venerdì 18 ottobre 2013

Creative Commons e la riforma del diritto d'autore


Articolo da PuntoInformatico.it

Roma - Aver affrancato gli autori dai vincoli di un copyright monolitico permettendo loro di rilasciare le opere con maggiore flessibilità è un indubbio successo di Creative Commons. Ma Creative Commons stessa lo riconosce: una radicale riforma del diritto d'autore è indispensabile perché la cultura possa fluire ed evolvere in piena libertà, nel rispetto di chi la produce e di chi ne fruisce.

Il sistema di licenze CC incoraggia, e ha incoraggiato, nell'ultimo decennio, l'evolvere di dinamiche fruttuose per la circolazione della cultura: permettere agli autori di caldeggiare lo scambio e la reinvenzione delle opere, senza rinunciare alla paternità, è un'operazione che sarebbe stata burocraticamente contorta prima dell'istituzione dei sistemi di licenze libere. La risonanza globale ottenuta da CC, inoltre, ha scosso le coscienze di molti e ha confermato l'esigenza di poter finalmente contare su un quadro normativo che regoli il diritto d'autore affinché garantisca reali libertà e benefici.

"La prospettiva di CC - l'accesso universale alla ricerca e all'istruzione e la piena partecipazione alla cultura - non si realizzerà solo attraverso un sistema di licenze", è scritto con molto realismo nel nuovo policy statement di Creative Commons. In numerosi paesi del mondo, si spiega, si sta procedendo all'integrazione delle licenze libere nell'impianto normativo del diritto d'autore, ma questo non è sufficiente: "Le licenze CC sono una toppa, non una soluzione, per i problemi del sistema del copyright". Solo gli autori più consapevoli le applicano alle loro opere qualora ne sentano la necessità, ma il resto degli autori non fa che uniformarsi alla rigidità della legge.

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Fonte: PuntoInformatico.it


Autore: Gaia Bottà

Licenza: Licenza Creative Commons
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Articolo tratto interamente da PuntoInformatico.it


1 commento:

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