sabato 28 giugno 2014

Scegli la tua canzone contro la guerra



Molte canzoni affrontano come tema, la guerra e le sue barbarie; per l'occasione pubblico una lista e aspetto le vostre preferite fra queste.

Mi raccomando di condividere questo post nei vostri blog e profili e invitare i vostri amici a partecipare nella scelta.



Citazione del giorno


"Nessuna legislazione ha mai avuto altro scopo se non quello di stabilire e sistemare lo sfruttamento del lavoro delle masse popolari a profitto delle classi governanti."

Mikhail Bakunin
 
 

Volo dell'aurora


Flight of the Aurora from InFocus Imagery Inc. on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



Norvegia in timelapse


TimeLapse Norway by @ChristerOlsen_ from Christer Olsen on Vimeo.

Photo e video credit Christer Olsen caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



Il primo uomo...



Il primo uomo che, avendo recinto un terreno, ebbe l'idea di proclamare questo è mio, e trovò altri così ingenui da credergli, costui è stato il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie, quanti orrori avrebbe risparmiato al genere umano colui che, strappando i pali o colmando il fosso, avesse gridato ai suoi simili: «Guardatevi dall'ascoltare questo impostore; se dimenticherete che i frutti sono di tutti e che la terra non è di nessuno, sarete perduti!»

Jean-Jacques Rousseau
 
Tratto da |  Discorso sulle origini della disuguaglianza fra gli uomini, 1754
 


Post originale pubblicato il 4 aprile 2013



venerdì 27 giugno 2014

Tempeste di fulmini: meglio prevenire

LightningOverMiramareDiRiminiItaly

Una settimana fa, un piccolo turista sordomuto francese è stato colpito da un fulmine mentre era in gita con i familiari a quota mille sul Vesuvio. Le condizioni erano disperate e il ragazzo non riusciva a respirare autonomamente. In questi giorni sono arrivate buone notizie dal reparto di rianimazione dell'ospedale San Leonardo di Castellamare di stabia, dove era ricoverato, fortunatamente il giovane sta meglio ed è stato trasferito in Francia, per il proseguimento delle cure.

Fatto questa doverosa premessa, per parlarvi di un fenomeno molto comune in estate e abbastanza pericoloso, come la caduta dei fulmini al suolo. Molti ignorano il pericolo di queste scariche elettriche, che possono portare immediatamente nelle peggiori delle ipotesi alla morte.

Invito tutti a leggere quest’ottima guida, che può tornare utile:

http://it.wikihow.com/Proteggersi-da-una-Tempesta

Molte volte ci vuole veramente poco per conoscere e salvare vite umane, basta pensare a Tilly Smith, una studentessa britannica, cui è attribuito il merito di aver salvato un centinaio di persone a Phuket, la mattina dello tsunami del 2004. Lei aveva studiato da poco i maremoti e riuscì a capire immediatamente il pericolo, avvisando la maggior parte delle persone in spiaggia.

Quindi con la natura non si scherza e un po' di prevenzione agli eventi estremi, non guasta mai.

Photo credit Magica (Own work) [GFDL or CC-BY-3.0], via Wikimedia Commons


Temporali e fulmini in varie zone d'Italia

In queste ore continua il maltempo, con forti piogge e tempeste di fulmini; vediamo alcuni filmati caricati sul web.




Video credit Bedy caricato su YouReporter



Video credit tempesta95 caricato su YouReporter


Proverbio del giorno


L'umiltà è la corona di tutte le virtù.
 
 

giovedì 26 giugno 2014

Cosa succede quando rilasci foto su Wikimedia Commons?


Articolo da Wiki Loves Monuments

Questo post è una traduzione dell’articolo scritto da Mike Peel per il blog della Wikimedia Foundation.

Ho iniziato a rendere le mie foto disponibili su Wikimedia Commons sotto una licenza Creative Commons nel 2006. Da allora ho caricato più di 3500 foto su Commons, e ho in programma di caricarne molte altre migliaia in futuro.

La ragione principale per la quale ho iniziato a caricare le mie foto è stata quella di illustrare gli articoli di Wikipedia, ed è ancora una forte spinta per continuare a farlo. Tuttavia, solo il 16% delle immagini che ho caricato sono attualmente in uso sui progetti Wikimedia. Perché, quindi, sto continuando a caricare tutte queste immagini?

La mia speranza è che, nel lungo periodo, le mie foto aiuteranno a preservare la storia. Spero che costituiranno una documentazione dello stato delle cose al giorno d’oggi per coloro che, nel futuro, guarderanno indietro ai nostri tempi, similmente a come noi oggi guardiamo le foto di 5o anni fa. Voglio essere sicuro che coloro che guarderanno indietro verso la nostra storia non dovranno preoccuparsi del copyright di queste immagini, ma le potranno usare liberamente nei loro progetti.

Continua la lettura su Wiki Loves Monuments


Fonte: Wiki Loves Monuments


Autore: Mike Peel - traduzione a cura di Ginevra Sanvitale 


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported.



Articolo tratto interamente da Wiki Loves Monuments

Comunicato dell'Arci

Comunicato dell'Arci


Pioggia estiva


Summer Rain from Jyri on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



Oregon tour


There Is A Time: Oregon from Chris Preperato on Vimeo.

Photo e video credit Chris Preperato caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Immagine del giorno

Isola d'Elba

Portoferraio

Photo credit Alberto Cima caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

La degradazione


"Eppure, tutta la storia dell'industria moderna mostra che il capitale, se non gli vengono posti dei freni, lavora senza scrupoli e senza misericordia per precipitare tutta la classe operaia a questo livello della più profonda degradazione."

Karl Marx

Tratto da | Salario, prezzo, profitto di Karl Marx

Il 90% degli avvoltoi del Subcontinente Asiatico é scomparso a causa del Diclofenac

Gypful

Articolo da LInfAlab

Riusciranno gli avvoltoi del vecchio continente a vivere tranquillamente senza che l’uomo continui a minacciarli? A quanto pare no. Purtroppo non c’è pace per questi grandi uccelli veleggiatori. Ultimamente in Spagna e in Italia è stato autorizzato l’utilizzo del Diclofenac, un farmaco estremamente tossico per la fauna selvatica che potrebbe portare all’estinzione questi magnifici saprofagi, ovvero mangiatori di carogne.
Il Diclofenac è un farmaco anti-infiammatorio molto potente ma anche tossico. Il medicinale, una volta ingerito, si accumula nelle carni degli animali e ne provoca l’avvelenamento e la morte quasi immediata. Gli animali infatti sviluppano la gotta viscerale, una malattia dovuta ad un aumento dell’acido urico nel sangue, che causa una cristallizzazione degli organi interni.
Negli anni ’90 in India, in Pakistan e in Nepal veniva usato come farmaco per il bestiame e in 10 anni ha contribuito alla riduzione della popolazione di rapaci del 90% portandoli sull’orlo dell’estinzione. «Gli avvoltoi sono magnifici uccelli – dice Ivan Ramirez, responsabile della Conservazione a BirdLife Europa – forniscono un servizio importante alla società: fanno pulizia di animali morti e contribuiscono ad evitare il diffondersi di malattie». Quando un animale muore, infatti, gli avvoltoi sono i primi ad arrivare sulla carcassa grazie alla vista acuta e all’olfatto molto sviluppato. L’elevata temperatura corporea e i potenti acidi gastrici, gli consentono in poche ore, di digerire completamente cibo anche infetto da gravi malattie, riducendo al minimo il diffondersi delle stesse. Nel subcontinente indiano la drastica riduzione degli avvoltoi ha arrecato gravi danni alla salute umana: non essendoci più gli uccelli, il ruolo di “spazzini” è passato ai cani randagi e ai ratti che hanno diffuso nell’area il virus della rabbia. Attualmente i governi di India, Pakistan e Nepal sono corsi ai ripari e hanno vietato totalmente la somministrazione di questo farmaco per uso veterinario.

Continua la lettura su LInfAlab

Fonte: LInfAlab


Autore: Fabiano Belfiore


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.

 

Articolo tratto interamente da LInfAlab



Photo credit Pierre Dalous (Opera propria) [CC-BY-SA-3.0 o CC-BY-SA-3.0], attraverso Wikimedia Commons



mercoledì 25 giugno 2014

Hair: recensione del film

2886-Central Park-The Ramble

Hair è un film drammatico musicale statunitense del 1979, diretto da Miloš Forman.

Trama

Claude è un giovane campagnolo statunitense dell'Oklahoma, volontario alle armi per la guerra del Vietnam. Trasferitosi a New York pochi giorni prima della partenza, si imbatte a Central Park in un gruppo di Hippies, composto da Berger, Jeannie, Hud e Woof. Innamoratosi con uno sguardo della bella Sheila, figlia di genitori ricchi ed altezzosi, viene aiutato dal nuovo gruppo di amici a conquistarla.
Sotto la guida di Berger, Claude si avvicinerà al mondo degli stupefacenti e al valore della libertà assoluta. Tra viaggi onirici e l'accrescere del senso di amicizia, il giovane si avvia al campo di addestramento, lasciando alle spalle un mondo per lui nuovo ed affascinante.
Gli amici, decisi a fare incontrare per un'ultima volta Sheila e Claude, si dirigono verso il campo, e Berger si sostituisce all'amico per consentirgli di rimanere qualche ora con la ragazza che ama. In questo breve lasso di tempo, il campo viene evacuato ed i soldati trasportati a bordo di un aereo per il Vietnam. Il pacifista Berger si trova così suo malgrado a dover combattere per una guerra in cui non crede, mentre il giovane Claude riesce ad ottenere la libertà. Berger risulterà una delle innumerevoli vittime del conflitto.

Curiosità sul film

Il film è basato sull'omonimo musical di Broadway, scritto e diretto dagli sceneggiatori e compositori Gerome Ragni e James Rado.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Photo credit Ingfbruno (Own work) [CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons

Maltempo: allagamenti a Milano e problemi in tutta la Lombardia


Ormai è consuetudine che in Italia bastano quattro gocce d'acqua per causare problemi e danni, sperando che non ci siano ennesime sciagure da raccontare. Stavolta la zona colpita è la Lombardia, dove sono segnalate diverse esondazioni, tra cui quella del fiume Seveso. Stamattina diverse zone di Milano erano allagate, soprattutto il quartiere Niguarda, dove si sono raggiunti anche i 20 cm d'acqua. Altra zona pesantemente colpita dal nubifragio è la Brianza, dove molti automobilisti sono rimasti bloccati nei vari sottopassaggi e alcune abitazioni sono state invase dall'acqua.

La situazione resta critica anche nelle prossime ore e si temono ancora forti precipitazioni.



Allagamenti in Brianza

 
 


Video credit ErikaCamanzo caricato su YouReporter


Milano: viale Zara allagato



Video credit xela_2 caricato su YouReporter

I pellegrini del mondo di Percy Bysshe Shelley


I pellegrini del mondo

Tu Stella dimmi, che ali di luce
ti sospingono rapida a un volo di fiamma,
dentro quale caverna della notte
si chiuderanno ora le tue piume?
E tu Luna che vai, pallida e grigia
pellegrina del Cielo, per vie senza riparo,
in quali abissi del giorno e della notte
stai ora ricercando il tuo riposo?
Vento ormai stanco, che passi vagabondo
come l'ospite esule del mondo,
possiedi ancora un tuo nido segreto
in vetta a un albero, in mezzo alle onde?

Percy Bysshe Shelley

Perù: ricercatori scoprono una nuova sezione del sentiero Inca per Machu Picchu

Peru Machu Picchu Sunrise

Articolo da Global Voices

Machu Picchu sarà anche una antica città, ma c'è ancora molto da scoprire. E’ stata portata alla luce una nuova sezione del sentiero Inca (Inca Trail), la vasta rete di di percorsi costruita dall'impero Inca, alcuni dei quali, molto famosi, che conducono a Machu Picchu [it], nell'odierna Cusco (Perù). Il sentiero conduce da Wayraqtambo (Wind Inn), dietro Machu Picchu, fino a un punto panoramico che offre scorci unici dell’ llaqta (villaggio) Inca.

La Direzione Decentrata per la Cultura di Cusco annuncia così la scoperta sul suo sito web, che è stata condivisa [es, come tutti i link seguenti] dal sito Cusco 2.0:

L'incredibile sentiero scoperto è lungo circa 1 km e mezzo, con un'ampiezza tra il metro e 20 e il metro e 40, e varia seguendo la topografia del terreno. Non si può ancora ammirare perché esso coperto da vegetazione ma, grazie alla squadra di ricercatori del parco di Machu Picchu, alcuni tratti sono ora liberi da alberi e sterpaglia, mostrando così mura di contenimento costruite dagli Inca alte fino a 3 metri. 

Nel frattempo, il sito Mystery Planet riporta:

Oggi, solo il 25% della rete di strade Inca è visibile. Il resto è stato distrutto molto tempo fa dai conquistatori o, in tempi recenti, da moderne costruzioni. I ricercatori, comunque, hanno annunciato la recente scoperta di una nuova sezione del percorso [...] situato alle spalle di Machu Picchu, tra i siti archeologici di Wiñay Huayna e Intipata.

Il giornale La Nación fornisce ulteriori dettagli:



Il sentiero Inca (Qhapaq Ñan, nella lingua indigena) è una rete di strade di circa 40.000 km che collegava Perù, Cile, Colombia, Ecuador, Argentina e Bolivia, la cui costruzione terminò durante l'impero Inca, e la cui maggior estensione si trova in Perù.
Diversi governi della regione hanno chiesto, insieme con l'ONU, di dichiarare il sentiero Inca Patrimonio Mondiale dell'Umanità.


Continua la lettura su Global Voices

Fonte: Global Voices


Autore: scritto da Gabriela Garcia Calderon Orbe · tradotto da Martina Aita   

Licenza: Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.


Articolo tratto interamente da
Global Voices

Photo credit Allard Schmidt [Public domain, GFDL or CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons


È morto Ciro Esposito, il tifoso napoletano ferito prima della finale di Coppa Italia

 

Articolo da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Mercoledì 25 giugno 2014

Non ce l'ha fatta Ciro Esposito, il ventisettenne tifoso napoletano ferito da un colpo d'arma da fuoco la sera di sabato 3 maggio durante gli scontri tra ultras avvenuti al di fuori dello Stadio Olimpico di Roma, che hanno preceduto la partita di calcio tra Fiorentina e Napoli, gara valida come finale di Coppa Italia. Il giovane è deceduto in mattinata al Policlinico "Gemelli" per un'insufficienza multiorganica.

Il comunicato ufficiale sul decesso di Esposito, le cui condizioni si erano improvvisamente aggravate nella giornata di ieri (tanto che alcune fonti d'informazione nel pomeriggio avevano già diffuso erroneamente la notizia della morte), è stato diramato alle ore 7 dal Prof. Antonelli, che ha anche rivolto un messaggio di condoglianze alla famiglia.

Per la morte di Ciro Esposito, il sindaco di Napoli ha proclamato il lutto cittadino. La Procura di Roma ha invece disposto l'autopsia sul corpo dello sfortunato tifoso, per la morte del quale è già da oltre un mese a mezzo agli arresti il presunto responsabile, un ultras romanista, per cui ora si prospetta l'accusa di omicidio volontario.

La famiglia di Esposito ha chiesto provvedimenti drastici nei confronti di coloro che in quella maledetta sera del 3 maggio si sia macchiato di errori ed omissioni. Lo zio del tifoso ha invece invocato la calma rivolgendosi ai tifosi affinché non sfoghino la propria rabbia nella violenza in nome di suo nipote.

Fonte: Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Autori: vari

Licenza: Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 2.5 Generic License.

Articolo tratto interamente da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Citazione del giorno


"Chi controlla il passato controlla il futuro... Chi controlla il presente controlla il passato."

George Orwell
 
 

lunedì 23 giugno 2014

Verrà un giorno...


"Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo... l'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo."

Giordano Bruno

 
Post originale pubblicato il 19 febbraio 2013

Cape Washington (Antartide)


4K Travel : Cape Washington - antarctica (황제펭귄) from Wanho Lim on Vimeo.


Photo e video credit caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



Paesaggi montani in bianco e nero


Mountain Glimpses from Wildglimpses on Vimeo.

Photo e video credit caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


sabato 21 giugno 2014

Scegli il tuo film preferito


Molti film sono legati alla stagione estiva e oggi pubblico una lista con alcuni titoli.

Invito tutti gli amici a scegliere i vostri preferiti e mi raccomando di condividere questo post nei vostri blog e profili. 



Aspettando Godot: recensione teatrale

Poster for drama performance of "Waiting for Godot"

Aspettando Godot (in francese "En Attendant Godot", in inglese "Waiting for Godot") è la più famosa opera teatrale di Samuel Beckett.

Trama

Vladimiro (chiamato anche Didi) ed Estragone (chiamato anche Gogo) stanno aspettando su una desolata strada di campagna un certo "Signor Godot". Non vi è nulla sulla scena, solo un albero dietro ai due personaggi che regola la concezione temporale attraverso la caduta delle foglie che indica il passare dei giorni. Ma Godot non appare mai sulla scena, e nulla si sa sul suo conto. Egli si limita a mandare un ragazzo dai due vagabondi, il quale dirà ai due protagonisti che Godot "oggi non verrà, ma verrà domani".

I due uomini, vestiti come barboni, si lamentano continuamente del freddo, della fame e del loro stato esistenziale; litigano, pensano di separarsi (anche di suicidarsi) ma alla fine restano l'uno dipendente dall'altro. Ed è proprio attraverso i loro discorsi sconnessi e superficiali, inerenti argomenti futili e banali, che emerge il nonsenso della vita umana.

A un certo punto del dramma, arrivano altri due personaggi: Pozzo e Lucky. Pozzo, che si definisce il proprietario della terra sulla quale Vladimiro ed Estragone stanno, è un uomo crudele e al tempo stesso "pietoso", tratta il suo servo Lucky come una bestia, tenendolo al guinzaglio con una lunga corda. Pozzo è il padrone e Lucky il servo e la corda che li unisce indica un legame reciproco apparentemente inscindibile. I due nuovi personaggi successivamente escono di scena. Didi e Gogo, dopo aver avuto l'incontro con il ragazzo "messaggero di Godot", rimangono fermi mentre si dicono "Well? Shall we go?" (E ora? Possiamo andare?) - "Yes, let's go" (Sì, andiamo), e l'indicazione scenica dice ironicamente "They do not move" (Non si muovono). Il linguaggio non riproduce più la realizzazione della volontà individuale. Non esiste più legame fra parola e azione, fra il linguaggio e la storia che dovrebbe esprimere, comunicare e attivare. Il linguaggio ha smesso di significare e acquista ruolo primario, a sé, autoriflessivo, narcisistico.

Il secondo atto differisce solo in apparenza dal primo: Vladimiro ed Estragone sono di nuovo nello stesso posto della sera precedente. Continuano a parlare (a volte con "non senso" a volte utilizzando luoghi comuni, detti popolari, anche con effetti comici). Ritornano in scena Pozzo, che è diventato cieco, e Lucky, che ora è muto ma con una differenza, ora la corda che li unisce è più corta ad indicare la soffocante simbiosi dei due. Escono di scena. Rientra il ragazzo che dice che anche oggi il Signor Godot non verrà. Esce. E Vladimiro ed Estragone rimangono lì mentre dicono "Well? Shall we go?" - "Yes, let's go". E l'indicazione scenica che mette fine al dramma dice "They do not move."

Curiosità
Nella cultura popolare Aspettando Godot è divenuto sinonimo di una situazione (spesso esistenziale) in cui si aspetta un avvenimento che dà l'apparenza di essere imminente, ma che nella realtà non accade mai e che di solito chi l'attende non fa nulla affinché questo si realizzi.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Photo credit Fewskulchor (Own work) [GFDL or CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons

Proverbio del giorno

 
Il cammino non è lungo se si ama la persona che si va a trovare.

Proverbio africano
 
 

The Freak Fandango Orchestra - Mundo caníbal

Oggi vi presento un brano tratto dal nuovo album della band The Freak Fandango Orchestra. L'intera raccolta di canzoni è stata finanziata attraverso una campagna di crowd-funding e rilasciata con licenza Creative Commons.

Credits:

Sito web: http://www.freakfandango.es

Blog: http://freakfandango.jamendo.net

https://www.facebook.com/freakfandango

http://www.youtube.com/freakfandango

https://twitter.com/freakfandango





Video credit Freak Fandango caricato su YouTube - licenza: Creative Commons 


venerdì 20 giugno 2014

La morte dei piccoli borghi


Articolo da Altrenotizie.org

Ci sono in Italia 5000 piccoli borghi al di sotto dei 5000 abitanti. Di questi, due terzi sono collocati lungo la dorsale appenninica e c'è chi ha scelto di viverci. Chi perché ci è nato, chi perché era emigrato e dopo anni è tornato a casa, chi perché ha scelto di allontanarsi da città sempre più congestionate, sovraffollate e invivibili. Questi borghi stanno scomparendo, sotto i colpi di una “modernizzazione”, di uno “sviluppo” che va in una direzione imposta e non condivisa.

A colpi successivi, governi ed enti locali li stanno spopolando, forzando la migrazione verso le squallide periferie delle grandi città. Progressivamente nel tempo, si delocalizza la scuola che c'era nel piccolo borgo, un'altra volta si chiude l'ospedale che serviva 10 o 20 di questi piccoli centri, e la carenza di servizi forza gli abitanti a migrare verso le grandi aree urbane.

E' un piano studiato a tavolino di spopolamento delle zone interne dell'Appenino, soprattutto quello centrale e meridionale, che rischia di sconvolgere la stessa geografia dell'Italia. Spostare sì, ma a quale scopo?

Anche se il mondo della politica non lo dice, appare fin troppo chiara una scientifica pianificazione di una nuova riorganizzazione del territorio della penisola. Le aree interne, secondo le intenzioni di chi ha governato e governa, trasversalmente all'arco costituzionale, vanno riusate a nuovi scopi non abitativi.

Così, dopo la Basilicata, è il turno dell'Irpinia di essere al centro di una nuova campagna di trivellazioni petrolifere nelle valli e sulle montagne. Pazienza se si va ad insistere su una zona dove si preleva acqua che va a dissetare un bacino di sei milioni di persone, il 10% degli italiani.

Contemporaneamente, dalle Marche e dall'alto Lazio fino alla stessa Irpinia, è tutto un fiorire di progetti di centrali elettriche, il più delle volte a gas, o ad incenerimento di rifiuti prodotti altrove, che vanno poi allacciate alla rete elettrica nazionale mediante elettrodotti ad alta tensione che sconvolgono il territorio, distruggono ed eliminano aree destinate all'agricoltura o all'allevamento, portano inquinamento elettromagnetico elevato in borghi medievali di 2000 abitanti, che fino a ieri non sapevano neanche cosa fosse l'inquinamento.

Ancora, come se non bastasse, i territori diventano destinatari di progetti di smaltimento dei rifiuti delle grandi città, dalle discariche, fino alle piattaforme per far sparire dalla vista i rifiuti industriali pericolosi.

Continua la lettura su Altrenotizie.org


Fonte: Altrenotizie.org


Autore:
Alessandro Iacuelli

Licenza: Creative Commons (non specificata la versione)


Articolo tratto interamente da Altrenotizie.org


La vera bellezza



"In verità non c'è bellezza più autentica della saggezza che troviamo ed amiamo in qualche individuo, prescindendo dal suo volto che può essere brutto e, non guardando affatto alla sua apparenza, ricerchiamo la sua bellezza interiore."

Plotino
 
 

Vi segnalo (post interessanti da altri blog)


Oggi vi consiglio:

Adriano e Antinoo prima parte tratto da Queer as Blog

Una storia d'amore nell'antica Roma.

Consigli tratto da I diari dello scooter

Leggete cosa ha detto un noto dirigente.

Internet lento tratto da Salvatore Aranzulla blog

Alcuni consigli utili.


Citazione del giorno


"Abbiamo due vite: la seconda inizia quando ci rendiamo conto di averne solo una."

Confucio
 
 

19 giugno 1996 – La Versilia viene devastata da un'alluvione

 
Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

L'alluvione della Versilia è stata causata da un fenomeno temporalesco particolarmente violento, nel passaggio tra primavera e estate, che colpì la zona della Versilia in Toscana il 19 giugno 1996.

Il mattino del 19 giugno 1996 il cielo della Versilia era terso: le previsioni davano infatti cielo sereno o poco nuvoloso. In realtà si stava formando sulle creste delle Alpi Apuane uno scontro di aria fredda, proveniente dal Nord Italia, con aria calda umida proveniente dalla costa, verificandosi così una rapidissima evoluzione meteorologica, con la creazione di un'apparentemente modesta cella temporalesca (alta però 12 km e larga circa la metà), anche se molto carica di precipitazioni piovose (temporale convettivo). Violentissimi nubifragi tuttavia si scatenarono a partire dal primo mattino sulle Alpi Apuane interessando tutto l’alto bacino dei torrenti Serra e Vezza (questi ultimi confluenti in un unico corso d’acqua a Seravezza, il Versilia) sullo spartiacque occidentale, e tutta la parte alta del bacino del torrente Turrite di Gallicano sullo spartiacque orientale. Le precipitazioni interessarono anche parte del bacino del fiume Camaiore. Tutto questo mentre sulla piana della Versilia cadevano soltanto poche gocce di pioggia. In poco tempo le straordinarie precipitazioni (con punte di oltre 150 mm in un’ora sull’alto bacino del Vezza) causarono svariati smottamenti, e i corsi d’acqua si ingrossarono rapidamente. A fronte di una breve pausa, avvenuta in tarda mattinata, le piogge ripresero a cadere ancora più intensamente nell’arco della giornata che va da mezzogiorno sino al primo pomeriggio, per poi scatenarsi il diluvio. Piogge copiosissime scossero le montagne e i valloni nei pressi del paese di Cardoso dove vari torrenti minori danno origine, presso l’abitato, al torrente Vezza.
Intanto in pianura nessuno poteva lontanamente prevedere quanto stava accadendo: nella zona di Pietrasanta, presso il breve tratto di pianura del fiume Versilia erano caduti appena 5–10 mm di pioggia. Si attivò la protezione civile premurandosi, verso le 14:00, di controllare i valori pluviometrici sulle Alpi Apuane scoprendo che uno degli idrometri presso il centro di Pomezzana nell’alta valle del torrente Vezza, registrava un valore cumulativo di precipitazioni da record, con 440 mm in appena 8 ore e una punta massima di 157 mm in un’ora. Nel timore che si potesse verificare qualche onda di piena improvvisa, vennero subito controllati i livelli dei fiumi, soprattutto il Versilia che ad una prima osservazione risultò essere, dopo la grossa onda di piena del mattino, ingannevolmente in calo.

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giovedì 19 giugno 2014

Perseidi


Perseid Nights from Mark 'Indy' Kochte on Vimeo.

Photo e video credit Mark 'Indy' Kochte caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



Lucciole


Fireflies, Summer 2011 from Michael Roman on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



Bastimento in viaggio di Dino Campana


Bastimento in viaggio

L'albero oscilla a tocchi nel silenzio.
Una tenue luce bianca e verde cade dall'albero.
Il cielo limpido all'orizzonte, carico verde e dorato dopo la burrasca.
Il quadro bianco della lanterna in alto
illumina il segreto notturno: dalla finestra
le corde dall'alto a triangolo d'oro
e un globo bianco di fumo
che non esiste, come musica
sopra del cerchio coi tocchi dell'acqua in sordina.

Dino Campana

Immagine del giorno

Guardando gli orizzonti

Guardando gli orizzonti

Photo credit cavaliereoscurodelweb caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

Voglio ricordare i profili sociali di questo blog

Queste sono le pagine sociali del blog in diversi servizi web. Trovate Web sul blog ai seguenti link (cliccate su per accedere):









Se vi piace questo blog aiutatelo a crescere, diffondete anche ai vostri amici i miei link. Grazie a tutti per la vostra fiducia.

lunedì 16 giugno 2014

Proverbio del giorno


Con i se e con i ma la storia non si fa.
 
 

Comunicato da WWF Italia

Comunicato da WWF Italia

venerdì 13 giugno 2014

Tempo


Time from James Hollins on Vimeo.

Photo e video credit James Hollins caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Post originale pubblicato il 30 gennaio 2014

Cieli stellati


Interstellar - (RE-EDIT) from Stephen Hancock on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Citazione del giorno


"Quante strade deve percorrere un uomo, prima che lo si possa chiamare uomo?"

Bob Dylan

Problemi alla rete in Italia




In molte zone d'Italia si segnalano problemi di navigazione da fisso e da mobile. I maggiori disagi si riscontrano con i provider Fastweb e Infostrada, inoltre molti siti sono irraggiungibili.

Al momento non si conoscono le cause del blocco e inoltre si nota un rallentamento generale anche con altri provider.


Aggiornamento ore 16.30

La connessione sta tornando alla normalità, ma rimangono misteriose le cause.

mercoledì 11 giugno 2014

Comunicazione di servizio per i mesi estivi


I mesi estivi portano in dote belle giornate e un po' di caldo, sicuramente c'è molta voglia d'aria aperta e noterete anche molti cali di visite nei blog.

Voglio avvisare gli amici e lettori di questo spazio, che nel periodo estivo possono esserci alcuni giorni di pausa senza comunicazione.

Quindi se noterete la mia assenza per qualche giorno, sarà dovuta alla premessa fatta in questo post.

Auguro a tutti una buona estate.



Noi siamo convinti...



"Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita."

Enrico Berlinguer
 
 

Sensazione di Arthur Rimbaud



Sensazione

Le sere blu d'estate,andrò per i sentieri
graffiato dagli steli,sfiorando l'erba nuova:
ne sentirò freschezza,assorto nel mistero.
Farò che sulla testa scoperta il vento piova.
Io non avrò pensieri,tacendo nel profondo:
ma l'infinito amore l'anima mia avrà colmato,
e me ne andrò lontano,lontano e vagabondo,
guardando la Natura,come un innamorato.


Arthur Rimbaud


martedì 10 giugno 2014

Genuino Clandestino

Presentazione ufficiale del documentario:

Decine di coltivatori, allevatori, pastori e artigiani si uniscono nell’attacco alle logiche economiche e alle regole di mercato cucite sull’agroindustria, per difendere la libera lavorazione dei prodotti, l’agricoltura contadina, l’immenso patrimonio di saperi e sapori della terra.
Da questa rete nasce la campagna “Genuino Clandestino”, con donne e uomini da ogni parte d’Italia che si autorganizzano in nuove forme di resistenza contadina.
Mentre la burocrazia bandisce dal mercato migliaia di piccoli produttori, il consumatore continua a subire, spesso inconsapevolmente, modelli di produzione del tutto inadeguati a garantire genuinità ed affidabilità dei cibi.


Credits:

Documentario prodotto da InsuTv

Regia: Nicola Angrisano

Link utili:

Per maggiori informazioni: http://genuinoclandestino.noblogs.org/

Per acquistare il dvd, per organizzare presentazioni ed eventi correlati al film e alla rete contadina:
genuino@insutv.it


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.



Genuino Clandestino from Nicola Angrisano on Vimeo.

Video credit Nicola Angrisano caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Ognuno ha la propria storia



"Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere, mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io. Ognuno ha la propria storia. E solo allora mi potrai giudicare."

Luigi Pirandello
 
 

Proverbio del giorno


A far castelli in aria tutti siamo buoni.
 
 

10 giugno 1924 - Giacomo Matteotti viene assassinato dai fascisti


Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il 10 giugno 1924 intorno alle ore 16.15 Matteotti uscì di casa a piedi per dirigersi verso Montecitorio decidendo di percorrere il lungotevere Arnaldo da Brescia (per poi tagliare verso Montecitorio), piuttosto che incamminarsi lungo la via Flaminia per poi raggiungere il Corso attraverso gli archi di Porta del Popolo. Qui, secondo le testimonianze dei due ragazzini presenti all'evento, era ferma un'auto con a bordo alcuni individui, poi in seguito identificati come i membri della polizia politica: Amerigo Dumini, Albino Volpi, Giuseppe Viola, Augusto Malacria e Amleto Poveromo.
Due degli aggressori appena si accorsero del parlamentare social-unitario gli balzarono addosso. Ciononostante Matteotti riuscì a divincolarsi buttandone uno a terra e rendendo necessario l'intervento di un terzo che lo stordì colpendolo al volto con un pugno. Gli altri due intervennero per caricarlo in macchina. In seguito i due ragazzini identificarono anche la vettura, da altri testimoni descritta semplicemente come "un'automobile, nera, elegante, chiusa", per una Lancia Kappa. I due ragazzini, avvicinatisi al veicolo, furono allontanati rudemente, poi la macchina ripartì ad alta velocità.
Nel frattempo all'interno della vettura scoppiò una rissa furibonda e dall'abitacolo della vettura Matteotti riuscì a gettare fuori il suo tesserino da parlamentare che fu ritrovato da due contadini presso il Ponte del Risorgimento. Non riuscendo a tenerlo fermo Giuseppe Viola, dopo qualche tempo, estrasse un coltello e colpì Matteotti sotto l'ascella e al torace uccidendolo dopo un'agonia di diverse ore. Per sbarazzarsi del corpo i cinque girovagarono per la campagna romana, fino a raggiungere verso sera la Macchia della Quartarella, un bosco nel comune di Riano a 25 km da Roma. Qui, servendosi del cric dell'auto, seppellirono il cadavere piegato in due. Poi ritornarono a Roma dove lasciarono la vettura in un garage privato. Subito informarono Filippelli e De Bono degli avvenimenti e poi si allontanarono cercando di nascondersi.

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lunedì 9 giugno 2014

Storie di recupero di frutta e verdura


Articolo da AMISnet

Il 30% della frutta e verdura prodotta in Occidente viene scartata per questioni estetiche. In Portogallo la Cooperativa “Fruta Feia” compra questi ortaggi ai produttori e li rivende ai suoi soci. Un’esperienza virtuosa di lotta agli sprechi alimentari.

“I consumatori di tutto il mondo possono insomma decidere quale modello agricolo sostenere, a partire dalla spesa quotidiana. Il risultato sarà globale”. Davide Ciccarese, I semi e la terra

Lisbona è circondata dalla campagna. Qui piccoli e medi produttori producono frutta e verdura di ogni genere. Circa un terzo di questi ortaggi è scartato perchè “brutto”: cetrioli troppo grandi, mele troppo piccole, carote storte, frutti macchiati da grandine o pioggia. Questi prodotti vengono acquistati dalla Cooperativa Fruta Feia a circa la metà del prezzo di vendita e rivenduti ai soci allo stesso prezzo, in spazi pubblici offerti da associazioni che sostengono il progetto.
In Italia un progetto di recupero della frutta è nato da pochi mesi a Roma, si chiama  Frutta Urbana. Frutta Urbana ha iniziato a fare una mappa di tutti gli alberi e i frutteti esistenti in città e l’ha messa a disposizione dei cittadini. Si tratta di verde pubblico, esistente nei parchi o lungo le strade, alberi i cui frutti nessuno fino ad oggi ha raccolto. L’obiettivo è quello di organizzare una raccolta e una distribuzione gratuita alle mense sociali e ai banchi alimentari della frutta fresca, ma anche quello di far capire l’importanza della presenza degli alberi in città.
Secondo le ricerche della Fao, ogni cittadino spreca circa ottanta chili di cibo perfettamente commestibile all’anno, cifra che aumenta sino ad arrivare a 180 chili di spreco pro capite se si considera l’intera filiera, dalla semina al consumo finale. Lo spreco che avviene nei campi, dovuto cioè alla mancata raccolta, rappresenta una buona fetta degli sprechi. Nel 2010 in Italia sono stati quindici milioni di quintali i prodotti agricoli perfettamente commestibili andati persi.

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Intervento audio su AMISnet

Fonte: AMISnet


Autore: redazione AMISnet


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Articolo tratto interamente da AMISnet

Citazione del giorno


"La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia."

Mahatma Gandhi
 
 

Sicilia in tour


Italy, views of Sicily from Samuel Magal on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Viaggio nella foresta Amazzonica


Amazonas Teil 2 | gwegner.de from gwegner.de on Vimeo.


Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Egitto: una blogger è in carcere per aver manifestato pacificamente

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Articolo da Osservatorio Iraq

Una blogger di 28 anni, avvocata ed attivista per i diritti umani, è in carcere per aver manifestato pacificamente. Un caso emblematico della repressione del dissenso che avanza a grandi passi nel "nuovo" Egitto del Generale Al-Sisi.


E' una domenica soleggiata quella dell'8 giugno e fin dal mattino i fuochi d'artificio partono con il loro solito scoppiettìo che da una settimana a questa parte assorda il centro città del Cairo. Le strade sono semi-deserte, in balìa dei gatti che assuefatti ai rumori si aggirano indisturbati a frugare nei cumuli di sporcizia accatastati sui marciapiedi.
Eppure è un giorno di festa nazionale. Si celebra la presa di potere ufficiale del Comandante in Capo delle Forze Armate Abdel Fattah Al Sisi, il nuovo presidente egiziano eletto con una percentuale bulgara del 97% alle scorse elezioni del 26 e 27 maggio. 
I botti sembrano un richiamo all'assembramento e vengono scanditi come i rintocchi delle campane di una chiesa. Verso il pomeriggio una discreta folla munita di bandierine egiziane si raduna a Tahrir per i festeggiamenti.
Quella che una volta era la piazza simbolo della rivoluzione egiziana è oggi circondata da carri armati, filo spinato e metal detector. Due Apache ronzano intorno a un centinaio di persone che mostrano magliette e ritratti in tutte le salse dell'ex-Generale.
Nel buio delle prigioni egiziane, invece, molta è la gente che non ha voglia di festeggiare. Nei soli ultimi 10 mesi gli arresti hanno raggiunto un picco di quasi 25.000 persone, almeno 2.000 sono morte negli scontri e le torture della polizia continuano impunite. 
Il clima è pesante. Uno stato di polizia in cui anche postare una frase su Facebook contro il regime può costare caro, così come una parola di troppo scambiata con uno sconosciuto in un caffè o partecipare ad una manifestazione pacifica.
La minaccia del “terrore” e delle "derive islamiste", seppur reale e presente, è la cartina tornasole per raggruppare il dissenso sotto il comune denominatore di “nemici della nazione” e falciare ogni voce critica fuori dal coro. 
Una di queste voci è quella di Mahienour El Massry, probabilmente tra le più potenti perché seguite da azioni concrete nel quotidiano e, per questo, considerate tra le più pericolose.
Mahienour è una ragazza di 28 anni e non sta né dalla parte dei Fratelli Musulmani, né dalla parte dell'esercito. Fa parte di quel “grigio” che non rientra nelle macro-categorie di polarizzazione che stanno dilaniando il paese, ma rappresenta piuttosto quella fascia di ragazzi tra i 15 e 35 anni che si batte per unire la società sotto auspici ugualitari.
Prima di tutto “pane, libertà e giustizia sociale”, il grido che nel 2011 tuonava nelle piazze egiziane, è un'esigenza sentita oggi da gran parte della popolazione, a maggior ragione della sempre più profonda crisi economica, a prescindere dal colore politico.
E' stata lei una delle principali organizzatrici delle manifestazioni che chiedevano giustizia per Khaled Said, un ragazzo brutalmente picchiato a morte senza reale motivo dalla polizia di Alessandria esattamente quattro anni fa, risvegliando quell'attenzione pubblica che l'avrebbe poi fatto diventare il mito fondante della rivoluzione. 
Il 20 maggio Mahienour è stata condannata insieme ad altri otto attivisti a due anni di prigione e ad una multa di 8.000 euro per aver organizzato una manifestazione proprio in memoria di Khaled Said di fronte alla Corte di Alessandria lo scorso 2 dicembre, il giorno del processo ai due ufficiali responsabili della morte del ragazzo, prosciolti poi dalle accuse. 
 
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Fonte: Osservatorio Iraq


Autore: Costanza Spocci

Licenza: Copyleft


Articolo tratto interamente da Osservatorio Iraq

Photo credit Lilian Wagdy caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons