domenica 16 marzo 2014

Neutralità della rete a rischio


Articolo da Valigia Blu


Attualmente nella Commissione Europea è in corso il dibattito e le votazioni sul regolamento Telecom (Connected Continent: proposta per un mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche e per raggiungere un continente connesso). Si tratta di ridefinire le regole riguardanti le telecomunicazioni, al fine di creare un mercato digitale unico per l’Europa, eliminando le disparità normative e così favorendo la crescita economica. Queste regole ovviamente vanno a toccare numerosi aspetti, in particolare ampliando quanto già stabilito dagli articoli 20 e 21 della direttiva 2009/136/CE, tra i quali la neutralità della rete è solo uno di essi, anche se di sicuro il più controverso, come dimostra l’elevato numero di emendamenti che su di essa si concentrano. A conferma della complessità della materia, la Commissione ITRE ha più volte rinviato il voto. Sulla neutralità della rete, infatti, si è concentrata l’attenzione dell’industria, che cerca di ottenere norme a suo vantaggio. La Commissione sembra in un certo senso aperta a recepire le istanze delle aziende. Invece, il Parlamento europeo, al quale spetta l’ultima parola, più volte in varie risoluzioni non vincolanti ha votato a favore della neutralità della rete, ed è quindi un sostenitore dei benefici sociali ed economici di un Internet libero ed aperto. In tale prospettiva appare sintomatico che la proposta di revisione delle norme in materia, lanciata nel 2010 dal Commissario Kroes, venga portata in Commissione proprio nell’imminenza delle elezioni europee, quando i parlamentari saranno distratti a causa delle loro campagne elettorali. Inoltre, nel pacchetto telecom sono state inserite ulteriori misure per il roaming, che già in passato è stato oggetto di regolamentazione al fine di porre termine agli eccessi degli operatori di telefonia. Tali misure si sono dimostrate molto popolari, da cui l’inserimento nel pacchetto telecom potrebbe risultare un ulteriore “distrazione” per i parlamentari (che potranno spendere in campagna elettorale la notizia che fa presa sui turisti), per poter ottenere il risultato sulla neutralità delle rete. Il punto è che, al di là delle parole spese dai membri della Commissione a sostenere energicamente la neutralità della rete, la soluzione che sta prendendo forma appare una soluzione di compromesso, nonostante il pacchetto normativo sia stato migliorato rispetto alla prima bozza.

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Fonte: Valigia Blu

Autore: Bruno Saetta


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Articolo tratto interamente da Valigia Blu


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