mercoledì 10 luglio 2013

37 anni dal disastro di Seveso


Articolo da Illavorodebilita
 
Oggi ricorrono  esattamente trentasette anni da quel 10 luglio 1976, quando saltò il sistema di controllo della temperatura del reattore A101 nello stabilimento Icmesa, ai confini fra i comuni di Meda e di Seveso. Dopo 37 anni non sono però ancora finite le conseguenze sull’ambiente e sulle popolazioni, e neanche gli strascichi giudiziari.

Il reattore dell’Icmesa conteneva  triclorofenolo, un componente per diserbanti (compreso l’Agente Orange) che a 350° e più si evolve in TCDD, una delle peggiori diossine. La TCDD provoca danni gravissimi alla pelle, al cuore, ai reni, allo stomaco, al fegato, al sistema linfatico .

E’ cancerogena e  mutagena, interviene sul corredo cromosomico degli individui e sui feti, diminuisce la fertilità e la capacità riproduttiva, produce difetti alla nascita e danni embrionali, intacca il patrimonio immunitario. Un solo grammo di diossina può contaminare migliaia di persone. Dall’Icmesa di Seveso si stima che ne uscirono 18 chili.

Da subito si estesero a macchia d’olio le morie fra gli animali, i malori fra la popolazione e i casi di cloracne che sfiguravano gli abitanti. Ma è negli anni a seguire che si vedranno i risultati peggiori, con la conta dei bambini malformati (erano otto nel 1975, salirono a novantacinque nel ‘ 76, centoventi nel ‘ 77, centouno nel ‘ 78), oltre a percentuali crescenti di mortalità alla nascita. Un’indagine sulla mortalità in zona tra il 1976 e il ‘ 91 mostra  aumenti vertiginosi dei tumori di pancreas, vescica, pleura,  retto,  fegato, ossa, cervello e tiroide, dei linfomi di Hodgkin e leucemie.
 
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Autore: Alexik


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Articolo tratto interamente da Illavorodebilita

 

2 commenti:

  1. Una tragedia che non ha insegnato nulla alla parte pubblica. Diversamente, a fare solo un esempio, non si avrebbero quotidiane notizie di rinvenimenti di discariche abusive di rifiuti tossici.

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  2. Ricordo il fatto e anche le storie, lette negli anni successivi, di chi ha dovuto penare per avere una vita normale dopo i problemi di salute dovuti alla diossina. Un evento catastrofico.

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