giovedì 25 luglio 2013

Pausa estiva


 

Cari amici e lettori di questo blog, comunico che questo spazio osserverà un breve periodo di vacanza.

I commenti saranno pubblicati al mio ritorno e colgo l'occasione per augurarvi un sereno agosto.



Citazione del giorno


 
"La cosa più difficile al mondo è dire pensandoci quello che tutti dicono senza pensare."

Émile-Auguste Chartier
 
 

Deraglia treno a Santiago de Compostela: 78 morti e oltre 140 feriti

Tragedia en Santiago de Compostela (c)

Articolo da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

25 luglio 2013

Un treno della compagnia Alvia partito da Madrid e diretto a Ferrol è deragliato ieri sera intorno alle 20.40 nei pressi di Santiago de Compostela, in Galizia, nel nord-ovest della Spagna. Il bilancio, tuttora provvisorio, è drammatico: 77 vittime e oltre 130 feriti (di cui una ventina versano in condizioni critiche, e 4 di questi in stato di coma). Si tratta del più grave incidente ferroviario avvenuto in Spagna negli ultimi 40 anni.

Le cause della sciagura sono ancora da accertare, ma pare siano da addebitare all'alta velocità, che avrebbe provocato l'uscita dai binari in una curva considerata pericolosa. Pare infatti che il treno viaggiasse a circa 180-190 km orari (velocità confermata anche da uno dei macchinisti, rimasto illeso), in un tratto, inaugurato nel dicembre di 2 anni fa, in cui la velocità consentita è di 80 km all'ora.

Sul treno viaggiavano 218 persone. Tra queste, vi erano molte comitive di turisti dirette a Santiago de Compostela in occasione della festa di San Giacomo.

I testimoni della sciagura hanno detto di aver udito un forte boato, tanto che si è pensato anche all'ipotesi di un attentato (ipotesi subito scartata). Dopo il deragliamento, alcuni vagoni hanno preso fuoco; pare anche un vagone sia volato a cinque metri di altezza.

I soccorritori hanno estratto dalle lamiere 73 corpi. Cinque persone sono invece decedute dopo il ricovero in ospedale.

Dei due macchinisti, uno soltanto è rimasto ferito. Il macchinista rimasto illeso ha dichiarato: "Spero che non ci siano morti. Li avrei sulla coscienza".

Il governo della Galizia ha proclamato sette giorni di lutto, in seguito dei quali anche la festa di San Giacomo è stata sospesa.

Condoglianze per la sciagura sono state espresse anche da Papa Francesco da Rio de Janeiro, dove si trova in occasione della Festa della gioventù.


Fonte: Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Autori: vari

Licenza: Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 2.5 Generic License.

Articolo tratto interamente da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Photo credit Contando Estrelas from Vigo, España / Spain (Tragedia en Santiago de Compostela) [CC-BY-2.0], attraverso Wikimedia Commons

Gatto che giochi per via di Fernando Pessoa


Gatto che giochi per via

Gatto che giochi per via
come se fosse il tuo letto,
invidio la sorte che è tua,
ché neppur sorte si chiama.

Buon servo di leggi fatali
che reggono i sassi e le genti,
hai istinti generali,
senti solo quel che senti;

sei felice perché sei come sei,
il tuo nulla è tutto tuo.
Io mi vedo e non mi ho,
mi conosco, e non sono io.


Fernando Pessoa

Natura in HD


Nature in 4K: An Evosia Showreel from Henry Jun Wah Lee / Evosia on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

mercoledì 24 luglio 2013

Proverbio del giorno

 
Non occorre esser pittori per provarne di tutti i colori.

 

Voglio ricordare i profili sociali di questo blog

Queste sono le pagine sociali del blog in diversi servizi web. Trovate Web sul blog ai seguenti link (cliccate su per accedere):









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lunedì 22 luglio 2013

L'albatro di Charles Baudelaire

L'Albatro

Spesso per divertirsi, gli uomini d’equipaggio
catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari
che seguono indolenti compagni di viaggio,
lo scorrere della nave sugli abissi terribili.

Non appena deposti dai marinai sulle plance,
questi principi dell’aria, maldestri e vergognosi
lasciano cadere le grandi ali bianche
come remi trascinati pietosamente ai fianchi.

Com’è goffo e molle il viaggiatore alato,
Lui, così elegante, com’è comico e brutto!
Uno con la pipa gli stuzzica il becco
l’altro mima zoppicando l’infelice che volava!

Al principe delle nuvole è simile il Poeta
che vive nella tempesta e non si cura dell’arciere;
esiliato sulla terra tra badanai di cacciatori
le sue ali di gigante gl’impediscono di andare

Charles Baudelaire

 


Citazione del giorno

 
"Non importa quello che stai guardando ma quello che riesci a vedere."

Henry David Thoreau
 
 

Vi segnalo (post interessanti da altri blog)


Oggi vi consiglio:

Cécile Kyenge e il peso delle parole tratto da Marginalia

Invito a leggere questo post molto attuale.

Il veleno nel piatto - I rischi mortali nascosti in quello che mangiamo tratto eliotropo

I veleni nascosti.

FileCleaner, pulire Windows controllando in real time i file temporanei tratto da Geekissimo

Ottima alternativa a CCleaner.




sabato 20 luglio 2013

Sii acqua, amico mio

Bruce Lee Stencil

"Non essere un'unica forma, adattala e costruiscila su te stesso e lasciala crescere: sii come l'acqua. Libera la tua mente, sii informe, senza limiti come l'acqua. Se metti l'acqua in una tazza, lei diventa una tazza. Se la metti in una bottiglia, lei diventa una bottiglia. Se la metti in una teiera, lei diventa la teiera. L'acqua può fluire, o può distruggere. Sii acqua, amico mio."

Bruce Lee

Photo credit Giga Paitchadze (originally posted to Flickr as Bruce Lee) [CC-BY-2.0], attraverso Wikimedia Commons

Islanda in HD


Iceland HD from Arce Photo on Vimeo.


Photo e video credit Arce Photo caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Al chiaro di Luna


MOONLIGHT from The.Cubaner on Vimeo.


Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Come condividere articoli o post di questo blog

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Proverbio del giorno


La forza di volontà attraversa anche le rocce.

Proverbio giapponese
 
 

venerdì 19 luglio 2013

Siamo insignificanti

Viaggio all'interno del macro e del microcosmo alla scoperta di alcune cose sulla natura umana. Il video è tratto da un file di Power Point che circola liberamente in Internet.

Un documentario realizzato da Arcoiris TV.



Video credit Arcoiris TV caricato su Arcoiris TV - licenza: Creative Commons

Citazione del giorno

 
 
"Non si piange sulla propria storia, si cambia rotta."
 
Spinoza
 
 

Detroit dichiara fallimento


DetroitSkyline

Articolo da Internazionale

La città di Detroit, nel Michigan, ha dichiarato fallimento con un debito di 18 miliardi di dollari. Lo ha annunciato il 18 luglio il governatore dello stato del Michigan, Rick Snyder. Non era mai successo prima che una città così grande e importante dichiarasse bancarotta negli Stati Uniti.

Detroit, città simbolo dell’industria automobilistica statunitense, un tempo era la quarta città più popolosa degli Stati Uniti, ma è passata da 1,8 milioni di abitanti del 1950 a poco meno di 685mila nel 2013.

Nella prima metà del novecento Detroit si è espansa molto velocemente grazie al successo dell’industria automobilistica, ma negli ultimi decenni la decadenza è stata altrettanto rapida. La città si è andata spopolando e centinaia di edifici e abitazioni sono stati abbandonati.

“Questo è un passo difficile”, ha detto il governatore Snyder. “Ma è l’unica possibilità che abbiamo per risolvere un problema che va avanti da sessant’anni”.

Continua la lettura su Internazionale


Fonte: Internazionale


Autore: redazione Internazionale

Licenza: Licenza Creative Commons
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Articolo tratto interamente da Internazionale

Photo credit Shawn Wilson [CC-BY-SA-1.0], via Wikimedia Commons


C’è una trattativa...


"C’è una trattativa tra la mafia e lo Stato dopo la strage di Capaci, c’è un colloquio tra la mafia e alcuni pezzi infedeli dello Stato, c’è questa contiguità tra mafia e pezzi deviati dello Stato. Mi ucciderà la mafia, ma saranno altri che mi faranno uccidere, la mafia mi ucciderà quando altri lo consentiranno."

Paolo Borsellino
 
 

Libellule


Dragonflies July 17 2013 from Tbfxtcxzo on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons

Solo per oggi gratis su Giveaway of the Day - Aurora Bluray Media Player (for Win and Mac)


Oggi il sito Giveaway of the Day offre per ventiquattro ore, un ottimo media player in grado di riprodurre Blu-ray. Vi ricordo di leggere le condizioni e l'uso nel sito, inoltre nel readme scaricato troverete le spiegazioni per l’attivazione.

Note sul software

Troverete i dettagli delle funzioni a questo indirizzo:

http://www.bluray-player-software.com/blu-ray-media-player.htm

Sito web: Giveaway of the Day

Pagina download qui



19 luglio 1985 - Trento: alle 12.22, in Val di Stava (TN), il crollo delle discariche della miniera di Prestavel provoca una frana che uccide 268 persone



 
Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La catastrofe della Val di Stava si verificò il 19 luglio 1985 quando i bacini di decantazione della miniera di Prestavel ruppero gli argini scaricando 160.000 m³ di fango sull'abitato di Stava, piccola frazione del comune di Tesero, provocando la morte di 268 persone. È tristemente famosa per essere stata una delle più grandi tragedie che abbiano colpito il Trentino in epoca moderna.

Alle ore 12:22 del 19 luglio 1985 l'argine del bacino superiore cedette e crollò sul bacino inferiore che cedette a sua volta. La massa fangosa composta da sabbia, limi e acqua scese a valle a una velocità di quasi 90 chilometri orari spazzando via persone, alberi, abitazioni e tutto quanto incontrò fino a che non raggiunse la confluenza con il torrente Avisio. Poche fra le persone investite sopravvissero. I corpi di 13 persone non vennero mai ritrovati.


Dalla sentenza-ordinanza del Giudice Istruttore del Tribunale di Trento

« Se a suo tempo fosse stata spesa una somma di denaro e una fatica pari anche soltanto ad un decimo di quanto si è profuso negli accertamenti peritali successivi al fatto, probabilmente ... il crollo di quasi 170 mila metri cubi di fanghi semifluidi non si sarebbe mai avverato. »

I soccorsi furono immediati ed efficienti ma pochissimi furono i feriti e le persone estratte vive dalle macerie: la violenza e la velocità della colata di fango non avevano concesso scampo. 267 morirono sul colpo e solo una ragazza estratta ancora in vita dalle macerie di uno degli alberghi di Stava sopravvisse per pochi giorni.

Il numero esatto dei morti del disastro di Stava fu accertato solo un anno dopo la catastrofe. Molte salme infatti non poterono essere riconosciute e fu quindi necessario ricorrere alla dichiarazione di morte presunta. Il tempo di attesa, richiesto per consentire tale dichiarazione (normalmente di 5 anni, a partire da prima dichiarazione di scomparsa) fu in questo caso ridotto con decreto legge a 1 anno. Nel primo anno successivo alla catastrofe il numero delle vittime fu quindi stimato in quello delle salme riconosciute (197) più quello delle dichiarazioni di scomparsa (72), cioè 269. Un anno dopo il disastro fu possibile avere il numero esatto delle dichiarazioni di morte presunta, che risultarono essere 71. Da questo elenco venne infatti depennata la dichiarazione di scomparsa di un cittadino francese del quale non fu poi dichiarata la morte presunta.

Continua la lettura su Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


giovedì 18 luglio 2013

L'esistenza dei Mostri - Rischio default


L’esistenza dei Mostri è una band punk/hard rock, nata dopo lo scioglimento dei Lev. I loro brani sono molto attuali e indicativi, rispecchiando i problemi reali dei nostri giorni. Oggi pubblico il video del brano Rischio Default.

Credits:

Sito web: http://lesistenzadeimostri.bandcamp.com/

Pagina Facebook: L'esistenza dei Mostri



Video credit L'esistenza dei Mostri caricato su YouTube - licenza: Creative Commons

Fukushima: lievitano nell’acqua di mare i livelli di trizio


Articolo da Pressenza

Pressenza
 
Quest'articolo è disponibile anche in: Inglese

Il 25 giugno 2013 il Kyodo News ha riportato che la Tokyo Electric Power Co. ha misurato un aumento del livello di trizio radioattivo nell’acqua di mare all’interno del porto, presso l’impianto della centrale nucleare di Fukushima Daiichi.

In un campione prelevato il 21 giugno sono stati trovati 1100 becquerel di trizio per litro, il più alto livello mai riscontrato in acqua di mare dalla crisi nucleare del marzo 2011 all’impianto.
Un portavoce dell’Autorità per la Regolamentazione del Nucleare ha affermato che l’acqua di falda contenente sostanze radioattive “potrebbe infiltrarsi nel porto dal sito dell’impianto e c’è necessità di studiare attentamente la questione, dato che la quantità di dati raccolti è limitata”.

Per approfondire il significato di tutto questo e dare una spiegazione più dettagliata, Pressenza si è rivolta all’attivista anti-nucleare canadese Dr. Gordon Edwards (nella foto):

Un becquerel è l’unità di misura internazionale per la radioattività. Un becquerel corrisponde a una disintegrazione radioattiva al secondo: ecco 60 disintegrazioni al minuto, o 3.600 disintegrazioni all’ora, o 86.400 disintegrazioni al giorno.

In un campione di acqua di mare vicino a Fukushima sono stati misurati 1.100 becquerel di trizio per litro. Questo significa che in ogni litro di acqua ci sono 95 milioni di atomi di trizio che ogni giorno si disintegrano.

Il trizio è idrogeno radioattivo. Ha un tempo di dimezzamento di 12,3 anni, il che significa che solo metà degli atomi di trizio in un qualsiasi campione si disintegrerà in 12,3 anni. Quindi se un litro di acqua di mare contenente 1.100 becquerel di trizio fosse sigillato e conservato, la sua radioattività si dimezzerebbe in 12,3 anni da oggi. A quella data, all’interno di quel litro d’acqua ogni singolo giorno avrebbero ancora luogo 47,5 milioni di disintegrazioni – la metà di prima.

Per qualunque materiale radioattivo, al trascorrere di dieci emivite (tempo di dimezzamento, N.d. T.) la quantità di radioattività si riduce di un fattore mille. Quindi dopo 123 anni (che è dieci volte l’emivita del trizio) il nostro litro sigillato di acqua di mare starebbe ancora vivendo 95.000 disintegrazioni di atomi di trizio su base giornaliera.

Come si può vedere, il trizio è un materiale radioattivo relativamente longevo. Una volta diffuso nell’ambiente, rimarrà lì e sarà potenzialmente pericoloso per almeno un paio di secoli.
Poiché il trizio è chimicamente identico al normale idrogeno, forma gli stessi composti chimici di questo: molecole d’acqua, carboidrati, proteine, molecole di DNA, zuccheri, acidi… gli atomi di trizio semplicemente rimpiazzano alcuni degli atomi di idrogeno non-radioattivi che sono normalmente presenti in questi elementi, rendendoli così radioattivi.

Il trizio ha facile accesso a tutte le cose viventi e una volta inalato, ingerito o assorbito attraverso la pelle si posiziona in tutte le parti del corpo. Come tutti i materiali radioattivi è cancerogeno (in grado di causare tumori che si svilupperanno alcuni anni dopo l’esposizione), mutageno (crea danni genetici che possono passare a figli e nipoti) e teratogeno (in grado di causare malformazioni congenite nei feti non ancora nati).

Il trizio è un beta-emettitore “puro”. Questo significa che quando un atomo di trizio si disintegra, emana una singola particella beta ma nessuna radiazione gamma, il che rende molto difficile rilevare il trizio senza uno speciale dispositivo.  Una particella beta è un elettrone ad alta velocità, una specie di proiettile subatomico che è molto dannoso per le vicine cellule viventi, ma non ha la grande potenza di penetrazione dei raggi gamma.

Una particella beta può penetrare in un tessuto vivente solo per pochi millimetri. La particella beta emessa dal trizio è particolarmente debole: può a malapena superare lo spessore di una singola cellula, ma anche così fa un sacco di danni. Una particella beta solitaria che penetra attraverso un tessuto vivente può incidentalmente rompere centinaia di legami molecolari, danneggiando o uccidendo la cellula nel processo. Talvolta una di queste cellule danneggiate si può riprodurre, con istruzioni genetiche danneggiate ed eventualmente svilupparsi in un tumore o in altre entità anomale.

Il trizio è solo uno delle centinaia di materiali radioattivi creati nella zona del nucleo di un reattore nucleare durante il normale funzionamento. Nel corso di una fusione incontrollata del reattore viene rilasciata una quantità inimmaginabile di tali materiali.

Traduzione dall’inglese di Matilde Mirabella

Fonte: Pressenza


Autore:  - tradotto da Matilde Mirabella

Licenza: Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported.


 

Articolo tratto interamente da Pressenza

 

Incipit del giorno


Una folla d'uomini barbuti, dagli abiti scuri e dai grigi cappelloni a punta, e di donne in cappuccio o a testa nuda, stava raccolta davanti a un edificio di legno, la cui porta di quercia massiccia era guarnita con bulloni di ferro.
I fondatori d'una colonia, qualunque Utopia di virtù e felicità umana possano aver divisato in origine, hanno sempre riconosciuto tra le prime necessità pratiche quella di destinare una parte del suolo vergine a cimitero, ed un'altra a prigione. Secondo tal norma, possiamo ritenere con fondamento che i progenitori di Boston avessero costruito a tempo opportuno la prima prigione nelle vicinanze di Cornhill, press'a poco quando tracciarono il primo luogo di sepoltura sul terreno di Isaac Johnson e intorno alla sua fossa, che in seguito divenne il centro di tutti gli avelli raccolti nel vecchio camposanto di King's Chapel.

Tratto da | La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne (fonte: Wikiquote)

Nuova ondata di licenziamenti in Grecia

Acropolis (pixinn.net)

Articolo da Teste Libere

In Grecia, con 153 voti a favore su 300 parlamentari, è stata approvata il 17 luglio un provvedimento per un ulteriore licenziamento dei dipendenti pubblici, con un taglio di 15.000 insegnanti di licei professionali e con la prevedibile chiusura di molte di queste strutture pubbliche. Inoltre è stata soppressa la polizia municipale, con il conseguente licenziamento di tutto il personale.

La popolazione non partecipa neppure più agli scioperi: c’è rassegnazione e la paura è così dilagata da indurre all’immobilismo. Nel frattempo, sindacato e partiti si adoperano per promuovere delle manifestazioni che chiamano a raccolta le persone attorno al fatto che... bisogna cambiare qualcosa! Ma lo sanno già bene le centinaia di migliaia di persone che hanno perso il posto di lavoro anche quest’anno. Lo sanno perfettamente i milioni di Greci che non hanno più accesso alle cure, così come lo sanno le decine di migliaia che vivono nei parchi della capitale perché hanno perso la loro casa. Lo sanno persino i bambini: quei bambini che svengono per la fame o che vengono lasciati in istituti dai loro genitori perchè è l’unico modo per non farli morire di fame.

E’ la ‘democrazia europea’ baby! E mentre in Italia si danza un artefatto walzer dell’incertezza, all’ombra del Fondo Monetario Internazionale, della BCE e della Commissione Europea, quest’autunno potremmo accorgerci di essere diventati giorno dopo giorno sempre più… “Grecia”.

Fonte: Nikolais Kleitsikas, scrittore e storico greco

Fonte: Teste Libere


Autore: Monia Benini


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.



Articolo tratto interamente da Teste Libere

Photo credit Christophe Meneboeuf [CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons



La verità è che noi non siamo ancora liberi

Nelson Mandela painted portrait P1040890

"La verità è che noi non siamo ancora liberi; abbiamo soltanto conquistato la libertà di essere liberi, il diritto a non essere oppressi. Non abbiamo ancora compiuto l’ultimo passo del nostro viaggio, ma il primo di un lungo e anche più difficile cammino. Per essere liberi non basta rompere le catene, ma vivere in un modo che rispetti e accresca la libertà degli altri. Il vero test della nostra fedeltà alla libertà è solo all’inizio. Ho percorso questo lungo cammino verso la libertà. Ho cercato di non vacillare; ho compiuto passi falsi. Ma ho scoperto il segreto che, dopo avere scalato una collina, si capisce che ce ne sono ancora molte altre da scalare."

Nelson Mandela

Photo credit Thierry Ehrmann [CC-BY-2.0], via Wikimedia Commons

mercoledì 17 luglio 2013

Vi segnalo (post interessanti da altri blog)


Oggi vi consiglio:

In Italia 9,5 milioni di poveri tratto da Rassegna.it

Aumenta la povertà in Italia.

Messico, paradiso dei capitali inferno dei minatori tratto da Popoff

Reportage esclusivo sulla devastazione e il saccheggio operati dalle imprese minerarie.

Piccole icone sociali colorate e animate per Blogger tratto da Idee per computer ed internet

Ottimo tutorial.

Tenerife in timelapse


Tenerife Timelapse from Uli Fehr on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



Il tramonto della luna di Giacomo Leopardi

Luna

Il tramonto della luna

Sovra campagne inargentate ed acque,
Là 've zefiro aleggia,
E mille vaghi aspetti
E ingannevoli obbietti
Fingon l'ombre lontane
Infra l'onde tranquille
E rami e siepi e collinette e ville;
Giunta al confin del cielo,
Dietro Apennino od Alpe, o del Tirreno
Nell'infinito seno
Scende la luna; e si scolora il mondo;
Spariscon l'ombre, ed una
Oscurità la valle e il monte imbruna;
Orba la notte resta,
E cantando, con mesta melodia,
L'estremo albor della fuggente luce,
Che dianzi gli fu duce,
Saluta il carrettier dalla sua via;

Tal si dilegua, e tale
Lascia l'età mortale
La giovinezza. In fuga
Van l'ombre e le sembianze
Dei dilettosi inganni; e vengon meno
Le lontane speranze,
Ove s'appoggia la mortal natura.
Abbandonata, oscura
Resta la vita. In lei porgendo il guardo,
Cerca il confuso viatore invano
Del cammin lungo che avanzar si sente
Meta o ragione; e vede
Che a se l'umana sede,
Esso a lei veramente è fatto estrano.

Citazione del giorno


"Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza. I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici."

Kahlil Gibran
 
 

Terra e libertà: recensione del film


Terra e libertà è un film del 1995 diretto da Ken Loach.

Trama

Alla morte di David Carr, un operaio inglese di Liverpool, la nipote rovista tra i ricordi del nonno trovando vecchi articoli di giornale riguardanti la guerra civile spagnola, lettere, cimeli ed un foulard rosso contenente della terra. Attraverso questi ricordi ripercorre la storia del nonno tornando nel 1936, quando è in corso la guerra in Spagna.
David Carr, disoccupato iscritto al Partito Comunista, decide di recarsi come volontario in Spagna per combattere contro il fascismo del generale Franco. Una volta arrivato, dopo un travagliato viaggio in nave fino a Marsiglia ed in treno fino a Barcellona, si unisce alla milizia, insieme ad altri compagni spagnoli e moltissimi provenienti da tutta Europa, sotto le insegne militari del POUM, il Partido Obrero de Unificación Marxista, sul fronte di Aragona.
Il protagonista vive in prima persona gli orrori e le contraddizioni della guerra insieme ai suoi giovani compagni rivoluzionari, a loro volta divisi da diversi modi ideologici di vivere il pensiero rivoluzionario. Lì conosce Blanca, una giovane anarchica catalana che combatte con i miliziani e se ne innamora.
In seguito ad un suo ferimento viene trasferito a Barcellona e lì segue i compagni comunisti arruolandosi nelle Brigate Internazionali, contro il parere dei vecchi compagni combattenti e soprattutto di Blanca. In quel contesto si accendono tensioni enormi tra le milizie anarchiche e l'esercito governativo, tanto da indurre il governo a sciogliere le prime.
David abbandona le Brigate Internazionali e torna dai compagni miliziani al fronte, ma la sua "diserzione" dura ben poco, fino a quando gli ordini del governo sono quelli di disarmare ed arrestare i miliziani stessi. Ne scaturisce un racconto dettagliato di molte vicende in cui la milizia del Poum arriva ad essere bandita dal governo repubblicano.
La fine del racconto narra la vicenda della compagna Blanca, assassinata da un ufficiale delle Brigate Internazionali durante l'arresto della colonna milizia. La nipote scopre dunque che quella terra custodita nel foulard altro non è che la terra collettivizzata dove fu sepolta Blanca, e quella terra verrà gettata dalla nipote nella tomba del nonno durante il suo funerale.

Curiosità sul film

Il titolo è ispirato al motto Tierra y Libertad! che accompagnava nel 1910 la bandiera nera dell'anarchia issata dai guerriglieri di Emiliano Zapata.
Durante il film i protagonisti cantano alcuni famosi canti repubblicani e anarchici della guerra civile spagnola, come A las barricadas, Si me Quieres Escribir ed il più universale canto de L'Internazionale.

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lunedì 15 luglio 2013

Una dittatura senza lacrime

 
 
"Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici."
 
 
Aldous Huxley
 
 
 
 
 
 

Scorci d'estate


Glimpses of Summer from Jyri on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



domenica 14 luglio 2013

Notte d’Estate di Federico García Lorca


Notte d’Estate

L’acqua della fonte
suona il suo tamburo
d’argento.
Gli alberi
tèssono il vento
e i fiori lo tingono
di profumo.
Una ragnatela
immensa
fa della luna
una stella.

Federico García Lorca

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Questo blog segue la Blogtiquette in rete, dunque vi prego di leggerla e rispettarla.

Proverbio del giorno


L'uomo sapiente è capace di adattarsi alle sorprese della vita come l'acqua si modella all'otre in cui è versata.

Proverbio cinese

 

sabato 13 luglio 2013

Maltempo: ancora fenomeni estremi


Tromba d'aria e grandinata a Boretto (Reggio Emilia)



Video credit CitizenReporter caricato su YouReporter

Caorle, grandinata eccezionale giovedì' 11 luglio



Video credit CitizenReporter caricato su YouReporter

Importanti aggiornamenti su Twitter


Articolo da LinuxBird

Con una mail informativa che dovrebbe essere giunta a tutti gli utenti, Twitter comunica, oltre a una serie di notizie di minore importanza, tre aggiornamenti importanti:

  • La verifica dell’accesso. L’avevamo già comunicato un po’ di tempo fa, ora è possibile aggiungere una seconda verifica alla procedura di accesso per garantire che i dati siano usati davvero dal possessore legittimo dell’account. La procedura necessita di un numero di telefono mobile verso il quale, al momento del login, viene inviato un codice di contro-verifica via SMS.
  • Il supporto a Do Not Track. Se il nostro browser ha l’opzione Do Not Track attivata Twitter dunque non raccoglierà le informazioni che gli consentono di fornirci suggerimenti basati sui siti che abbiamo visitato (quelli che incorporano i Twitter button e i widget, praticamente tutti). Twitter cesserà anche la raccolta di informazioni per offrirci pubblicità mirata basata sulle nostre visite a siti partner di Twitter.
  • La possibilità di non ricevere contenuti sponsorizzati (e quindi di non essere tracciati dai partner di Twitter) togliendo la spunta dalla casella “Contenuto sponsorizzato” nelle impostazioni dell’account. Per capire come avviene il tracciamento per questo scopo basta leggere la voce “Terze parti” nella rinnovata informativa sulla privacy di Twitter.

Per rimanere aggiornati sulle novità offerte dal servizio di Twitter, in particolar modo sulle variazioni dei termini di servizio, basta seguirne il blog ufficiale.

Fonte: LinuxBird
 
Autore: Giovanni Longo


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported.


Articolo tratto interamente da
LinuxBird


 

La vita sembra una lotta contro i mulini a vento

202 025 quijote cap07

"Anche quando la vita sembra una lotta contro i mulini a vento, eroe è colui che non si arrende, che ogni volta si rimette in piedi e prosegue il suo viaggio, incurante degli ostacoli, incurante della sconfitta. Invincibili sono tutti coloro che hanno eredito l’ostinazione di don Chisciotte. Invincibili sono, per esempio, i migranti, uomini e donne che attraversano il mondo a piedi per raggiungerci e non si fanno fermare da nessun campo di prigionia, da nessuna espulsione, da nessuna legge, da nessun annegamento, perché li muove la disperazione e vanno a piedi."
Erri De Luca
 

La vita fugge e non s'arresta un'ora di Francesco Petrarca



La vita fugge e non s'arresta un'ora

La vita fugge, et non s'arresta una hora,
et la morte vien dietro a gran giornate,
et le cose presenti et le passate
mi dànno guerra, et le future anchora;

e 'l rimembrare et l'aspettar m'accora,
or quinci or quindi, sì che 'n veritate,
se non ch'ì ò di me stesso pietate,
ì sarei già di questi penser'fòra.

Tornami avanti, s'alcun dolce mai
ebbe 'l cor tristo; et poi da l'altra parte
veggio al mio navigar turbati i vènti;

veggio fortuna in porto, et stanco omai
il mio nocchier, et rotte arbore et sarte,
e i lumi bei che mirar soglio, spenti.

Francesco Petrarca



Citazione del giorno


"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori."
 
Fabrizio De André
 
 

Luci artiche


Arctic Lightscapes from Anneliese Possberg on Vimeo.

Photo e video credit Anneliese Possberg caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


20 luglio - Chiaverano (Torino): A Night Like This Festival



Nella poetica cornice naturale di Chiaverano, sulle sponde del lago Sirio e alle porte di Ivrea (Torino) avrà luogo il 20 luglio 2013 la seconda edizione di A Night Like This Festival.Un appuntamento tutto da scoprire: 12 ore di concerti su 3 palchi, visuals, spazi per etichette indipendenti, organizzatori di eventi, area expo handmade, degustazioni a km 0. Un viaggio ipnotico e coinvolgente in un posto da sogno. Aprite gli occhi, incuriositevi, sta per nascere qualcosa di straordinariamente bello, tutto per voi. Scriveteci ad anltfestival@gmail.com per informazioni e per partecipare e proporvi espositori o etichette.

ASSOCIAZIONE A NIGHT LIKE THIS

Per maggiori informazioni:

http://anightlikethisfestival.com/

https://www.facebook.com/ANightLikeThisFestival

Video credit ANLTfestival caricato su YouTube

mercoledì 10 luglio 2013

Citazione del giorno

 
“Il futuro dipende da quello che noi facciamo nel presente”.
 
Mahatma Gandhi
 
 

37 anni dal disastro di Seveso


Articolo da Illavorodebilita
 
Oggi ricorrono  esattamente trentasette anni da quel 10 luglio 1976, quando saltò il sistema di controllo della temperatura del reattore A101 nello stabilimento Icmesa, ai confini fra i comuni di Meda e di Seveso. Dopo 37 anni non sono però ancora finite le conseguenze sull’ambiente e sulle popolazioni, e neanche gli strascichi giudiziari.

Il reattore dell’Icmesa conteneva  triclorofenolo, un componente per diserbanti (compreso l’Agente Orange) che a 350° e più si evolve in TCDD, una delle peggiori diossine. La TCDD provoca danni gravissimi alla pelle, al cuore, ai reni, allo stomaco, al fegato, al sistema linfatico .

E’ cancerogena e  mutagena, interviene sul corredo cromosomico degli individui e sui feti, diminuisce la fertilità e la capacità riproduttiva, produce difetti alla nascita e danni embrionali, intacca il patrimonio immunitario. Un solo grammo di diossina può contaminare migliaia di persone. Dall’Icmesa di Seveso si stima che ne uscirono 18 chili.

Da subito si estesero a macchia d’olio le morie fra gli animali, i malori fra la popolazione e i casi di cloracne che sfiguravano gli abitanti. Ma è negli anni a seguire che si vedranno i risultati peggiori, con la conta dei bambini malformati (erano otto nel 1975, salirono a novantacinque nel ‘ 76, centoventi nel ‘ 77, centouno nel ‘ 78), oltre a percentuali crescenti di mortalità alla nascita. Un’indagine sulla mortalità in zona tra il 1976 e il ‘ 91 mostra  aumenti vertiginosi dei tumori di pancreas, vescica, pleura,  retto,  fegato, ossa, cervello e tiroide, dei linfomi di Hodgkin e leucemie.
 
Continua la lettura su Illavorodebilita
 
 

Autore: Alexik


Licenza: Licenza Creative Commons
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Articolo tratto interamente da Illavorodebilita

 

La bellezza



"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore."

Peppino Impastato
 
 

Barcellona by night


MIDNIGHT BARCELONA from Pau García Laita on Vimeo.

Photo e video credit Pau García Laita caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


martedì 9 luglio 2013

Proverbio del giorno

 
 È inutile temere ciò che non si può evitare.

Proverbio cinese
 
 

9 luglio 1958 - A Lituya Bay, Alaska, si abbatte la più alta onda anomala mai documentata: 524 m


Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Lituya Bay è un fiordo statunitense situato nello stato dell'Alaska. È lungo 14,5 km e largo 3,2 km nel suo punto più ampio. La baia fu scoperta nel 1786 da Jean-François de La Pérouse, che le diede il nome di Port des Français (porto dei francesi). 21 dei suoi uomini persero la vita a causa delle famose alte maree della baia.
I ghiacciai minori Cascade e Crillon e il maggiore Lituya finiscono tutti nella Lituya Bay. La baia è famosa per le sue eccezionali alte maree. La via di accesso alla baia è molto stretta e le maree entranti ed uscenti la baia attraverso l'entrata causano correnti particolarmente pericolose.
La stessa topografia che causa le forti maree nella baia, contribuì alla creazione del più alto tsunami mai registrato in qualunque parte del mondo. Un terremoto e una conseguente frana nella zona del Crillon alla testa della baia, il 9 luglio 1958 furono la causa di un'onda anomala mostruosa alta 524 metri, che sradicò alberi e suolo dall'altra parte del golfo e sconvolse l'intera baia, distruggendo tre pescherecci ancorati lì e uccidendo due persone. Tuttavia, non appena l'onda raggiunse il mare, si esaurì velocemente. Questo fatto fu la prima prova avente testimoni dell'esistenza di megatsunami.
Lituya Bay fa parte del Glacier Bay National Park and Preserve.

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