giovedì 21 marzo 2013

La vita breve degli elettrodomestici


Articolo da Wired

Il frigorifero inizia a emettere ronzii sospetti, la lavatrice passa a miglior vita, il televisore non è più lo stesso. La garanzia? Ovviamente è scaduta da poco. E quando arriva il tecnico, la diagnosi è quasi sempre la stessa: “Costa più ripararlo che comprarne uno nuovo”. Chi non ha mai trovato sospetta la coincidenza?

Uno studio tedesco commissionato dal gruppo parlamentare dei Verdi tedeschi conferma i dubbi. Il fenomeno ha un nome: obsolescenza programmata. Significa che gli elettrodomestici vengono costruiti per durare poco, o meno di quanto potrebbero. Lo scopo delle case di produzione è quello di vendere di più, evitando la saturazione del mercato. Tutto questo a spese dei consumatori. Spese esose, dato che questa pratica costerebbe cira 100 miliardi l’anno ai consumatori tedeschi. Ma secondo Stefan Schridde e Christian Kreis, autori dello studio, dimostrare l’intenzionalità dei produttori è estremamente difficile. Questo non cambia il fatto che fino agli anni '70 l'aspettativa di vita di un elettrodomestico era di 20-30 anni, mentre oggi è di 10 volte inferiore.

L’obsolescenza produttiva è nota da tempo. Almeno dal 1924, quando i produttori delle lampadine decisero di abbassarne la durata media da 2500 a 1000 ore. Per vendere di più, ovviamente. Altro esempio? Le calze di nylon DuPont, lanciate 70 anni fa, erano troppo resistenti, si smagliavano raramente. Così la loro composizione è stata modificata, e sono state rese molto più fragili. Recentemente, anche Apple ha ricevuto accuse simili. Le batterie non sostituibili dell’iPod avrebbero una durata a orologeria di circa 18 mesi. Ma non è tutto. Molti elettrodomestici o prodotti più tecnologici vengono costruiti in modo che cambiare un pezzo difettoso risulti molto difficile e costoso. Così che il consumatore si trova costretto a comprare un prodotto nuovo, piuttosto che riparare il vecchio. È il caso, appunto, delle batterie non sostituibili, che col tempo si deteriorano e non possono essere cambiate. Come quella del MacBook Pro, incollata come altri suoi componenti, e quindi molto difficile da cambiare. Altro esempio sono le viti usate per l'iPhone 4, estremamente difficili da sostituire. O le ruote in plastica dei frullatori.

Si è espresso con toni scettici Werner Scholz, direttore dell'associazione tedesca dei costruttori di elettrodomestici. Secondo Sholz una pratica come l'obsolescenza programata alla lunga sarebbecontroproducente per i costruttori, dato che i clienti che comprano un prodotto scadente in futuro si rivolgeranno a un marchio diverso.


Fonte: Wired

Autore: Ilaria Orrù

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Articolo tratto interamente da Wired


 

9 commenti:

  1. io mi sono salvato in corner, a si è rotto il forno a pochi mesi della scadenza.

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  2. Non ho le competenze per entrare in merito allo studio, certo è che viviamo quotidianamente questa situazione, le cose si rompono, anche se trattate con cura, dopo 2/3 anni dall'acquisto e ammesso che si riesca a trovare un tecnico che le ripari la cosa diventa estremamente onerosa. Da qui la filosofia del "lo compro, lo uso per un po' e poi lo butto" secondo me eticamente sbagliatissima. Se poi consideriamo in questo discorso anche scarpe ed abbigliamento allora siamo praticamente arrivati all'usa e getta...
    Ciao, ancora buona giornata.
    Antonella

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  3. Mister Scholz mente sapendo di mentire, l'obsolescenza programata riguarda tutto non solo gli elettrodomestici, fu adottata da Ford per la sua ford T, obbligarci a cambiare le cose presto.
    C'è un film indipendente intolato proprio "obsolescenza programata" dove il meccanismo è palese.

    http://www.youtube.com/watch?v=v3LMnJtrSvw

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  4. una volta c'era l'etica dei Bosch ora non dura niente!!

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  5. Ho visto proprio un documentario che parlava dell'obsolescenza programmata!Ci obbligano!a me è successo già di buttare due stampanti e poi ho scoperto che all'interno hanno un cip che dopo un certo tot di stampe è programmato per farla smettere di funzionare!
    L'unica soluzione è cercare di essere meno consumisti!

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  6. Ciao. Mi è successo con la lavatrice. Dopo 4 anni, rumore infernale con la centrifuga. Chiamo un tecnico, la guarda e dice che sono i cuscinetti, che un tempo si sostituivano con piccola spesa, ora li hanno inglobati nella vasca d'acciaio, per cui si deve cambiare tutto. Troppo oneroso, meglio comprare una lavatrice nuova.
    Mi chiede 20 euro... Dice: "Non le faccio la ricevuta, perchè in realtà non ho fatto nulla!"
    Ed io son rimasta lì. di sale!!!

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  7. Ho visto un articolo alla TV. Si sa da molto tempo che tutto, case comprese, è costruito con una scadenza ma è una bella porcata. Buon fine settimana. Se lo vuoi c'è un premio per te nel mio blog.
    enrico

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  8. A me dura ancora tutto per tanto tempo. Non so perchè questa differenza. So anche io che l'obsolescenza programmata esiste ormai da anni e nel tempo ho fatto una statistica dei vari prodotti grazie all'esperienza mia e altrui, senza farmi incantare dalla pubblicità. Scelgo marche ben precise, uso tutto con attenzione e mi trovo bene.E non sono l'unica.

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  9. E quel Werner Scholz vuol prendere anche per i fondelli? Come se qualcuno di noi non conoscesse le annose pratiche di oligopolio?

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