martedì 14 ottobre 2014

Angeli del fango

 

Articolo da Megachip.info

di Alternativa Nord-Ovest

Secondo una vecchia massima cinese, presa poi in prestito dai rivoluzionari maoisti di metà '900, quando è grande la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente.
Ciò significa che nei momenti di turbamento della quiete, del "tran tran" quotidiano, si liberano energie capaci di apportare uno shock positivo a situazioni stagnanti, se incanalate nella giusta direzione. Ciò che, a margine dell'ennesima alluvione che ha colpito il Genovesato, colpisce in positivo dell'intera vicenda, tra un rimpallo di responsabilità e l'altro e la legittima frustrazione dei cittadini, è la nuova mobilitazione dei giovani, rimessisi in moto a distanza di tre anni dalla tragica alluvione del 2011.
Li chiamano "angeli del fango", si tratta di centinaia di volontari appartenenti in larga misura a quella Generazione Y posta nel tritacarne della precarietà sistemica da uno status quo politico-economico incapace di affrontare la crisi che lo attanaglia, senza distruggere interamente il suo stesso corpo sociale. Giovani condannati a lunghi e costosi studi universitari che in tanti, troppi casi, non li porteranno da nessuna parte, se non a "lavoretti" saltuari e provvisori, che cronicizzano il senso di precarizzazione dell'esistenza e impediscono, di fatto, la piena realizzazione individuale. A tutto vantaggio delle solite élite.
Una generazione costretta peraltro a vivere in una "trappola per topi", una città trasformata dall'industrializzazione - quando Genova era il fondamentale vertice "marittimo" del triangolo industriale del Nord-Ovest italiano - in un colabrodo per torrenti costretti a tragitti improbabili da opere idrauliche altrettanto improbabili, dettate dalle esigenze urbanistiche del tempo, e da altri "regali" della cementificazione del territorio.
Ciononostante, quello che trasmettono questi ragazzi - accusati a destra e a manca di apatia sociale, di inconcludenza, di alienazione dal mondo circostante - è una dannata voglia di partecipazione alla difesa del bene comune, inteso in questo senso come la stessa città, le sue vie, le sue piazze, i suoi mille torrenti e rigagnoli, i suoi negozi. Non c'è, dietro di loro, la mossa di qualche "volpone" della politica, né un riferimento ideologico chiaro e univoco.
C'è la volontà di prendersi cura del luogo dove vivono, il luogo dove subiscono quotidianamente l'oltraggio di un sistema economico feroce, e dal quale sono spesso costretti alla fuga per mere ragioni di sopravvivenza, e non di scelta. Una città che spesso umilia i loro progetti, i loro sogni. Ma è la loro città; è la loro "agorà". E' dove nascono i loro amori, dove si consolidano i loro rapporti interpersonali, dove si sviluppano i loro talenti.

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Fonte: Megachip.info


Autore: Alternativa Nord-Ovest

Licenza: Copyleft


Articolo tratto interamente da Megachip.info

 

5 commenti:

  1. ciao Cavaliere, passo per un saluto .... un abbraccio

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  2. Uno splendido articolo. Un omaggio ai nostri giovani, vittime principali di questo nostro sistema, eppure eroi.

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  3. Poi, a rovinare la "festa" dello spaliamo-spaliamo spunta il buzzurro in divisa che, all'ironico invito di partecipare spalando anziché stare a "governare" le pecore che spalano, spara a uno di questi ragazzi "mantenga le distanze o lo arresto!", con successiva richiesta di documenti a lui e agli altri, minaccia occulta di chissà quali punizioni, magari sancite da un giudice burino.
    Alla buona volontà di questi "angeli del fango" siamo quasi abituati, da Firenze in poi.
    Alla stronzaggine (mi sia perdonata la perifrasi) non ci si può, e non ci si deve, abituare: tanto deve continuare a inorgoglire tutti il comportamento di questi ragazzi, altrettanto deve continuare a indignare la prepotenza di chi, in divisa, ritiene d'essere un dio dell'universo.
    Per fortuna questi "dei" sono pochi, facilmente additabili al ludibrio di chi la gente in divisa la vede come componente di un consesso civile e non come parte di un effimero potere.

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  4. Evidentemente ci sono ancora brave persone in giro ^^ dotate d'amore verso la propria città. A presto... Pollysilvia ^^

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  5. Questi angeli, come tanti altri ragazzi che amano la loro città e la loro terra, sono un gran bell'esempio di impegno e di voglia di ricominciare.
    Cosa che lo Stato non fa mai, ahimè.
    Un abbraccio

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