e la profondità dell'odio stesso."

Mahatma Gandhi
 
 

mercoledì 29 gennaio 2014

La marea blanca ferma la privatizzazione degli ospedali madrileni

MAREAS BLANCA, ROJA y VERDE. Madrid, 15 Diciembre 2013

Articolo da Pressenza
 
Quest'articolo è disponibile anche in: Spagnolo

Il governo regionale di Madrid ha annunciato che non porterà avanti il processo di privatizzazione della gestione di sei ospedali pubblici, dopo che il suo progetto neo-liberista, contro cui si sono tenute manifestazioni per un anno, è stato respinto in sede giudiziaria.

La decisione è stata annunciata dal presidente regionale Ignacio González, del conservatore Partido Popular (PP), che ha spiegato in una conferenza stampa l’intenzione di “abbandonare il processo di esternalizzazione” della gestione sanitaria “viste le decisioni prese dai tribunali”.

La misura riguarda gli ospedali Infanta Leonor (Vallecas), Infanta Sofía (San Sebastián de Los Reyes), Infanta Cristina (Parla), Hospital de Henares (Coslada), del Sureste (Arganda del Rey) e del Tajo (Aranjuez).

La rinuncia a questo progetto ha portato alle dimissioni dell’Assessore della Sanità di Madrid Javier Fernández Lasquetty, che se ne è andato per “senso di responsabilità”, dato che non aveva potuto  completare il processo di privatizzazione, da lui difeso per ragioni di risparmio.

L’annuncio è arrivato poche ore dopo che il Tribunale Superiore di Giustizia di Madrid aveva respinto l’ultimo appello contro la sospensione del processo di privatizzazione, presentato dall’esecutivo madrileno e dalle imprese che sei mesi fa si erano aggiudicate il servizio sanitario.

Nel settembre del 2013 la giustizia madrilena aveva deciso di sospendere le privatizzazioni in forma cautelare, argomentando che se non si adottava tale misura si poteva arrivare a una situazione di non ritorno, di cambiamento di modello e pertanto, “giuridicamente irreversibile”.

Nella sua sentenza il tribunale ha inoltre liquidato l’argomento del governo conservatore, secondo cui la privatizzazione della gestione degli ospedali è una garanzia di “risparmio”, visto che progetti simili non hanno raggiunto tale obiettivo.

La misura cautelare era stata sollecitata dall’Asociación de Facultativos Especialistas de Madrid (AFEM), secondo cui la privatizzazione della gestione degli ospedali “danneggia i diritti fondamentali” dei lavoratori e soprattutto dei pazienti, visto che crea un `apartheid` sanitario, lasciando la salute in mano alle imprese private.

La paralisi giudiziaria si è prodotta quando il governo regionale aveva completato il processo di assegnazione a tre imprese – Ribera Salud, Bupa Sanitas e il gruppo Hima San Pablo di Puerto Rico-   dopo dieci mesi di conflitto lavorativo, caratterizzati dagli scioperi e dalle mobilitazioni di massa della famosa “Marea Bianca” di lavoratori della sanità e medici.

Il processo è stato travagliato e dopo la nuova sentenza González ha riconosciuto che si è creata “una situazione di incertezza e mancanza di sicurezza”. Il dirigente conservatore ha comunque difeso il progetto, affermando che “si tratta di un modello di gestione legale e possibile, previsto dalla legge e applicato da tutte le amministrazioni pubbliche e anche in altri ospedali di Madrid”.

Nonostante sia convinto di avere ragione, l’esecutivo madrileno non continuerà la battaglia, ponendo così fino a più di un anno di conflitto con il settore sanitario, che fin dall’inizio si è opposto alla privatizzazione degli ospedali pubblici.

Questa misura è stata una delle prime annunciate da  González nell’ottobre 2012, quando ha  sostituito Esperanza Aguirre. Da allora il dirigente del PP ha accumulato un fallimento dopo l’altro. Tra le sue disfatte più sonore figurano l’idea di far pagare un euro a ricetta, la candidatura ai Giochi Olimpici del 2020 e Eurovegas, il mega progetto turistico e di svago che prometteva di investire 6 miliardi di euro nella regione e che poi è stato cancellato.

Fonte: Pressenza

Autore: 
 

  
Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale


 

Articolo tratto interamente da Pressenza


Photo credit 3Ro caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons




Proverbio del giorno


I gondoin e i funzi náscian sensa semenali.

Gli stupidi e i funghi nascono senza seminarli.
 
Proverbio ligure
 
 

martedì 28 gennaio 2014

Commenti liberi sul caso Electrolux




In queste ore si parla molto della situazione Electrolux e dei ricatti sociali proposti dall'azienda svedese di elettrodomestici.

 Ecco alcuni link per capire la situazione:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/27/electrolux-stipendi-dimezzati-per-allinearli-alla-polonia-e-stabilimento-di-porcia-a-rischio/859378/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/28/electrolux-guerra-sui-salari-azienda-no-a-dimezzamento-riduzione-di-130-euro/860129/

Aspetto un vostro commento in merito.

Video credit ChristianTardivo caricato su YouReporter

Legambiente presenta il dossier sul risanamento ambientale in Italia

Invito tutti a leggere questo dossier.

Viaggio in Nuova Zelanda


Wind off the Hills from Nick Grobler on Vimeo.

Photo e video credit Nick Grobler caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Adalia in inverno



ANTALYA I A Touch of Winter from CengizBodur on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

lunedì 27 gennaio 2014

Citazione del giorno

 
"La guerra, questa giustificazione della stupidità umana."
 
Natalie Clifford Barney
 
 

La Bundesbank consiglia un prelievo forzoso nei Paesi a rischio default

 
Articolo da Soldiblog.it
 
 
L’unica via per i Paesi dell’Unione Europea a rischio default è quella di fare cassa attingendo alla ricchezza dei propri cittadini con un prelievo una tantum da effettuare appunto sui capitali privati prima che vengano chiesti aiuti finanziari agli altri Stati.

Così si esprime in una nota la Bundesbank, che com’è noto spesso sente di poter parlare anche a nome della Bce. La banca centrale tedesca è da sempre schierata contro la politica dei salvataggi in Eurolandia, a meno che pagare per le dissennate politiche di istituzioni finanziarie e governi siano i cittadini.

E se il prelievo coattivo già visto all’opera con la crisi cipriota non doveva essere il modello da usare per evitare i fallimenti, ciclicamente lo spauracchio prelievo forzoso viene rilanciato:

Nel bollettino mensile diffuso dalla Bundesbank oggi si legge:

“Una tassa sui capitali corrisponderebbe al principio della responsabilità nazionale, in base al quale i contribuenti sono responsabili delle obbligazioni del proprio Paese prima che venga richiesta la solidarietà internazionale”.
Continua la lettura su Soldiblog.it

Fonte: Soldiblog.it


Autore:                                                         


Licenza: Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic License.


Articolo tratto interamente da Soldiblog.it


Notizie dal web




Per non dimenticare

Auschwitz concentration camp

27 gennaio 1945 - Il campo di concentramento di Auschwitz viene liberato dall'Armata Rossa.

"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre."

Primo Levi

Photo credit Petar Milošević (Own work) [CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons

domenica 26 gennaio 2014

Le otto caratteristiche degli intolleranti

Discrimination2

Articolo da Frontierenews.it

Come descrivereste una persona intollerante? Lo psicoterapeuta Mark Goulston, durante la sua lunga carriera, si è reso conto che ci sono alcuni tratti che accomunano chi non sopporta il proprio prossimo. Goulston ha delineato 8 caratteristiche che contraddistinguono i soggetti intolleranti.

1. Tendono a essere fanatici - Non è il semplice credere profondamente in qualcosa, è il non dare spazio ad altre interpretazioni. Il loro punto di vista è l’unico possibile e qualunque cosa sia lievemente diversa viene etichettata come sbagliata ed è quindi un nemico che va attaccato.
2. Hanno una psiche rigida - Ogni altro punto di vista li rende estremamente ansiosi e lotteranno fino in fondo affinché gli altri passino dalla loro parte. Il loro esagerato senso di auto-protezione li porta a vedere il “diverso” come una minaccia alla propria identità. Le azioni che compiono – così pensano loro – sono autodifesa contro “l’assalto” del nuovo punto di vista.
3. Sono saputelli - Sanno alla perfezione un minuscolo argomento e questo li rende in dovere di applicare tale “conoscenza” a ogni minimo aspetto della vita. Se sfidati battono in una ritirata strategica, valutano come agirebbero in “quell’ambito” e poi, con un’aggressività ancora maggiore della precedente, tornano all’attacco.
4. Sono pessimi ascoltatori - Toh che novità! Raramente ascoltano o provano a comprendere chi li circonda e il loro stato d’animo. A meno che non la pensino come loro.
5. C’è tensione nelle loro relazioni - Sorpresi? In effetti la loro mania di avere tutto sotto controllo li porta ad avere relazioni solo con chi ubbidisce, è sempre d’accordo e si sottomette alla loro volontà. Ma questo spesso confluisce, ad esempio, con dei rapporti infernali con i propri figli adolescenti.
6. Vedono il mondo in bianco e neroLe scale di grigio non sono minimamente contemplate. Spesso vengono da famiglie in cui c’era un estremo controllo o, viceversa, caos. Genitori autoritari finiranno per far credere ai figli di aver pagato in anticipo il brutto della vita, lasciandosi andare; famiglie caotiche, invece, porteranno le successive generazioni a imporsi una maggior disciplina, rischiando di superare il limite.
7. Non lasciano nulla al caso - Hanno una salda convinzione che lasciare qualcosa al caso comporti, automaticamente e necessariamente, qualcosa di brutto. Per Einstein la decisione più importante è “scegliere se il mondo in cui vivi è sicuro o pericoloso”. Per qualche astrusa ragione, questi soggetti credono che il loro sia un mondo pericolosissimo. E si sentono, quindi, giustificati se mostrano comportamenti aggressivi e ostili verso gli altri. Quegli altri che, dicono loro, sarebbero pronti per attaccarli per primi (sembra una politica estera di nostra conoscenza?).
8. Soffrono di un’indomabile gelosia - Forse questa è l’osservazione più interessante. Essere invidiosi significa desiderare ciò che un’altra persona ha; essere gelosi significa arrabbiarsi con la persona per il solo fatto di averla. Chi è intollerante è anche geloso, perché non si sente felice. Al contrario, è frustrato perché, pur seguendo tutte le regole, non hanno pace. Di conseguenza, quando ad esempio vedono due persone disposte a infrangere regole e convenzioni pur di trovare il vero amore ed essere felici, non sono solo invidiosi, ma gelosi. Ecco perché tanta veemenza contro il matrimonio gay, anche se le relazioni di altre persone non li sfiorano neanche da lontano.

Fonte: Frontierenews.it

Autore: redazione Frontierenews.it

Licenza: Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License.


Articolo tratto interamente da Frontierenews.it

Photo credit 3152 (Own work) [CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons

Il pianista: recensione del film

Bundesarchiv Bild 101I-270-0298-14, Polen, Ghetto Warschau, Brücke

Il pianista (The Pianist) è un film del 2002 diretto da Roman Polański.

Trama 

Varsavia, 1º settembre 1939, Władysław Szpilman sta eseguendo il Notturno in Do diesis minore di Chopin, alla radio presso la quale lavora quando sente delle esplosioni che rapidamente si avvicinano, gli viene detto di smettere ma lui continua fino a quando una granata fa crollare la stanza accanto allo studio di registrazione: è l'inizio della seconda guerra mondiale, la Polonia è stata invasa e, nonostante il momentaneo entusiasmo per la dichiarazione di guerra alla Germania da parte di Francia e Gran Bretagna, Varsavia verrà occupata dopo pochi giorni.
Immediatamente dopo l'occupazione da parte delle truppe tedesche vengono emanate una serie di restrizioni alla popolazione, restrizioni rese ancora più pesanti per la numerosa comunità ebraica come la limitazione del possesso di denaro, estromissione dal lavoro, divieto di accesso ai locali ed obbligo di indossare un bracciale bianco con la stella di David. Władysław, che vive con l'anziano padre, la madre, il fratello Henryk e le due sorelle Regina ed Halina, viene licenziato dalla radio di Varsavia e, dopo che la famiglia ha esaurito gli ultimi risparmi, è costretto a vendere il suo pianoforte prima di trasferirsi nel ghetto di Varsavia.
Una volta trasferita nel ghetto la famiglia Szpilman inizia a vivere una realtà di miseria, di umiliazioni, di fame e di morte: Władysław assiste all'uccisione di un bambino che cerca di rientrare nel ghetto attraverso una breccia del muro dopo avere rubato del cibo, tutti insieme guardano impotenti le SS che entrano nel palazzo di fronte al loro sterminando una famiglia non prima di avere scaraventato dalla finestra un anziano in sedia a rotelle, mentre ogni giorno intorno a loro le persone cominciano a morire di stenti.
Tutti cercano di sopravvivere: Władysław trova lavoro come pianista in un locale, Heynryk, dopo che lui ed il fratello hanno rifiutato l'invito ad arruolarsi nella polizia ebraica, cerca di vendere gli ultimi beni di cui la famiglia dispone mentre gli altri, grazie all'interessamento di alcuni amici che stanno cercando di organizzare una resistenza, vengono assunti in una sartoria ,ma il 15 marzo 1942 il regime nazista inizia le deportazioni di massa verso i campi di sterminio.
Tutta la famiglia, ad eccezione di Heynryk ed Halina, viene avviata alla deportazione ma anche loro, inconsapevoli del fatto che i treni sono diretti verso lo sterminio, si uniscono ai familiari per rimanere uniti, avviandosi in questo modo verso un viaggio senza ritorno ma Władysław, prima di salire sul treno, viene tirato fuori dalla fila dallo stesso gendarme che gli aveva offerto l'arruolamento e che, su sua supplica, aveva in precedenza liberato Heynryk da un posto di polizia dove era stato rinchiuso. Władysław ora è solo e, grazie all'interessamento ed a volte alla corruzione dei pochi amici rimasti vivi, riesce a trovare lavoro come carpentiere ma il pericolo di essere uccisi è costante e contemporaneamente iniziano a circolare le voci sulla reale sorte degli ebrei trasferiti da Varsavia. I pochi rimasti vivi, sfruttando il permesso di uscire dal ghetto, riescono ad introdurvi delle armi e dopo che Władysław è stato fatto fuggire e rifugiare in una casa sicura da una vecchia amica (una cantante conosciuta in tempo di pace), inizia una rivolta.
Costretto ad abbandonare la casa a causa di una vicina che lo ha scoperto Władysław, disponendo di un indirizzo fornitogli dalla resistenza, ripara in casa di Dorota, una violoncellista che aveva conosciuto il giorno dello scoppio della guerra, che, grazie alle conoscenze del marito, riesce a trovargli un altro nascondiglio presso una abitazione nel settore tedesco; qui troverà conforto in un vecchio pianoforte che fingerà di suonare nelle lunghe giornate vissute in solitudine mentre Andek, un uomo incaricato dal marito di Dorota di prendersi cura di lui, in realtà userà il suo nome solo per raccogliere soldi.
Con l'approssimarsi delle truppe russe Varsavia insorge e Władysław, scampato miracolosamente alla distruzione della città, rientra in ciò che resta delle macerie del ghetto vagando solo, ed ormai allo stremo delle forze, alla ricerca di cibo. Trovato riparo in una soffitta in una delle poche case rimaste ancora in piedi scopre un barattolo di cetrioli ma, incapace di aprirlo, lo porta nel suo nascondiglio e nella notte suona delle note al pianoforte.
Il giorno dopo, mentre cerca di aprire il barattolo con mezzi di fortuna, viene scoperto da un ufficiale tedesco che, venuto a conoscenza della sua antica professione, lo conduce in una stanza dove c'è un pianoforte e lo invita a suonare; Władysław lo accontenta eseguendo la Ballata Op.23 di Chopin e l'ufficiale, rimanendo colpito dalla sua esecuzione, decide di aiutarlo e per i mesi successivi lo nutrirà fino a quando i tedeschi, sotto la spinta dell'attacco russo, non abbandoneranno la città ed in quel momento l'ufficiale si congeda da Władysław chiedendogli il suo nome ma senza dirgli il proprio.
Una mattina Władysław sente risuonare le note dell'inno polacco, esce dal nascondiglio e corre incontro ai soldati sovietici, rischiando di essere ucciso in quanto indossa ancora il cappotto lasciatogli dall'ufficiale per ripararsi dal freddo, ma riesce a salvarsi mentre l'ufficiale viene catturato e portato in un campo di prigionia in attesa di essere trasferito in Unione Sovietica; qui incontra un ex deportato polacco che sta facendo ritorno a casa e, dopo avergli riferito che ha aiutato Władysław durante l'ultimo periodo di occupazione, gli chiede di informarlo che lui si trova lì ma mentre dice il suo nome viene zittito da un soldato sovietico. Tempo dopo Władysław, che nel frattempo ha ripreso il suo posto alla radio di Varsavia, torna con l'amico nel luogo indicatogli, ma il campo è stato smantellato e non vi è più traccia dei prigionieri tedeschi; solo dopo la sua morte si scoprirà che il nome dell'ufficiale era Wilm Hosenfeld.

Curiosità sul film

Si tratta del racconto di quanto vissuto dal pianista ebreo Władysław Szpilman dallo scoppio della seconda guerra mondiale con l'invasione della Polonia da parte delle truppe tedesche, l'occupazione di Varsavia, la creazione del ghetto, la vita e la sopravvivenza nel ghetto e la sua fuga e sopravvivenza fuori dal ghetto, fino alla liberazione della città da parte dell'Armata Rossa.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Photo credit Bundesarchiv, Bild 101I-270-0298-14 / Amthor / CC-BY-SA [CC-BY-SA-3.0-de], attraverso Wikimedia Commons

Notizie dal web




Ti sto offrendo solo la verità



"È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più."

Morpheus

Tratto dal film Matrix

Torino timelapse


Torino Timelapse - A Year In Pictures from Samperíx on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


3 anni filmando la natura


3 years of filming nature from Lubo Ondrasko on Vimeo.

Photo e video credit caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

giovedì 23 gennaio 2014

L’Italia è un paese da bonificare


Articolo da Cittadini reattivi

L’Italia è un Paese da bonificare. Sono oltre 15.000 i siti contaminati in Italia, la cui bonifica è curata o coordinata dalle Regioni e dai Comuni. A questi se ne sono aggiunti recentemente altri 18 declassati dai 57 Siti di Interesse Nazionale, (SIN) dove la supervisione della bonifica spetta invece al Ministero dell’Ambiente. Bonifiche che restano a tutt’oggi, nella maggior parte dei casi, ancora irrealizzate e che pesano come macigni sull’ambiente e sulla salute di milioni di italiani. Aree industriali dismesse come la Caffaro di Brescia, l’immensa area delle Ex-Acciaierie Falk a Sesto San Giovanni, o in attività come Ilva di Taranto e il Polo Chimico di Mantova, attendono ancora di essere riprestinate. Ma anche intere valli come il bacino del Fiume Sacco tra Frosinone e Roma o la laguna di Orbetello. A cui si aggiungono migliaia di ex-stabilimenti produttivi, discariche di rifiuti speciali e urbani, impianti di estrazione dei combustibili e raffinazione disseminati in tutto lo stivale. Dati, in ogni caso, sottostimati, a detta della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle Attività Illecite connesse al Ciclo dei Rifiuti e in via di aggiornamento da parte dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), più che inquietanti come abbiamo cercato di rendere visivamente nell’infografica. Come a dire che, in media, ognuno degli 8092 comuni italiani ha, sul proprio territorio, almeno due siti da bonificare.
Nella Relazione sulle bonifiche dei siti contaminati in Italia e come sottolineato da Daniela Mazzuconi, già relatrice della “Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti” ci sono forti ritardi nell’attuazione degli interventi e inquietanti profili di illegalità nella gestione e nello smaltimento dei contaminanti.
 
Continua la lettura su Cittadini reattivi
 
Fonte: Cittadini reattivi

Autore: redazione Cittadini reattivi

Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia

Articolo tratto interamente da Cittadini reattivi
 
 

Proverbio del giorno


Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia.

Proverbio africano

 

mercoledì 22 gennaio 2014

Vi segnalo (post interessanti da altri blog)


 Oggi vi consiglio:

Cambia le tue Parole, Cambia il tuo Mondo! tratto da F r e e o n d a - R e v o l u t i o n

Un video che trasmette forti emozioni.

ViVo Next 2.0 ed il Computer legge per Te tratto da Memento Solonico

Nuova versione di un programma molto utile.

Storia esoterica dei gatti tratto da Renovatio

Post sui nostri amici a 4 zampe.

Alluvione Modena: l'emergenza continua

In queste ore continua l'emergenza nella bassa modenese, anche se la falla che ha provocato l'allagamento del fiume Secchia è stata riparata. Ieri sono state evacuate anche alcune zone di Finale Emilia, a causa dell’aumentare del livello del Cavo Vallicella. Si contano quasi mille sfollati nei centri di accoglienza e voglio ricordare che la zona colpita è quella del sisma del 2012.



Video credit Peter85 caricato su YouReporter



Video credit sadhawk caricato su YouReporter

Bordertown: recensione del film

JRZ-ELP

Bordertown è un film del 2006 scritto e diretto da Gregory Nava.

Trama 

I titoli iniziali affermano che le società americane stanno usando il North American Free Trade Agreement per aprire grandi maquiladoras vicino al confine con gli Stati Uniti d'America. Le maquiladoras assumono soprattutto donne messicane per farle lavorare molte ore e pagandole poco in confronto alla grande quantità di beni che producono (1 televisore ogni 3 secondi, 1 computer ogni 7). Lauren Adrian, un'appassionata giornalista americana del Chicago Sentinel, vorrebbe occuparsi di questioni internazionali come la guerra d'Iraq, invece il suo direttore George Morgan le assegna un'inchiesta su una serie di crimini irrisolti in cui le vittime sono delle giovani donne che lavorano nelle maquiladora in una cittadina di confine messicana.
Eva, una di queste lavoratrici, originaria del Sud del Messico (e precisamente dallo stato di Oaxaca), viene seguita in un vicolo da un uomo e, scappando da questo, prende un bus per tornare a casa sua nella città-baraccopoli dove vive. Passano le fermate e tutti i passeggeri scendono dal bus, a quel punto l'autista le chiede se ha qualche problema se prima di portarla a casa si ferma a fare benzina, ed Eva accetta. Tuttavia, lui si dirige verso una zona molto isolata e l'assale e la stupra assieme ad un altro uomo, tentando alla fine di strangolarla. I due uomini, credendo Eva morta, la sotterrano viva. Più tardi, con quel poco di energie che le sono rimaste, Eva riesce a dissotterarsi e a scappare. Lauren va a Ciudad Juárez, Chihuahua, sul confine USA-Messico per investigare su questi omicidi. A Juárez reincontra Alfonso Díaz, con il quale aveva già lavorato insieme circa sei anni prima. Díaz è il caporedazione del giornale locale El Sol de Juárez, giornale al quale Eva, cosciente del fatto che la polizia non la possa aiutare, va a chiedere giustizia.

2012: record d'esportazione di armamenti rilasciate dai paesi dell’Unione Europea




Articolo da Unimondo.org

E’ stata pubblicata solo ieri sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE la  “XV Relazione annuale sul controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari” (qui in .pdf). Resa nota in enorme ritardo e senza alcun annuncio pubblico da parte del Consiglio europeo, la Relazione contiene diverse imprecisioni ed è carente dei dati sulle effettive esportazioni (exports) di armamenti da parte di vari paesi.
Ma il documento dimostra un fatto incontestabile: gli affari delle industrie militari europee sono quanto mai floridi.  Nel 2012 hanno infatti sfiorato i 40 miliardi di euro le autorizzazioni (licences) all’esportazione di armamenti rilasciate dai paesi dell’Unione Europea (UE): un incremento del 6,2% rispetto al 2011 quando si erano attestate a poco più di 37,5 miliardi di euro. Le industrie di armamenti, col supporto dei rispettivi governi, hanno trovato acquirenti soprattutto in una delle aree di maggior tensione del pianeta: il Medio Oriente. Verso i paesi mediorientali sono state infatti autorizzate esportazioni per oltre 9,7 miliardi di euro: una cifra record e che rappresenta quasi un quarto dell’ammontare delle autorizzazioni.
Sono cresciute anche le consegne effettive (exports) di materiali militari: ma anche quest’anno – per la seconda volta consecutiva –  il Rapporto dell’UE non presenta i totali perché diversi paesi (tra cui Germania e Regno Unito) non li hanno resi noti. E sulle cifre relative alle consegne l’Italia risulta anche quest’anno mancante. Ma procediamo con ordine.

Sempre più armi europee nelle zone di tensione

La Relazione europea non prevede alcuna tabella di confronto con i dati degli anni precedenti: per farsi un’idea delle variazioni annuali e delle tendenze dell’export europeo di sistemi militari occorre pertanto consultare i rapporti precedenti (per un esame degli ultimi tre rapporti pubblicati si vedano questi tre miei articoli: anno 2012, anno 2011 e anno 2010). Le osservazioni che seguono sono quindi il risultato della mia pluriennale elaborazione delle cifre fornite dalle ultime Relazioni europee.
Occorre innanzitutto considerare le autorizzazioni (licences) all’esportazione di armamenti sulle quali la Relazione riporta dati abbastanza completi. L’ammontare complessivo delle autorizzazioni all’esportazioni di materiali militari nel 2012 è, come detto, di quasi 39,9 miliardi di euro (€39.862.724.243) con un incremento del 6,2% rispetto al 2011. Una cifra molto vicina al record toccato nel 2009 quando le autorizzazioni hanno raggiunto i 40,2 miliardi di euro.
Considerando le destinazioni per aree geo-politiche va segnalata innanzitutto un’anomalia: la somma delle cifre attribuite alle diverse zone non produce come risultato i 39.862.724.243 di euro riportati nel totale generale (Worldwide) di p. 385, ma una cifra inferiore (€39.274.121.696): la discrepanza non è di poco conto (€ 588.602.547) e rende impossibile fare una valutazione esatta sulle operazioni autorizzate per aree geo-politiche. Nonostante un anno di attesa, gli estensori della Relazione non hanno saputo nemmeno produrre delle somme precise e omogenee.

Continua la lettura su Unimondo

Fonte: Unimondo.org


Autore: Giorgio Beretta 

Licenza: Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 2.5 Italia License.


Articolo tratto interamente da
Unimondo.org


Citazione del giorno


"L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari."

Antonio Gramsci
 
 

Solo per oggi gratis su Giveaway of the Day - Glary Utilities PRO 4.4

Oggi il sito Giveaway of the Day offre per ventiquattro ore, un ottimo software per la manutenzione del PC. Vi ricordo di leggere le condizioni e l'uso nel sito, inoltre nel readme scaricato troverete le spiegazioni per l’attivazione.

Note sul software

Troverete i dettagli delle funzioni a questo indirizzo:

http://www.glarysoft.com/glary-utilities-pro/

Nota: il software include un anno di abbonamento.

Sito web: Giveaway of the Day

Pagina download qui

 

martedì 21 gennaio 2014

La mia idea di vita è la sobrietà

Pepemujica2

"La mia idea di vita è la sobrietà. Concetto ben diverso da austerità, termine che avete prostituito in Europa, tagliando tutto e lasciando la gente senza lavoro. Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà. E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi. L'alternativa è farti schiavizzare dal lavoro per permetterti consumi cospicui, che però ti tolgono il tempo per vivere."

José Pepe Mujica

Photo credit Roosewelt Pinheiro/ABr (Agencia Brasil [1]) [CC-BY-3.0-br], attraverso Wikimedia Commons

Roma in timelapse


Roma from Federico Castro on Vimeo.

Photo e video credit caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



L'isola della spatola dalla maschera nera


4k LIFE : Birds of the isolated from Wanho Lim on Vimeo.


Photo e video credit caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


lunedì 20 gennaio 2014

La fine del giorno di Charles Baudelaire

2012-08-31 19.10.39 Sunset

La fine del giorno
 
Sotto una luce bigia, senza posa,
senza ragione, si contorce e incalza
danzando, spudorata e rumorosa,
la Vita: così, poi, quando s'innalza

voluttuosa la notte all'orizzonte,
e tutto, anche le fami, in sé racqueta,
tutto annuvola e spegne, anche le onte,
"Eccoti, alfine!" mormora il poeta.

"Pace ti chiede il mio spirito ed ogni
mia fibra, pace, e null'altro elisire;
ricolmo il cuore di funebri sogni,

vo' stendere le mie membra supine
nella frescura delle tue cortine
e quivi sempre, o tenebra, dormire!"


Charles Baudelaire

Photo credit MikkoK667 (Opera propria) [CC-BY-SA-3.0], attraverso Wikimedia Commons

 

Vuoi condividere un tuo articolo in questo blog? Ecco come fare

"Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee."

George Bernard Shaw



Per pubblicare e condividere un proprio articolo su questo blog, esiste il servizio "Segnala e condividi". Per maggiori informazioni andate su:

Contatti e mandatemi un e-mail



Maltempo: video dal web (parte 2)


Alluvione Bastiglia (Modena)



Video credit underdegan caricato su YouReporter


Alluvione Emilia: Albareto circondata dall'acqua



Video credit Peter85 caricato su YouReporter

Maltempo: video dal web (parte1)

In queste ore la situazione resta critica in varie regioni e in rete girano molti filmati.

Andora (Imperia): treno deragliato



Video credit Peter85 caricato su YouReporter

Grossa frana a Poiolo (San Bartolomeo al Mare)



Video credit Peter85 caricato su YouReporter

Proverbio del giorno


Nella vita incontrerai 3 tipi di persone: quelle che ti cambieranno la vita, quelle che ti rovineranno la vita e quelle che saranno la tua vita.

Proverbio africano
 
 

venerdì 17 gennaio 2014

Frane e allagamenti in Liguria


In queste ore forti precipitazioni si stanno abbattendo sulla Liguria e si segnalano allagamenti e frane in tutta la regione. Una frana tra Andora (Savona) e Cervo (Imperia) ha fatto deragliare l'intercity 660 Milano-Ventimiglia con 200 passeggeri, feriti in modo lieve i due macchinisti. Altri smottamenti hanno interessato diverse strade e alcuni piccoli borghi sono rimasti isolati. Inoltre molti corsi d'acqua sono straripati in diversi punti e rimane in alcune zone lo stato d'allerta per le prossime ore.

Torrente Argentina in piena a Taggia



Video credit fotoreporter76 caricato su YouReporter


Citazione del giorno


"Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio."

Jim Morrison
 
 

giovedì 16 gennaio 2014

Un po di petrolio


Presentazione ufficiale del documentario:

Anno 2010. Petrolio sversato nei fiumi e nei mari, devastazione degli ecosistemi. In Italia si assiste all’ennesimo disastro ambientale, lo sversamento di petrolio nel fiume Lambro, affluente del fiume Po, volutamente rimosso dalla cronaca italiana. La gestione in emergenza della Protezione Civile e i finanziamenti lampo che si susseguono si intrecciano con le speculazioni edilizie versione “green economy”, realizzate in vista dell’Expo milanese del 2015. Rientrato l’allarme, e paludata l’inchiesta, proviamo a capirne di più percorrendo le rive dei fiumi più inquinati d’Europa, da anni vere e proprie discariche a cielo aperto di rifiuti industriali italiani.

Credits:

Documentario prodotto da Teleimmagini e InsuTv

regia: Nicola Angrisano

montaggio: Isabella Urru

Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.




un po di petrolio from Nicola Angrisano on Vimeo.

Video credit Nicola Angrisano caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Rischio idrogeologico per 6 milioni d’italiani

Frana nocera

Articolo da TuttoGreen

Viene chiamata rischio, ma in realtà è la condizione abituale nella quale vivono 6 milioni di italiani. A loro vanno aggiunti gli altri 22 milioni che convivono con un rischio medio. Insomma metà popolazione italiana rischia la propria vita perché vive in una zona poco sicura a livello idro-geologico.
A dirlo è l’Associazione Nazionale Bonifiche di Legambiente, il Wwf e il Consiglio nazionale dei geologi.

LEGGI ANCHE: La mappa dei Comuni ad elevato rischio idrogeologico in Italia

Si tratta di una situazione drammatica: l’82% dei Comuni è a rischio idrogeologico (ci sono vari livelli di emergenza) e 1,26 milioni di edifici sono in pericolo, tra cui 6.000 sono scuole e 531 ospedali.
Sempre grazie ai dati si viene a scoprire che in Italia dal 1950 al 2012 si sono contate 1.061 grandi frane e 672 inondazioni, colpevoli di aver fatto 9.000 morti e 700.000 sfollati e senza tetto.

VAI A: In Italia 5.000 comuni a rischio idrogeologico


Continua la lettura su TuttoGreen

Fonte: TuttoGreen


Autore: Luca Scialò 


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported.


Articolo tratto interamente da TuttoGreen

Photo credit Nuceria5 at it.wikipedia [GFDL o CC-BY-SA-3.0], da Wikimedia Commons